Sono stati oltre 500 i cicloturisti che hanno preso parte alla Gran Fondo benefica “Sulle Orme di Leonardo – raduno della solidarietà”, giunta alla nona edizione, manifestazione per bici da strada organizzata dall’Avis Verag Prato, tappa finale dei circuiti regionali Uisp Terre dei Medici del Criterium nazionale di cicloturismo Uisp. Tra i 500 al via, rispettando una tradizione che si protrae negli anni, in bici anche il Campione degli anelli e della ginnastica Juri Chechi. I proventi delle iscrizioni sono devoluti in beneficenza all’Emporio della solidarietà, istituzione che aiuta le famiglie bisognose, e all’Ant, associazione Nazionale Tumori.
La classifica a squadre per i chilometri percorsi l’ha vinta l’Avis Verag Prato che però essendo società organizzatrice si depennata dalla graduatoria. Ha comunque vinto il trofeo della squadra più numerosa e per questo si è aggiudicata il VII Memorial Il Morino di Prato Enzo Coppini. Il trofeo del primo posto è andato, come lo scorso anno, al Campi 04 con 530 punti. Sul podio al secondo posto la Ciclistica Viaccia (275) e terza la Dinamo Cycling (265). A seguire tra le prime dieci: Pedale Biancazzurro, Team Gastone Nencini, Velo Club Florence, Primo e Pizza Bike, Ciclistica La Feraglia, Paperino San Giorgio, Costa Azzurra.
I Trofei “Viva la gioventù” per la ragazza più giovane e trofeo Viva la gioventù per il più giovane partecipante sono andati a Nathaly Gabriela Prieto e a Niccolò Calabrese, entrambi del Team Gastone Nencini Bike. Il Campi 04 ha vinto la classifica per la squadra con più donne iscritte (12), V Trofeo Pedalando in rosa Roberta Matteucci.
La Gran Fondo, lo start davanti al Centro commerciale Parco Prato, percorreva i luoghi cari al genio di Vinci, le più suggestive, più famose e più insidiose salite di Prato e Montalbano. Tre i percorsi: corto, medio e lungo di 130 km e quasi 2000 metri di dislivello, in gran parte sulle salite intorno a Vinci e con molta probabilità alcune di queste strade saranno oggetto del passaggio della tappa del Giro d’Italia 2019 che, secondo le sempre più fitte indiscrezioni, dovrebbe partire proprio da Vinci, anche nell’ambito delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo.