Troppo in fundo per essere dulcis. Finalmente cala in sipario su uno dei campionati più bislacchi che la Fiorentina abbia mai disputato. Dal giramento di testa da altitudine, al giramento di palle da inettitudine. La partita contro la Lazio, giocata da entrambe le squadre col mordente di un allenamento infrasettimanale data la posta in palio (cioè il nulla), è stata quasi un compendio della stagione. Viola ora veloci nel giro palla e letali nelle verticalizzazioni, ora sonnolenti, distratti e pasticcioni. Fuori luogo qualsiasi dissertazione tecnico-tattica. Perfino l’aquila Olimpia non si è fatta vedere, lasciando campo libero ad una pattuglia di gabbiani irriverenti. Ora giocatori in vacanza, non per tutti meritata. E dirigenti al lavoro: il futuro potrebbe essere più a ridosso di quanto si pensi.
Lezzerini 6,5 – Stordito dal gran tiro di Lulic, di cui si accorge solo quando il pallone si infila in rete, si riprende sfoderando un paio di buoi interventi. Maturazione da completare, ma non qui, per cortesia.
Tomovic 5 – Keita è bravo ma contro di lui pare Garrincha. Prova un cross che neanche all’oratorio.
Gonzalo 5 – Impreciso e nervoso oltre misura. Stende Lulic in area con un intervento alla… Roncaglia.
Astori 6,5 – Rimedia con tempismo e senso della posizione ad un paio di svarioni dei compagni.
Alonso 5,5 – Si infortuna presto ma non sembrava in giornata formidabile.
Vecino 7 – Finalmente centra la porta, addirittura due volte, dopo un campionato a mosca cieca.
Tello 6,5 – Guizzi vincenti e galoppata con gol (foto Galassi grazie ): ma, come al solito, dura soltanto un tempo.
Badelj 5,5 – Errori nei passaggi e poca grinta nelle coperture difensive. Il tiro in porta continua ad essere un tabù.
Mati 5 – Nel primo tempo si vede poco (un paio di bei tocchi), nel secondo per niente.
Bernardeschi 7 – Un gol frutto di tempismo, precisione e… colpo di sonno di Marchetti. Frulla per tutto il campo creando e contrastando.
Zarate 5,5 – Il centravanti non è il suo mestiere e la voglia di fare il gol dell’ex non lo aiuta. Ha due o tre occasioni ma la foga lo tradisce.
Roncaglia 6 – Costretto a giocare fuori posizione se la cava con diligenza pur commettendo il fallo da rigore .
Costa 5 – Appena entra si capisce perché ultimamente è sempre rimasto in panca. Rispedire al mittente e di corsa.
Kalinic sv –
Allenatore Paulo Sousa 6 – Chiude con una vittoria che, come avrebbe detto Catalano, è sempre meglio di una sconfitta.
Arbitro Manganiello & C. 6 – Qualche errorino, ma tutto sommato promosso.
Commento SkyTecca-Muraro 4 – Involuti, pasticcioni, imprecisi. Danno vita ad un florilegio di stupidaggini. Tecca porta anche male: il rigore capita mentre parla di partita chiusa. Tandem con le ruote sgonfie.