Europei di Roma 2022
RIVIVIAMO TUTTO IL “CAPITOLATO TRIONFALE AZZURRO DAI VARI TRAMPOLINI
Tuffi
La regina d’Europa dai 3 metri olimpici è un’italiana che deve ancora compiere vent’anni e che, tra Budapest 2021 e Roma 2022, sale sul podio continentale per la decima volta consecutiva. Chiara Pellacani dipinge il capolavoro e al termine di una finale praticamente perfetta è oro con 318.75 punti. L’argento è della svizzera Michelle Heimberg con 301.80 e il bronzo della britannica Yasmin Harper con 296.20. Bravissima la debuttante Elisa Pizzini (Bergamo Tuffi) decima con 243.85.
Routine sensazionali della 19enne romana e argento continentale a Budapest 2021 – tesserata per Fiamme Gialle e MR Sport F.lli Marconi, oro nel team event, argento nel sincro da 3 metri con Elena Bertocchi, bronzo dal metro e nel sincro mixed con Matteo Santoro – con tutti tuffi ampiamente sopra la sufficienza e un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (69.75) praticamente perfetto. Per l’Italtuffi si tratta dell’ottava medaglia nella specialità (4-3-1): l’oro mancava da Londra 2016, quando a vincerlo fu ovviamente Tania Cagnotto. Per la nazionale del direttore tecnico Oscar Bertone è il nono podio a Roma 2022 (3-2-4), già superato il numero di Budapest 2021, e l’obiettivo della doppia cifra a due giornate dal termine sempre più concreto.
La gara di Pellacani e Pizzini. Dopo i primi due round Pellacani è seconda con il doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (60.00) e con il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato (63.00) che valgono 123.00 punti; Pizzini è settima con il doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato (40.50) e doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato (58.50) che sommano 99.00. Davanti c’è la svizzera Michelle Heimberg 126.00; terza è l’irlandese Clare Cryan con 114.50. Poi Chiara piazza un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (69.75) perfetto è prima con 192.75 punti: Elisa compromette la gara un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (26.35) sbagliato nel presalto, lento e quindi scarso in ingresso ed è dodicesima con 125.35; Heimberg è seconda con 181.80, la britannica Yasmin Harper terza con 180.70; quarta è Cryan con 174.95. Quarta routine e tensione alle stelle. Pellacani non si scompone, sorride sul trampolino ed esalta tutti con un doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato (63.00) solido e tenuto alla perfezione: è prima con 255.75; il margine da Heimberg. Pizzini reagisce con un bel doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (58.50), ma resta dodicesima con 183.85. Ultima routine palpitante tocca prima a Pizzini che chiude decima con un bel doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato (60.00) per 243.8; Pellacani è tutta d’un pezzo e il doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato è esaltante per esecuzione, ampiezza, velocità e tecnica (63.00): è l’apoteosi di un trionfo. Chiara esce dall’acqua ad abbracciarla subito Tommaso Marconi, Oscar Bertone e poi tutto il suo pubblico
Le parole di Chiara Pellacani. “Ero veramente emozionatissima, perchè era una gara a cui tenevo tanto. Questa è la piscina in cui sono cresciuta e vincere davanti alla mia famiglia, ai miei amici e nella mia città è qualcosa di magico, unico. Un oro che vale tantissimo nella specialità olimpica. Fin dalla prima routine l’idea era quella di vincere dai 3 metri: ce l’ho messa tutta ed è andata nel migliore dei modi. Una gioia immensa”.
La scheda di Chiara Pellacani. Vent’anni ancora da compiere e un futuro senza limiti. E’ stata protagonista indiscussa anche degli europei di Budapest 2021 dove ha conquistato cinque medaglie (oro nel sincro mixed 3 mt con Matteo Santoro; argento con il team event, nel sincro 3 mt con Elena Bertocchi, e dai 3 mt; bronzo dal metro); agli Europei di Kiev 2019 è stata d’oro dalla piattaforma sincro in coppia con Noemi Batki; vice campionessa iridata dal sincro mixed 3 metri, sempre in coppia con Matteo Santoro, a Budapest 2022. E’ il talento per eccellenza dei tuffi italiani, sulle orme di Tania Cagnotto. A dicembre 2021 si è trasferita negli States per studiare alla Louisiana State University. Su Instagram ha oltre 16.500 follower. E’ appassionata di serie TV, tra le sue preferite c’è Prison Break. E fino a un po’ di tempo fa aveva paura di volare.
I tuffi di Elisa Pizzini – 243.80 punti decimo posto
405B doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato 40.50 (12)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 58.50 (7)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 26.35 (12)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 58.50 (12)
305B doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato 60.00 (10)
I tuffi di Chiara Pellacani – 318.75 punti primo posto
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 60.00 (4)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 63.00 (2)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 69.75 (1)
305B doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato 63.00 (1)
405B doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato 63.00 (1)
EDUARD E ANDREAS QUARTI DALLA PIATTAFORMA SINCRO. Il record di punti non è bastato per salire sul podio. C’è un po’ di rammarico nelle parole di Andreas Larsen e Eduard Timbretti dopo il quarto posto nella finale della piattaforma sincro. Gli azzurri, che si allenano insieme da due anni, ottengono 365.25 punti, molto meglio dei 328.95 che avevano ottenuto a giugno ai Mondiali a Budapest, ma rimangono alle spalle dei tedeschi Timo Barthel e Jaden Eikerman che conquistano il bronzo con 369.30. Quattro punti che lasciano un po’ di amaro in bocca ma che non cancellano un anno di continui miglioramenti; ad aprile a Torino agli assoluti invernali 330.81, a luglio a Bolzano agli estivi 358.23, mentre sempre a luglio al meeting di Bolzano non hanno saltato insieme perché Timbretti aveva un fastidio muscolare al braccio (Larsen ha vinto dai dieci individuali con 429.10). Ai Mondiali a Budapest, da esordienti, erano stati decimi e quarto delle europee dietro a Gran Bretagna, Ucraina e Germania. Agli Europei di Roma si conferma il ranking continentale con i britannici Ben Cutmore e Kyle Khotari che vincono con 390.48 e gli ucraini Kirill Boliukh e Oleksil Sereda sono secondi con 388.02.
“Rispetto ai Mondiali abbiamo fatto una gara più regolare e gli errori non sono stati drastici – spiega Eduard Timbretti, 20 anni italoromeno del Blu 2006 di Torino – ma abbiamo perso pochi punti sul terzo tuffi e ancora un po’ nel quinto che ci sono costati il bronzo”. “Ogni giorno lavoriamo per tuffarci meglio insieme – continua Andreas Larsen, 23 anni italodanese di Aniene e Fiamme Oro – e ci stiamo riuscendo. Questa gara ci sarà d’insegnamento e ci farà crescere in vista dei prossimi appuntamenti. Ho fiducia in noi”. Eduard e Andreas, insieme a Chiara Pellacani e Sarah Jodoin De Maria, hanno ancora negli occhi la gioia e l’emozione per la medaglia d’oro vinta all’esordio europeo il giorno di ferragosto. Una medaglia storica per l’Italia che ha fatto da preludio all’exploit del team azzurro guidato dal direttore tecnico Oscar Bertone. “Andreas si è caricato tutta la squadra sulle spalle e ci ha portato a quell’oro – sorride Eduard – Oggi poteva andare un pochino meglio; saltavamo per prendere una medaglia, non è facile, sapevamo di potercela fare. Ci riproveremo”.
I tuffi di Eduard Timbretti e Andreas Larsen – 362.34 punti – quarto posto
401B ritornato carpiato 49.80
301B rovesciato carpiato 47.40
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 59.40
5154B doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato 69.30
207C triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato 64.35
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 72.00
Foto di Andrea Masini / DBM
L’uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit
Tuffi
Come Alessandro De Rose ai Mondiali di Budapest 2017. Elisa Cosetti è di bronzo agli Europei di Roma nei tuffi dalle grandi altezze. All’esordio assoluto agli europei, dopo quello alle world series a Polignano, dove ha staccato il pass per i prossimi Mondiali, nella prima edizione degli europei in cui sono stati introdotti i tuffi dai 20 e 27 metri, la millennial triestina, 20 anni da poco compiuti, allenata dal tecnico Nicole Belsasso, sale il terzo gradino del podio. Come il suo amico e compagno di allenamenti, colui che l’ha ispirata, accompagnata e incoraggiata nel percorso di crescita all’interno del gruppo di lavoro del “progetto Grandi Altezze” della Federazione Italiana Nuoto, è destinata a diventare la pioniera dell’high diving al femminile.
“Sono contenta pur avendo sbagliato l’ultimo tuffo, perchè ho dato il massimo – commenta con un po’ di emozione Elisa – Dedico questa medaglia ad Alessandro De Rose e Nicole Belsasso, a tutta la squadra e alla Federazione Italiana Nuoto che ha promosso questo progetto credendo nelle nostre possibilità. Ho dato tutto quello che avevo; sono partita meglio del solito e forse alla fine ho patito un po’ la tensione. Non ho nulla da rimproverarmi. Lo stadio pieno e tutte quelle persone a fare il tifo le porterò sempre nel cuore”.
Dopo i primi due salti di giovedì era terza con 142.30 (62.40 con il doppio avanti carpiato con mezzo avvitamento e 79.90 con il triplo avanti carpiato con mezzo avvitamento). Davanti aveva le tedesche Anna Bader e Iris Schmidbauer con le quali si è ritrovata a duellare anche negli ultimi due tuffi di oggi. E nel finale si è inserita anche l’ucraina Antonina Vyshyvanova che alla fine è stata d’argento.
Elisa alla fine del terzo round era passata addirittura al comando della classifica con 227.30 grazie al doppio indietro con due avvitamenti da 3.4 di difficoltà in cui ha strappato applausi e guadagnato 85 punti. Al quarto round è riuscita a tenere dietro Anna Bader, che è finita quarta con 281.90, ma poco ha potuto al cospetto di Iris Schmidbauer che è andata a vincere oro e titolo europeo oltrepassando il muro dei trecento punti (309.30). L’ucraina Antonina Vyshyvanova, che dopo la verticale non sembrava cosi insidiosa, scavalcava invece due posizioni con un tuffo quasi perfetto da coefficiente molto alto e con 94.35 punti totalizzava 295.40. Si invertiva l’ordine di salto ed Elisa era l’ultima a salire i 118 gradini che portavano alla piattaforma; si lanciava in un triplo ritornato raggruppato con mezzo avvitamento (3.8 di coefficiente) ed entrava in acqua senza schizzi. Per lei sono arrivati 57 punti che la proiettano al terzo posto finale con 284.30 (quasi tre punti sulla Bader) e l’abbraccio immediato dei compagni di squadra Alessandro De Rose, Andrea Barnaba, Davide Baraldi e Veronica Papa che ha gareggiato insieme a lei e come lei era all’esordio. La marchigiana dell’Aurelia Nuoto, allenata anch’essa da Nicole Belsasso, 24 anni da compiere il 28 settembre, alla sua prima esperienza assoluta nei tuffi, proviene dal tappeto elastico e si è formata, come gran parte della nuova squadra azzurra, al centro federale di Roma nel “progetto Grandi Altezze”.
Sabato 20 agosto, sempre alle 18, appuntamento con la finale dei 27 metri uomini (161 gradini per arrivare fino in cima) dove Alessandro De Rose si presenta con il sesto punteggio provvisorio di 192.90, Andrea Barnaba con il nono di 164 e Davide Baraldi il quattordicesimo di 130.25. Al comando il romeno Catalin-Petru Preda con 217.80 punti.
Foto di Andrea Masini e Diego Montano / DBM
E’ un esordio per tutti, anche per Alessandro De Rose che degli high diving è il pioniere, sempre protagonista del circuito Red Bull, storico bronzo ai Mondiali di Budapest 2017. E’ la prima volta delle grandi altezze agli Europei, a Roma, davanti lo Stadio Olimpico, nel cuore del Parco del Foro Italico.
Comincia bene per gli azzurri, benissimo per alcuni. Alessandro De Rose ed Elisa Cosetti, amici anche fuori dalla vasca, allenati entrambi dal tecnico azzurro Nicole Belsasso, moglie di Alessandro, sono già in zona medaglia. Terzi nei ranking provvisori in attesa delle gare di venerdì e sabato. Gli uomini (19) cominciano con un salto, le donne (7) con due. Alessandro con il doppio ritornato carpiato con mezzo avvitamento guadagna 75.60 punti (riceve anche un 10) e divide la terza posizione con Constantin Popovic ed a sorpresa l’altro azzurro Andrea Barnaba (con lo stesso tuffo di De Rose). Il romeno Catalin Preda inizia meglio del franco-britannico Gary Hunt è guida il gruppo con 82.60; per Gary, che due anni fa ha scelto di gareggiare per la Francia, 81.20 ma per uno come lui un punto e mezzo di ritardo non è nulla. Undicesimo il quinto atleta della scuderia azzurra Davide Baraldi, anche lui proveniente dal workshop HDV, con 57.40 punti.
“Sono orgoglioso di far parte di questa squadra e di rappresentare l’Italia – dice De Rose – Un pensiero e un ringraziamento particolare vanno alla Federazione Italiana Nuoto che ha sviluppato questo progetto. Arrivo agli Europei di Roma con l’intenzione di divertirmi. Mi mettono molta pressione addosso: so che posso fare bene e che il pubblico di casa mi aiuterà. La piscina è strepitosa: a Budapest entravamo in un bicchiere. Questa è enorme”.
Elisa, formatasi nella scuola del progetto Grandi Altezze che la Federazione Italiana Nuoto ha avviato nell’ottobre del 2020, dopo l’esordio nel circuito Red Bull con la wild card dove si è qualificata ai prossimi Mondiali, realizza il sogno europeo e dopo i primi due salti è terza con 142.30: nel dettaglio 62.40 con il doppio avanti carpiato con mezzo avvitamento e 79.90 con il triplo avanti carpiato con mezzo avvitamento. Sono davanti le più esperte tedesche Anna Bader e Iris Schmidbauer con 157.80 e 152.70. “Prima degli high diving facevo già tuffi – racconta Cosetti – e quando salivo sulla piattaforma mi piaceva molto l’adrenalina dell’altezza. A Trieste ho avuto la fortuna di conoscere Alessandro De Rose ed allenarmi con lui: gli ho chiesto consigli e poi è iniziato il progetto della Federazione Italiana Nuoto e l’ho subito abbracciato. Il momento più difficile è stato quando ho eseguito il primo tuffo dai venti metri: non sai mai cosa aspettarti”.
Batticuore per l’altra giovane azzurra Veronica Papa, anche lei formatasi nella scuola delle Grandi Altezze al centro federale di tuffi all’interno del centro di preparazione olimpica “Giulio Onesti”, che ha lasciato il tappeto elastico affascinata dai 20 metri, che paga pegno correndo anche qualche rischio; per ora è ultima con 63.55.
“Durante la sfilata di presentazione già mi tremavano le gambe per la prima gara dalle grandi altezze e per la competizione in casa – commenta Papa – L’adrenalina era a mille, incontenibile. Ieri ho parlato con i ragazzi della squadra Nazionale dei tuffi, che mi hanno spiegato cosa voglia dire tuffarsi con il tifo del pubblico di casa. Prima degli high diving non avevo mai praticato sport acquatici; vengo dal tappeto elastico”.
Venerdì 19 agosto si assegnano le medaglie femminili con le atlete impegnate negli ultimi due tuffi (inizio gare ore 18). Per gli uomini ancora un solo salto; le loro medaglie si assegnano sabato 20.
Foto di Andrea Masini / DBM
Tuffi
Quinta giornata dei XXXVI campionati europei di Roma, in svolgimento allo Stadio del Nuoto, aperta dalle eliminatorie dai 3 metri. Senza patemi, dimostrando ancora una volta una grandissima solidità, Chiara Pellacani si qualifica per la finale, in programma alle 16.40, con il primo punteggio. Avanza, sorprendendo tutti, anche la debuttante Elisa Pizzini eccellente quinta.
Estremamente pulita la routine della 19enne romana e vice campionessa europea in carica – tesserata per Fiamme Gialle e MR Sport F.lli Marconi, oro nel team event, argento nel sincro da 3 metri con Elena Bertocchi, bronzo dal metro e neli sincro mixed con Matteo Santoro – che parte con un bel doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (55.50) e con un doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato (57.00) in sicurezza; prosegue con un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (62.00) veloce e pulito e un doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato (58.50) ottimo, malgrado una sbavatura nel presalto; chiusura con un doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato senza sbavature (61.50) per 294.50 punti.
Bravissima la 17enne scaligera – tesserata per Bergamo Tuffi e seguita da Dario Scola – che apre contratta, complice l’emozione, con un doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato scarso in ingresso (46.80) e un doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento leggermente abbondante (54.00); poi cresce con un doppio salto mortale e mezo indietro carpiato ben tenuto (54.00) e un doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato (57.00) molto alto ed elegante; conclude con un doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato (51.00) discreto, ma quanto basta per la gloria. Pizzini totalizza 262.80 punti e la sensazione che a Roma sia sbocciato un altro talento dell’Italtuffi.
I tuffi di Elisa Pizzini – 262.80 punti quinto posto – qual. in finale
105B doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato 46.80 (17)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 54.00 (12)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 54.00 (9)
305B doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato 57.00 (8)
405B doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato 51.00 (5)
I tuffi di Chiara Pellacani – 294.50 punti primo posto – qual. in finale
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 55.50 (6)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 57.00 (4)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 62.00 (2)
305B doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato 58.50 (2)
405B doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato 61.50 (1)
GLI AZZURRI A ROMA. Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro), Sarah Jodoin Di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi), Elettra Neroni (Carlo Dibiasi), Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza Nuoto), Gugiu Eduard Timbretti (Blu 2006), Elisa Pizzini (Bergamo Tuffi), Matteo Santoro (MR Sport F.lli Marconi). Nello staff il direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Dario Scola, Tommaso Marconi, Francesco Dell’Uomo, Claudio Leone, Benedetta Molaioli, Lyubov Barsukova e Alice Palmieri, il preparatore atletico Fabrizio Mezzetti, la fisioterapista Valentina Tisci e il medico Matteo Catananti.
COSI’ L’ITALTUFFI AGLI ULTMI TRE EUROPEI. Budapest 2021. L’edizione europea dei record con l’Italtuffi che ha conqustato sette medaglie (2-3-2) e chiuso la classifica per nazioni al quarto posto con 197, preceduta da Russia a 267, Germania a 219 e Gran Bretagna a 209. Le medaglie dell’Italia: ori Matteo Santoro-Chiara Pellacani nel sincro 3 metri e di Elena Bertocchi dal metro; gli argenti del Team Event (Chiara Pellacani, Andreas Sargent Larsen, Riccardo Giovannini, Sarah Jodoin di Maria) e di Pellacani-Bertocchi nel sincro 3 metri e della stessa Pellacani dai 3 metri; i bronzi di Giovanni Tocci e Chiara Pellacani dal metro.
Kiev 2019. Ai campionati europei disputati nel 2019 l’Italia si classificò al quinto posto sia nella classifica per nazioni (17 a punti) con 155 punti sia nel medagliere con un oro e un bronzo. Prima nella graduatoria chiuse la Russia con 258 punti, seguita dalla Germania con 215 e dalla Gran Bretagna terza a quota 189. Russia avanti a tutte anche nel medagliere con 6 ori, 2 argenti e 4 bronzi, seconda l’Ucraina (3-3-1) seguita dalla Germania (2-4-2). Le medaglie dell’Italtuffi: oro di Noemi Batki e Chiara Pellacani dalla piattaforma sincro; bronzo di Lorenzo Marsaglia dal metro. Nel 2018 a Glasgow l’Italia si classificò al quarto posto nella classifica per nazioni (19 a punti) con 163 punti e nel medagliere con un oro, 2 argenti, e un bronzo. Prima nella graduatoria chiuse la Gran Bretagna con 252 punti, seguita dalla Russia a quota 236 e dalla Germania a 200. Avanti a tutte nel medagliere la Russia con 5 ori, 4 argenti e 3 bronzi, seconda la Gran Bretagna con 4 ori, 5 argenti e un bronzo e terza la Germiania con un oro, 2 argenti e 5 bronzi. Le medaglie azzurre: oro di Elena Bertocchi, che poi fu di bronzo dal metro, e Chiara Pellacani dal sincro 3 metri; argenti di Noemi Batki dalla piattaforma e di Giovanni Tocci dal metro
Foto di Andrea Staccioli / DBM
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Tuffi
La quarta giornata dei XXXVI campionati europei di Roma si apre con le eliminatorie dal metro. Gli azzurri rispondono presente perché il capitano dell’Italtuffi Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia si qualificano in scioltezza per la finale, in programma alle 16.40, con il quarto e il primo punteggio.
Eccezionali le routine del 25enne di Roma – tesserato per Marina Militare e CC Aniene, seguito da Benedetta Molaioli e bronzo a Kiev 2019 – che parte con un doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato che non alza schizzi (66.53) e un salto mortale e mezzo rovesciato con due avvitamenti e mezzo estremamente elegante (66.00); prosegue con un doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato (61.50) ben tenuto e con un doppio salto mortale e mezzo indietro raggruppato (58.50) in completa sicurezza; chiusura con un triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (55.50) e con un doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento buono nelle tre fasi (62.40). Marsaglia totalizza 370.55 punti che, se ripetuti tra qualche ora, potrebbero aprire scenari interessanti.
Determinato e fisicamente tirato a lucido il 27enne calabrese – tesserato per Esercito, bronzo iridato a Budapest 2017 e continentale a Budapest 2022 – che, dopo aver aperto con un doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato (61.10) ottimo e un doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento sbagliato nel presalto e quindi lento e scarso (45.40), cresce con un doppio salto mortale e mezzo indietro raggruppato (49.50) potente e ma leggermente abbondante e con doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato alto e strettissimo nella raggruppatura (63.00); e aumenta i giri con un triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (66.00) perfetto e un doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (69.00) da manuale. Il capitano azzurro chiude con 355.75 punti e la sensazione di poter crescere di almeno venti punti al pomeriggio
I tuffi di Giovanni Tocci – 355.75 punti quarto posto – qual. in finale
105B doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato 61.10 (4)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento 45.40 (10)
205C doppio salto mortale e mezzo indietro raggruppato 49.50 (11)
305C doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 63.00 (6)
107C triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 66.00 (4)
405C doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 69.00 (4)
I tuffi di Lorenzo Marsaglia – 370.55 punti primo posto – qual. in finale
405C doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 66.53 (1)
5333D salto mortale e mezzo rovesciato con due avvitamenti e mezzo 66.00 (1)
305C doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 61.50 (1)
205C doppio salto mortale e mezzo indietro raggruppato 58.50 (1)
107C triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 55.50 (1)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento 62.40 (1)
GLI AZZURRI A ROMA. Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro), Sarah Jodoin Di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi), Elettra Neroni (Carlo Dibiasi), Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza Nuoto), Gugiu Eduard Timbretti (Blu 2006), Elisa Pizzini (Bergamo Tuffi), Matteo Santoro (MR Sport F.lli Marconi). Nello staff il direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Dario Scola, Tommaso Marconi, Francesco Dell’Uomo, Claudio Leone, Benedetta Molaioli, Lyubov Barsukova e Alice Palmieri, il preparatore atletico Fabrizio Mezzetti, la fisioterapista Valentina Tisci e il medico Matteo Catananti.
COSI’ L’ITALTUFFI AGLI ULTMI TRE EUROPEI. Budapest 2021. L’edizione europea dei record con l’Italtuffi che ha conqustato sette medaglie (2-3-2) e chiuso la classifica per nazioni al quarto posto con 197, preceduta da Russia a 267, Germania a 219 e Gran Bretagna a 209. Le medaglie dell’Italia: ori Matteo Santoro-Chiara Pellacani nel sincro 3 metri e di Elena Bertocchi dal metro; gli argenti del Team Event (Chiara Pellacani, Andreas Sargent Larsen, Riccardo Giovannini, Sarah Jodoin di Maria) e di Pellacani-Bertocchi nel sincro 3 metri e della stessa Pellacani dai 3 metri; i bronzi di Giovanni Tocci e Chiara Pellacani dal metro.
Kiev 2019. Ai campionati europei disputati nel 2019 l’Italia si classificò al quinto posto sia nella classifica per nazioni (17 a punti) con 155 punti sia nel medagliere con un oro e un bronzo. Prima nella graduatoria chiuse la Russia con 258 punti, seguita dalla Germania con 215 e dalla Gran Bretagna terza a quota 189. Russia avanti a tutte anche nel medagliere con 6 ori, 2 argenti e 4 bronzi, seconda l’Ucraina (3-3-1) seguita dalla Germania (2-4-2). Le medaglie dell’Italtuffi: oro di Noemi Batki e Chiara Pellacani dalla piattaforma sincro; bronzo di Lorenzo Marsaglia dal metro. Nel 2018 a Glasgow l’Italia si classificò al quarto posto nella classifica per nazioni (19 a punti) con 163 punti e nel medagliere con un oro, 2 argenti, e un bronzo. Prima nella graduatoria chiuse la Gran Bretagna con 252 punti, seguita dalla Russia a quota 236 e dalla Germania a 200. Avanti a tutte nel medagliere la Russia con 5 ori, 4 argenti e 3 bronzi, seconda la Gran Bretagna con 4 ori, 5 argenti e un bronzo e terza la Germiania con un oro, 2 argenti e 5 bronzi. Le medaglie azzurre: oro di Elena Bertocchi, che poi fu di bronzo dal metro, e Chiara Pellacani dal sincro 3 metri; argenti di Noemi Batki dalla piattaforma e di Giovanni Tocci dal metro
Foto di Andrea Masini / DBM
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18 Agosto: Iniziavamo con il “duo” Bertocchi-Pellacani e quello di Marsaglia-Tocci
Tuffi
Che rimonta! Dal settimo al secondo posto con tre salti. Elena Bertocchi e Chiara Pellacani vanno a prendersi la medaglia d’argento nel trampolino tre metri sincro, dopo un avvio da brividi. Sbagliano completamente il secondo tuffo obbligatorio (rovesciato) e precipitano al penultimo posto. Non mollano e si aggrappano a quei 7 punti di ritardo dalle ucraine (terze) che non sono così tanti da non poterci provare. Con il doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato, il tuffo che solitamente gli riesce meglio, risalgono al quarto posto, a meno di un punto dalle ucraine; con il triplo e mezzo avanti le superano addirittura e sono seconde; l’ultimo, il doppio e mezzo indietro, è quello che soffrono di più ma con 52 punti e gli errori nel sincronismo delle avversarie difendono la seconda posizione e sono sul podio con 260.76. Davanti a loro, fin dall’inizio, le tedesche Lena Hentschel e Tina Punzel che si confermano campionesse d’Europa, sebbene con un punteggio più basso del solito: 281.16. Terze e medaglia di bronzo le svedesi Emilia Nilsson Garip e Elna Wilerstrom con 257.10. Le ucraine Viktoria Kesar e Anna Pysmenska chiudono quinte con 245.79. Esordio europeo, dopo quello mondiale a Budapest, per Estilla Mosena, 25enne ungherese – sorella della pluricampionessa azzurra Noemi Baki che in carriera ha conquistato nove medaglie agli Europei (2 d’oro, 4 d’argento, 3 di bronzo) – che ha chiuso ultima in coppia con Eszter Kovacs.
CONTENTE A META’ . “Potevo saltare molto meglio e un po’ di amarezza c’è – dice Elena – il punteggio è basso ma prendo il buono della medaglia”. “Sicuramente non abbiamo saltato come sappiamo fare – continua Chiara – però sono soddisfatta perché è pur sempre un argento e soprattutto perché non dobbiamo dimenticare che la nostra ultima gara è stata alle Olimpiadi e che ci siamo allenate pochissimo”. “Un anno è tantissimo – aggiunge Elena – e stamattina per la prima volta abbiamo riprovato i liberi. Inoltre anche l’ansia della gara può giocare brutti scherzi; io accelero un po’ di più nei movimenti, invece lei è un pochino più morbida e anche questo va allenato”. “Tornare a gareggiare insieme ci è venuto abbastanza naturale – conclude Chiara – e gli errori che abbiamo commesso non c’entravano tanto con il sincro. Diciamo che siamo contente così”.
LA TRADIZIONE CONTINUA. Sono le eredi di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, otto volte di seguito campionesse europee, oggi mamme rispettivamente di Maya e Lisa, Ludovica e Leonardo; dal 2018, anno in cui a Edimburgo si sono incoronate regine e campionesse d’Europa allungando a nove la striscia positiva azzurra, sono la nuova coppia d’oro del trampolino dei tre metri sincro (289.26). Eredità pesante da portare sulle spalle e compito difficile quello di mantenersi a cosi alti livelli.
Elena Bertocchi e Chiara Pellacani, vicecampionesse europee a Budapest 2021 con il loro record di punti (307.20), dietro di “un nulla” alle tedesche Lena Hentschel e Tina Punzel (307.29), si rituffano insieme a distanza di un anno. L’ultima volta era stata ai Giochi Olimpici a Tokyo (settime con 267.48), dove le tedesche conquistarono la medaglia di bronzo (284.97). Poi, tra i problemi alla schiena di Elena e il trasferimento negli Stati Uniti di Chiara, non sono più riuscite a gareggiare. Il programma e la sequenza dei tuffi sono sempre gli stessi: ritornato e rovesciato, doppio e mezzo avanti con un avvitamento, triplo e mezzo avanti e doppio e mezzo indietro (tutti carpiati).
Elena, 28 anni da compiere il 19 settembre, tesserata con Esercito e Canottieri Milano, che si è trasferita a Roma per allenarsi al centro federale all’interno del centro di preparazione olimpica “Giulio Onesti” con il direttore tecnico azzurro Oscar Bertone, in questi Europei ha già vinto la medaglia d’oro nel trampolino da un metro; Chiara, romana, che compirà vent’anni il 12 settembre, allenata da Tommaso Marconi per Fiamme Gialle e MR Sport F.lli Marxconi, in questi Europei ha già fatto tripletta con l’oro nel team event e i bronzi nel sinrco mixed da tre metri in coppia con Matteo Santoro e nel metro individuale, dove ha condiviso il podio con la compagna di salti Bertocchi.
I tuffi di Elena Bertocchi e Chiara Pellacani agli Europei di Roma – seconde con 260.76
tuffo ritornato carpiato 46.20
tuffo rovesciato carpiato 34.20
doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 61.20
triplo e mezzo avanti carpiato 66.96
doppio e mezzo indietro carpiato 52.20
Il confronto con gli Europei di Budapest 2021 – seconde con 307.20
tuffo ritornato carpiato 49.80
tuffo rovesciato carpiato 44.40
doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 72.00
triplo e mezzo avanti carpiato 72.40
doppio e mezzo indietro carpiato 66.60
Il confronto con gli Europei di Edimburgo 2018 – prime con 289.26
tuffo ritornato carpiato 46.20
tuffo rovesciato carpiato 47.40
doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 69.30
triplo e mezzo avanti carpiato 66.96
doppio e mezzo indietro carpiato 59.40
DOPPIETTA AZZURRA DAL METRO. Il cielo nuvoloso sopra lo Stadio del Nuoto viene illuminato d’azzurro da Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci che compiono l’impresa e sono argento e bronzo dal metro, nella finale che chiude il programma della quarta giornata dei XXXVI campionati europei di Roma; davanti a loro c’è solo il britannico Jack Laugher – vice campione iridato e dai 3 metri bronzo olimpico – con 413.40.
Eccezionali, quasi perfette, le routine del 25enne di Roma – tesserato per Marina Militare e CC Aniene, seguito da Benedetta Molaioli e bronzo a Kiev 2019 – che è addirittura strepitoso, quasi da “cinese”, con il triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (69.00) e con il doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (69.75). Marsaglia chiude con un punteggio d’eccellenza 396.25, ad un passo dal primato personale (412.00).
Determinato e da vero capitano la prova del 27enne calabrese – tesserato per Esercito, bronzo iridato a Budapest 2017 e continentale a Budapest 2022 – che, doppio salto mortale e mezzo indietro raggruppato scarso (54.00 e quinto posto dopo tre round, rimonta da campione e strappa il bronzo al tedesco Moritz Wesemann (quarto con 379.00) all’ultimo respiro, grazie a un doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (74.40). Tocci totalizza 386.20 per terzo posto da vero campione. I due azzurri, che venerdì saranno in gara nel sincro da 3 metri, esultano ed entrambi escono dall’acqua caricando la folla come Russel Crowe ne “Il Gladiatore”: è festa strepitosa per l’Italtuffi che già supera il bottino di sette medaglie degli Europei di Budapest 2021 a tre giornate dal termine di Roma 2022.
La gara di Tocci e Marsaglia. Dopo i primi due round Marsaglia è secondo con il doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (69.75) e il salto mortale e mezzo rovesciato con due avvitamenti e mezzo (67.50) che sommano; Tocci è quarto con il doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato (58.50) e il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento (68.80) che totalizza 127.30. Davanti c’è sua maestà, il britannico Jack Laugher con 138.00; terzo è l’altro britannico Jordan Houlden 135.65. Poi Lorenzo si esibisce in un veloce e pulito doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato (63.00) e Giovanni in un doppio salto mortale e mezzo indietro raggruppato (54.00), migliore rispetto a quello delle eliminatorie (45.00). Marsaglia è secondo con 200.25 e Tocci con 181.30. Comanda Laugher con 205.20; terzo è sempre Houlden con 198.65 e quarto è l’ucraino Stanislav Oliferchyk con 182.10. Quarta rotazione e tuffi che diventano sempre più pesanti. Marsaglia piazza un doppio salto mortale e mezzo indietro raggruppato tenuto alla grande (63.00) e Tocci un doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato (63.00) perfetto nella rincorsa e nella chiusura: sono rispettivamente secondo con 263.25 e quarto con 244.30. Laugher è in fuga con 281.70, ma Houlden è distante appena mezzo punto dal calabrese (245.05). Quinto giro da vivere tutto d’un fiato. Marsaglia è esaltante con un triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato da cinese (69.00): è secondo con 332.25
Tocci tira fuori dal cilindro un favoloso triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (67.50): è quarto con 311.80. Terzo sale il tedesco Wesemann con un favoloso doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento (70.40) 312.40. Ultimo routine palpitante tocca prima a Tocci piazza un doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (74.40): Wesemann è scavalcato ed il calabrese è bronzo con 386.25; Marsaglia, mette da parte l’emozione, e chiude con un doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento (64.00) in sicurezza e totalizza con 396.25 che valgono un argento clamoroso con 396.25 punti. Oro a sir Jack Laugher con 413.40.
Le parole di Lorenzo Marsaglia. “Non è la gara perfetta, perchè quelle perfette sono quando spuntano i dieci: certamente è stata una delle migliori della mia carriera. Ho affrontato la finale senza vedere cosa faceva Laugher che è ancora inavvicinabile, pensando solo alla mia prova e a non sbagliare. Sono stato costante come non mi capitava da tempo. Dedico questa medaglia alla mia allenatrice Benedetta (Molaioli), alla mia famiglia e alla mia fidanzata Maria Carla. Sono contento di dividere il podio con Giovanni: è un compagno e un amico”.
Le parole di Giovanni Tocci. “L’esultanza finale è nata in stanza, parlando insieme a Lorenzo. Il nostro sogno era questo: stare insieme sul podio dal metro. La finale di oggi è stata incredibile: piena di emozioni. Siamo stati trascinati dal pubblico e dai compagni di squadra fin dal primo tuffo. Ho disputato una finale in crescendo. Prima del doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato ero tranquillo e sereno, avevo visto il tuffo di Wesemann: è andata alla grande”.
I tuffi di Giovanni Tocci – 386.25 punti terzo posto
105B doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato 58.50 (7)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento 68.80 (4)
205C doppio salto mortale e mezzo indietro raggruppato 54.00 (5)
305C doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 63.00 (4)
107C triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 67.50 (4)
405C doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 74.40 (3)
I tuffi di Lorenzo Marsaglia – 396.25 punti secondo posto
405C doppio salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 69.75 (1)
5333D salto mortale e mezzo rovesciato con due avvitamenti e mezzo 67.50 (2)
305C doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 63.00 (2)
205C doppio salto mortale e mezzo indietro raggruppato 63.00 (2)
107C triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 69.00 (2)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento 64.00 (2)
Foto di Andrea Staccioli / DBM
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