Se Milenkovic si mette anche a segnare – e che gol! – significa che la partita si mette subito per il verso giusto. Gran tiro da fuori del difensore serbo che dà così la migliore risposta a chi lo giudica fuori ruolo, sacrificato su una fascia, lui invece centrale. Come a dimostrazione che l’entusiasmo può mitigare ogni limitazione tattica.
Se la seconda rete è di Gerson, significa che nulla è impossibile e pure l’acquisto meno comprensibile in quanto prestito secco è a Firenze non in vacanza ma per dare il suo contributo seppure solo per una stagione.
La doppietta di Benassi sollecita le speranze dei tifosi che questo sia il campionato della consacrazione di un giocatore spesso giudicato incompiuto, inespresso in tutte le sue potenzialità.
Il gol di Chiesa non poteva mancare. Gerson, ancora lui, è elegante nel suo assist per il giovane talento cresciuto in casa che non sbaglia, iniziando con una rete un torneo in cui dovrà perlomeno raggiungere la doppia cifra come marcatore.
Il sigillo di Simeone è il giusto premio per l’argentino che aveva servito l’assist per la prima rete di Benassi e sfoga davanti alla Fiesole l’esultanza per il primo sigillo della stagione, sotto gli occhi dell’illustre padre in tribuna, anche lui ripreso dalle telecamere mentre festeggia.