E’ arrrivata infatti, una vera e propria Stantagata da parte del giudice sportivo della Lega dilettanti nei confronti di Daniele Vantaggiato. L’ex bomber di Bari e Padova, infatti, dovrà rimanere fermo fino al 4 marzo 2022 per quanto accaduto nel match giocato nello scorso weekend dal suo Livorno, contro il Perignano.
Vantaggiato, infatti, era stato espulso nel finale della gara terminata 1-1, valida per il girone B di Eccellenza toscana. Ammonito nella prima frazione causa proteste, nella ripresa l’attaccante siciliano era stato destinatario di un rosso comminato dopo un intervento in scivolata al minuto 86.
Il 37enne attaccante del Livorno non ci ha visto più, come evidenziato dal giudice sportivo nel proprio comunicato:
“Espulso per somma di ammonizioni , dopo la notifica spingeva un proprio compagno di squadra contro il direttore di gara, facendolo arretrare di circa 1 metro, senza provocargli alcuna conseguenza lesiva. Uscendo dal terreno di gioco offendeva e minacciava l’arbitro. Sanzione aggravata in quanto capitano”.
Risultato:… Vantaggiato rimarrà fermo praticamente per tutta la stagione, che vede il Livorno favorito per la promozione in Serie D in seguito alla caduta in Eccellenza post retrocessione dalla C dello scorso maggio e mancata iscrizione in quarta serie. Tornerà a disposizione solamente per il penultimo turno del 6 marzo, contro il Ponsacco.
Classe 1984, Vantaggiato ha segnato oltre 170 reti in carriera, di cui cento in Serie B, con le maglie di Rimini, Padova, Parma, Bari e Livorno, squadra in cui aveva già giocato tra il 2014 e il 2018, tra cadetteria e Serie C. Passato alla Ternana, ha conquistato la promozione la scorsa primavera, decidendo di tornare in Toscana nonostante la quinta categoria. Come capitano.
Il Livorno dovrà fare i conti anche con un’altra squalifica, quella della leggenda Igor Protti, club manager del club anch’esso fuori fino al 4 febbraio 2022:
“Dirigente non indicato nella distinta di gara, accedeva indebitamente e ripetutamente al recinto spogliatoi rivolgendo al D.G. frasi irriguardose. Di poi, non autorizzato, entrava nello spogliatoio arbitrale palesando dissenso sull’operato arbitrale”.