Firenze- “Poggio e buca fa piano” dice un antico detto toscano: la Fiorentina bellissima a San Siro raccoglie zero punti, mente oggi gioca male ma fa bottino pieno. Gli episodi decisivi li procura Federico Chiesa, in questo senso il “Ronaldo de noantri”. Non si parla del gioco complessivo diciamolo chiaramente, ma quando Chiesino strappa può cambiare l’esito della gara. Al 16’ della ripresa parte da centrocampo con un dribbling che ne ricorda uno celebre di Julinho (è storia!) entra in area, rallenta per farsi toccare e accentua la caduta. Speriamo non si tratti di una compensazione dopo l’Inter, ma il dubbio viene e non ci piace. Nel finale soffre moltissimo la squadra viola e il pareggio sembra più di una minaccia. Su un abbozzo di contropiede Chiesa trova l’ultima stilla di energia, dribbla da fermo l’avversario che lo stende. Biraghi si ricorda di essere terzino della nazionale ( non ridete, è proprio così!) e la mette al sette dove Gollini respinge a palla entrata. I motivi dell’odierno enorme passo del gambero sotto il profilo del gioco, restano indecifrabili. La difesa gioca su buoni livelli, a parte qualche uscita di Lafont che spiega come mai i portieri tendono a rimanere tra i pali: l’uscita può essere un’esperienza sensoriale sconvolgente (soprattutto per il pubblico!). Pjaca è ancora atleticamente un fantasma, Simeone non riesce ad uscire dal suo periodo negativo, ma è a centrocampo la debolezza più evidente . Gerson impalpabile, Benassi lento nell’entrare in partita e Edinilson (che lo sostituisce per infortunio alla mezz’ora) leggerino. Forse vedendo il Veretout del secondo tempo, il suo caratteristico pressing sui difensori nerazzurri, la grinta che porta nella metà campo avversaria potrebbe essere un’idea spostarlo più avanti e inserire Dabò davanti alla difesa. Comunque in classifica la squadra viola ha i punti che, tutto sommato, merita. Resta , e non è cosa da poco, da trovare la continuità di prestazioni. Ci riuscirà Pioli? Ai posteri, come sempre, l’ardua sentenza….