Di Paolo Caselli
Serie D, campionato regionale o quasi che a vederlo, porta nostalgia per squadre anche di grandi città, sicuramente nobili società che hanno conosciuto in anni più o meno recenti la Serie A, la Serie B, finendo la Coppa Uefa.
Nel girone A, il Lecco, con la sua maglia blu e azzurra, nel girone B, il Como, ricordiamo un pareggio nella stagione del quasi scudetto viola 1981-1982, ed il Mantova che fu del compianto Gustavo Giagnoni.
Nel girone D, il Modena in A poco meno di una ventina di anni fa, nel Girone E, il Prato protagonista in B con allenatore Enzo Bearzot, poi campione del mondo 1982, la Triestina, squadra di Nereo Rocco, con uno stadio assai bello non lontano dal lungomare.
Il Girone F dove giocherà il Cesena, squadra in Coppa Uefa nei primi anni 70 e poi spesso in A, gli anni di Waltergol Schachner.
Nel girone G, l’Avellino, amari ricordi fiorentini al “Partenio”, non solo per le sfide con gli irpina, ma anche per la finale Uefa 1989-1990 ed il Latina, fino a due anni fa protagonista in Serie B.
Nel girone H, il Taranto, tante volte in B, squadra da cui la Florentia Viola prelevo’ il bomber di Lipari, Christian Rigano’ e nel girone I, il Messina, squadra in odore Gea, quindi Moggi protagonista di un paio di discrete annate in Serie A e poi il Bari, forse la più nobili tra le decedute, 323mila abitanti circondati dalla Puglia, superfeudo juventino.
Già, pare un ballo di fine secolo, un mondo che fu nobile, in grandi palazzi e che adesso balla ad una sagra di paese.