Dopo l’esclusione dall’Europa, il Milan ha fretta di andare di fronte al Tas di Losanna: entro 10 giorni dovrà presentare ricorso formale. Il tribunale svizzero aspetta la documentazione della società rossonera. Il Milan nominerà un suo arbitro, lo stesso farà l’Uefa, e il Tas sceglierà il presidente. Gli arbitri sono indipendenti.
Si riparte dalla sentenza della Camera Giudicante. Nelle prime 14 pagine c’è la ricostruzione dei fatti che hanno portato al no al voluntary e al settlement agreement e sono le motivazioni note (con il debito a breve scadenza al centro). Nelle successive 11, la camera giudicante dice cosa ne pensa, riporta com’è andata l’audizione: le sue sanzioni si basano sulle violazioni del fair play finanziario per i bilanci 2015, 2016 e metà 2017 (-120 milioni).
Entro il 19 luglio ci sarà un’eventuale nuova udienza con successiva sentenza, che a questo punto non sarà più appellabile. Come spiega il Corriere della Sera, Il Tas può confermare la sentenza Uefa, decidere di rivederla, obiettare sulla competenza o sostenere che un settlement doveva essere accordato perché è vero che non è un diritto, però fin qui è stato sempre concesso. Il Milan sottolineerà anche l’eredità dei conti del passato e la sproporzione della pena. Difficile che il Tas scelga una sospensiva, faccia disputare l’Europa League al Milan per poi, in caso, escluderlo l’anno successivo. I tempi saranno quindi ancora lunghi, per la società rossonera (e per la Fiorentina, ed anche Atalanta) il nemico principale è di nuovo l’attesa.
La Fiorentina intanto si ritroverà per il ritiro a Firenze il 2 luglio. Poi, per i colpi della campagna acquisti, e per la conferma dei preliminari di Europa League si dovrà attendere la decisione di Losanna.