Di Paolo Caselli
Una Fiorentina leggerina approfitta del fatto che la Lazio non ha avuto la forza di chiudere la partita, anzi nel secondo tempo, pur non portando mai pericoli alla porta biancoceleste e rischiando sul colpo di testa di Parolo, è la Fiorentina a tenere il campo.
Non aver mollato, complimenti a Pezzella, Veretout e Chiesa che hanno fatto diga e chiamato intorno a loro la squadra.
Una parola per Babacar, entrato in campo con sufficienza, poca voglia, ma che, al momento del rigore, ha preso il pallone e la responsabilità di trasformarlo; Dybala, a Torino, proprio contro Strakosha e al 92′ si era fatto neutralizzare il tiro dal dischetto.
Intendiamoci, la squadra non si pone obiettivi, né massimi né minimi, vive alla giornata nella sua mediocrità, guardare al futuro? Nemmeno, la società non ha la forza, ne’ la volontà, di trattenere i suoi pezzi migliori.
Buon punto, dunque, non tanto per la classifica, quanto per il morale.