Salta di testa indisturbato tra le maglie viola, Nenad Tomovic, a segnare l’unico gol per il Chievo ma tra i tifosi di casa si ha subito l’impressione che quel gol sia, in realtà, un po’ anche ‘nostro’. Perché gliene dicevano tante, a Tomovic, divenuto incolpevole capro espiatorio per responsabilità più generali, eppure ancora oggi tutti si ricordano il suo gol all’Inter solo quattro anni fa e la conseguente esultanza di un soldato semplice fattosi generale.
Come tutti ricorderemo, appunto dopo il suo gol di oggi con la maglia sbagliata, le sue mani rivolte al cielo a comporre il numero 13, omaggio all’amico che non c’è più.
Il messaggio di Nenad per Davide fu uno dei più toccanti in quella interminabile lista che si susseguì via social alla scomparsa di Astori. Rileggiamolo:
“Davide, amico mio… C’è poco da dire. Sei stata una persona speciale. Era un onore giocare al tuo fianco. Era un onore stare in tua compagnia. Davide eri una delle persone più intelligenti che abbiamo mai visto. Ti dico solo che ci vediamo di nuovo e prendiamo un altro bicchiere di vino insieme! E mi piacerebbe davvero che tu mi aspetti quando arriva la mia ora. Soprattutto tu. Tuo amico, Nenad”.