Oh..che nevichi ?? S’ è ridestato il “Coppins”…
Calcio: la bella Fiorentina che sperare ci fece…non c’ è più…!!
di Alessandro “Coppins” Coppini
EVAPORATI- Non è rimasto più niente della bella Fiorentina che si era fatta ammirare non solo dai tifosi viola. La batosta con la Roma poteva dipendere dalla forza dei giallorossi, ma le due modestissime prestazioni con Verona e Frosinone (l’ultima e la terzultima in classifica) hanno certificato che la squadra non c’è più. Per provare a migliorare in futuro sarebbe importante capire perché. Lo sciagurato pareggio col Verona aveva messo sul banco degli imputati Paulo Sousa, ma la partita di oggi ridimensiona le sue colpe: i cosiddetti “titolarissimi” hanno deluso al pari delle seconde linee. Anche il tanto criticato mercato di gennaio c’entra il giusto: se ci fossero stati contemporaneamente Mammana e Lisandro Lopez sarebbe cambiato poco.Restano due possibili spiegazioni che forse sono complementari l’un l’altra: la qualità della rosa e la preparazione atletica e mentale. Da troppo tempo giocatori che fino a dicembre erano decisivi come Borja, Alonso, Vecino, Kalinin, Ilicic, Bernardeschi, in parte Gonzalo e Astori sono quasi scomparsi. E’ inutile appellarsi ad una rosa corta perché troppe dovrebbero essere le seconde linee di livello. La verità è che le squadre più forti giocano quasi sempre con gli stessi, ma questi mantengono più a lungo la propria qualità di gioco, ed è questa la differenza tra un buon giocatore e un campione. Può darsi che al tutto abbia contribuito una preparazione forse programmata per una partenza lanciata, ma se così fosse i calcoli son stati fatti male. In teoria comunque sarebbe lo staff tecnico a dover analizzare i motivi di questa crisi e a proporre alla dirigenza i rimedi per la prossima stagione. Ma siccome questi si concretizzerebbero in investimenti, ci sarà da accontentarsi di questa dimensione. Se la società non vorrà spendere di più, per lo meno provi a migliorarsi in aspetti altrettanto importanti del risultato sportivo come la capacità di comunicare (smettendola con bizze piccate tra l’infantile e il supponente), e quella di evitare figuracce cosmiche: che Salah vada alla Roma è abbastanza normale, mentre è assurdo il modo col quale è avvenuto, che non si riesca a comprare un difensore è grave ma può succedere, inammissibile è prenderne uno con la sciatica e si potrebbe continuare a lungo. Insomma la società ritrovi un suo stile, a cominciare dal tanto sbandierato fair-play: se lo si vuole davvero perseguire non si fa reclamo per la squalifica di Zarate (e anzi si multa il giocatore) e non si fa ricorso per un cavillo contro la Primavera dell’Entella. Ma forse anche questi miglioramenti ” a costo zero” resteranno una chimera. E allora la domenica verrebbe voglia di andare al mare: e invece c’è un quarto posto da difendere: il come speriamo di trovarlo nell’Uovo di Pasqua