Giochi e allegria al Fan Village Viola a Moena
Servizio Fotografico a cura di Tiziano Pucci
Servizio di Paolo Caselli
La musica ti accoglie già prima dell’apparire dell’Arco che apre il mondo del Viola Village, proprio accanto, parallelo direbbero i versati in geometria, al Campo Sportivo “Cesare Benatti”, luogo deputato agli allenamenti ed alle partite della Fiorentina.
Musica rap, richiami dal palco, sì, pare di essere ad un villaggio vacanze; d’altronde, la ratio, sì dai, la ragione, il perché è proprio quello: divertimento, soprattutto per i tifosi più piccoli, ma non solo eh.
Entrati in questa di Disneyland viola incontriamo due tifosi viola provenienti da Madigano, piccolo centro in provincia di Cremona, Frank ed Anna con la loro cagnolina, che mi garantiscono essere la più tifosa di casa.
Un antico conduttore tv direbbe che sorge spontanea una domanda: pro o contro Della Valle? la risposta è qualunquista, un po’ si è un po’ no.
Gli italiani, tifosi viola o meno, davanti alle domande hanno due tipi di risposta, o politically correct o stereotipata, grazie non abbiamo bisogno di nulla….
Ma perché Frank, il nome mi incuriosisce ma non insisto, un ragazzo di Cremona tifa per i viola? Risposta, ero innamorato di Antognoni, e chi non lo era?
Il fascino del ragazzo che giocava guardando le stelle travalica i confini cittadini e regionali, eppoi disse NO alla Juventus, e a noi” vecchi” questo basta, vero Bernardeschi?
Proseguiamo i questo mini tour incontrando due ragazze che lavorano al padiglione di uno sponsor del ritiro, la Estra, sono Erika, “con la cappa” mi dice, e come no, ed Elena, scelte per la iniziale che è quella dello sponsor. Una è laureanda, l’ altra frequenta il Liceo Artistico, Erika col cappa mi racconta che ha il fidanzato qui, ma lei è di Vicenza, non ha capito, non lavoro per Novella 2000, comunque Buon Lavoro Ragazze!!!
Notizia della mattinata, parte Kalinic arriva questo, mah,,,
Due passi e siamo sotto il palco del dj, musica a palla direbbe Pieraccioni, ma dietro campeggia il posterone, una volta dicevamo così, con i colori e gli Alfieri del quartiere del Calcio Storico Fiorentino, attualità e tradizione, rock e storia, Firenze e la Fiorentina sono anche questo forse, anzi leviamo il forse, soprattutto questo.
Spazio ai ricordi con un surrogato (lo sapete, no, cosa vuol dire surrogato, sennò Corvino vi darebbe è un problema vostro), del Subbuteo. Nostalgia, emozioni, ma vedo che la tradizione continua.
Sirio, nome antico e fiero e Leonardo di Pergine Valsugana conti uno la passione, il divertimento. Bravi bambini.
Calcio balilla, non accusatemi di apologia del fascismo, così lo chiamano i dotti, noi si chiamava calcio, anzi carcino.
Salutiamo Rossella di Napoli, ha i colori del golfo, è odontotecnico, il nome mi fa rabbrividire, odore di anestetico, di studio dentistico, ciao Rossella, viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Meglio Giorgia e Miriana, studentesse, che ci dicono, fare le intrattenitrici per i bambini è fantastico, peccato che in questi 15 giorni non ce ne siano stati tanti, già peccato, ma sono i piccoli che generano gli entusiasmi più genuini.
Buon Lavoro anche a voi.
Ecco lo shop, siamo in montagna, e, dunque, la baita. Il tifoso non bada a spese, si sa.
Si torna all’antico, suonano le chiarine, rullano i tamburi, ecco il fragore delle colubrine e la Fiorentina veste i colori dei quartieri, li vogliamo dire, certo ed ad alta voce: Verdi San Giovanni, Azzurri Santa Croce, Rossi Santa Maria Novella, Bianchi Santo Spirito. Viva Fiorenza e nel cuore ho mille colori, mille sapori, Firenze, Firenze!!!!
Urla, grida, ci voltiamo, ecco uno degli spettacoli più belli del mondo: bambini che giocano al calcio, il grande scrittore Galeano, ha scritto vuoi descrivere la felicità? Prendi un pallone e dallo ad un bambino. Grande Edoardo, te si che hai capito tutto.
Ah, nota del cronista. Edoardo è, purtroppo era, Galeano. Vi consiglio,”Splendori e Miserie del gioco del calcio”, non ne rimarrete delusi.
Ci sentiamo osservati, è il “Caudillo”, al secolo, Daniel Alberto Passarella, che da un poster guarda, io vedo Milic e poi, muoio.
Top, Pepito la mette in buca, divertiti, chiunque tu sia, piccolo tifoso viola, come Pepito ha fatto divertire noi il 20 ottobre 2013!! Se non ricordate, non siete tifosi viola, via, su, ve lo dico: tripletta ai gobbi e Firenze in Paradiso.
Come si Va? Ma in macchina, tanto un ci riconosce nessuno….
Via, è ora di tornare in sala stampa, la Fiorentina è solo una parvenza di squadra, tutti abbandonano la nave, ma dove vanno? Lo hanno capito che siamo oltre i 1200 metri?
E in alto Lui, come chi Lui?
Ma il Giglio, antico emblema di Fiorenza Nostra.
Saluti dal Fan Village di Moena, ma pare Firenze.