Siamo arrivati alla due giorni finale me cruciale del Mondiale di ciclismo in Austria. Domani, sabato la corsa in linea donne, domenica l’attesa corsa uomini.
Le gare Juniores e Under 23 uomini hanno chiaramente fatto capire che il percorso non consente troppi tatticismi di squadra, contano le gambe, c’è selezione naturale sulle salite, bisogna saper condurre la bici nei tortuosi tratti cittadini, occorre fegato nelle discese.
Domani la maglia iridata femminile si assegna sulla distanza di 156,2 km spalmati tra le città tirolesi di Kufstein e di Innsbruck, in Austria con un primo tratto in linea attraverso Kirchbichl, Breitenbach am Inn, Kramsach, Strass, Schwaz fino a Fritzens dove comincerà la salita più impegnativa della giornata (con punte al 14%) fino a Gnadenwald. Una volta entrate in Innsbruck, le ragazze in gara dovranno affrontare per tre volte il circuito finale di 23,9 chilometri, che prevede la difficile scalata ad Igls: 7,9 chilometri al 5,7%, con punte massime al 10%. Start alle 12.10. Per l’Italia ci saranno Sofia Bertizzolo (Fiamme Oro/ Astana Women’s Team) Elisa Longo Borghini (Fiamme Oro/ Wiggle High5), Elena Cecchini (Fiamme Azzurre/ Canyon Sram), Tatiana Guderzo (Fiamme Azzurre/ BePink), Erica Magnaldi (BePink), Soraya Paladin (Alé Cipollini), Elena Pirrone (Fiamme Oro/ Astana Women’s Team).
Da seguire anche la lituana Rasa Leleivyte, portacolori del tram Aromitalia-Vaiano, già campionessa del mondo tra le Junior ed ex campionessa europea Under 23, che potrà contare anche sull’appoggio degli esperti tecnici della formazione pratese Paolo Baldi e Matteo Ferrari, che fanno parte della delegazione lituana giunta ad Innsbruck già mercoledì scorso, per curare alla perfezione ogni minimo dettaglio.
Domenica con partenza alle 9.40 la corsa in linea uomini Elite sulla distanza di 258,5 km. Il percorso è stesso tracciato riservato agli Under 23 e alle donne ma il circuito conclusivo richiederà ben sei tornate prima di un ultimo passaggio sulla terribile salita di Iglis. Al termine della discesa, nuovo strappo, il muro di Gramartboden, lungo 2,8 km con una pendenza media dell’11,5% e punte fino al 28%. Scollinata anche l’ultima asperità, si va in discesa fino al traguardo di Innsbruck. Una gara nella quale Vincenzo Nibali sulla carta sarebbe il favorito naturale, salvo che non si conoscono le sue condizioni soprattutto di tenuta dopo lo stop per la caduta causata da uno spettatore a luglio al Tour De France e la frattura di una vertebra. Potrebbe giocare un ruolo da freelance, per mettere paura agli avversari con l’Italia che potrebbe invece giocare la carta (a sorpresa) Gianni Moscon. Anche Pozzovivo, compagno di squadra di Nibali, è dato in grande forma. Campione in carica è lo slovacco Peter Sagan che cerca il record del quarto titolo consecutivo anche se le caratteristiche del percorso sulla carta non gli si addicono.
Questi gli azzurri in gara: Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), Dario Cataldo (Astana), Damiano Caruso (BMC), Alessandro De Marchi (BMC), Gianni Moscon (Team Sky), Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), Franco Pellizotti (Bahrain-Merida),Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida).