LA CURVA FIESOLE ANNUNCIA:” NIENTE COREOGRAFIA CON LA JUVENTUS !!”
Firenze- Nonostante il ritorno alla vittoria nel “Derby dell’Appennino” a Bologna 2-1, Venerdi nel “match dei match” niente coreografia da parte della curva Fiesole per Fiorentina-Juventus, una gara non come le altre, in programma venerdì 9 febbraio (ore 20.45) al Franchi.
E’ la stessa tifoseria, tramite un comunicato diramato dal gruppo ultras Unonoveduesei, a chiarire il perché: “L’attacco repressivo che la nostra tifoseria sta subendo (multe per gli striscioni, diffide, etc) si allarga anche alla dimensione dello spettacolo sugli spalti – si legge – Condizioni sempre più assurde e stringenti dettate dalla società e dalla questura impongono una risposta netta, anche se molto sofferta”.
La curva Fiesole lamenta un’eccessiva attenzione ai contenuti e alla forma della sua coreografia, che deve passare come sempre al GOS (gruppo operativo sicurezza della questura) prima della sua eventuale applicazione. E nei giorni scorsi la Fiorentina aveva smentito in maniera netta qualsiasi tipo di azione in questo senso. Eppure la Fiesole non ci sta e, tramite comunicato, ribadisce: “Nello specifico, siamo stati messi alle strette anche con le tempistiche e la libertà di accesso a quella che è sempre stata casa nostra. Con questo gesto si vuol ribadire che i tifosi e gli ultras della curva Fiesole non sono i burattini di nessuno. Tale stretta repressiva arriva in un momento assolutamente non casuale: la nostra tifoseria finalmente ha preso coscienza del vero volto di questa proprietà e di questa dirigenza. Speculazione, profitto e sfruttamento di immagine sono gli unici “valori” che la famiglia Della Valle, da anni ormai, coltiva a Firenze. Nient’altro. Nessun tipo di amore per la nostra squadra né per la nostra città”.
Infine l’appello alla
tifoseria in occasione di una sfida che non potrà mai essere come le altre. Quella contro i bianco neri: “Anche se costretti a rinunciare alla coreografia all’ingresso delle squadre, facciamo vedere ancora una volta di che cosa è capace la nostra piazza. Ognuno porti una bandiera, una sciarpa o qualsiasi altra cosa faccia colore, stavolta saremo noi la coreografia. Contro una proprietà che non ci merita e che a Firenze ha fatto il suo tempo”.