…SUL TUO VESSILLO SCRIVI FORZA E CUORE….
Ha ormai 63 anni l’inno di Narciso Parigi. Naturalmente molti versi hanno uno stile che potrebbe sembrare retorico o addirittura sorpassato. Ma oltre che insostituibile per l’affetto che ad esso lega i tifosi gigliati, “Canzone viola” racconta valori e caratteristiche che nel calcio non tramonteranno mai. Valori ai quali oggi la Fiorentina ha fatto ricorso a piene mani, in una gara che prima sembrava vincere con tranquillità, poi è stata incredibilmente sul punto di perdere con 4 minuti da incubo e che poi è andata a conquistare con 2 minuti da sogno. Il Genoa non aveva stimoli e la partita la fanno i viola, che però si adeguano ad un ritmo troppo compassato. Con un bell’affondo i gigliati trovano il vantaggio con Benassi (5 goal in stagione) su assist di Simeone. Nella ripresa il Genoa spinge un pò di più ma non crea pericoli. E poi è difficile capire chi tra i rossoblù possa far goal. Il telecronista ricorda ogni 2 minuti che Rossi non va in rete dal 2014: 4 anni!!! Lo ripete così tante volte che l’incubo comincia a prender corpo: non si sbloccherà proprio contro di noi? Sembra impossibile perché Pepito nel primo tempo non si vede se non per un errore marchiano su colpo di testa sotto porta . Ma la Fiorentina in certe cose è insuperabile, perciò al 65° cross dalla destra, i viola bucano Rossi sbuca e segna: incredibile! Sembra reagire la Fiorentina, e Dabo (entrato da poco) colpisce l’interno del palo. Ma non è finita perché dopo quattro minuti dal pareggio, il Genoa la ribalta: azione simile alla precedente e goal di Lapadula, un’altro che non segnava dai tempi della televisione in bianco e nero. Gli uomini di Pioli non mollano, si buttano all’attacco, ma l’episodio forse decisivo è l’espulsione di Pandev dopo appena tre minuti dal vantaggio rossoblù: entrata con due piedi a martello e rosso per il macedone che aveva creato non pochi problemi. Mancano 14 minuti, era già entrato Eysseric per Badelj e Pioli manda dentro anche Falcinelli per Gaspar. A dimostrazione dello spirito incrollabile di questo gruppo e di quanto quest’annata esca da ogni logica, sono proprio le seconde linee (spesso criticate) a dare la vittoria. Falcinelli è molto efficace, Eysseric (su respinta di Perin) mette dentro il pareggio. Ma è Dabo che piazza il KO finale che tiene accese le speranze europee. Il bello deve venire: è bellissima l’esultanza del gruppo, prima davanti alla panchina poi sotto il settore dei tifosi viola. E’ un balletto pazzerello e festoso che coinvolge giocatori e staff. Poi Pioli richiama tutti al saluto al Capitano, scena ormai consueta ma sempre emozionante. La gara è stata luci ed ombre, ma la forza e il cuore che i ragazzi hanno mostrato mette in secondo piano gli aspetti tecnici della prestazione. Come afferma il mister durante le interviste, questo è un gruppo giovane e di buone qualità. Sprecare l’occasione per farne una squadra che faccia tornare la passione tra i tifosi viola, sarebbe imperdonabile