Federico Guidi, ex tecnico della Primavera viola attualmente ct della Nazionale Under 20, ha parlato ai microfoni di “Platinum Calcio su Italia “7.”
Queste le sue parole: “L’esperienza con l’Under 20 è stata molto formativa. Secondo me, complice questa debacle della nazionale maggiore, abbiamo l’occasione di ricostruire partendo dalle fondamenta. Dalla scuola, dove i nostri ragazzi fanno pochissima attività motoria rispetto alle altre nazioni europee. Guardando agli Under 20, tra l’Italia e le altre squadre europee c’è una disparità di presenze nei professionisti incredibile. La riforma della Primavera ha aumentato il livello settimanale di difficoltà che i ragazzi trovano. Però, è una riforma che non può bastare: la distanza tra il campionato Primavera e quello di Serie A è troppo ampia. Serve uno step intermedio, e a mio parere non si può non passare dalle seconde squadre”.
Chiesa?
“Va preso per esempio in maniera positiva, perché vuol dire che qualcuno ce la può fare a compiere il salto Primavera-Serie A senza passare da categorie inferiori. Tuttavia, è un caso molto raro. Federico è anche riuscito a mantenere un equilibrio, senza montarsi mai la testa come succede a tanti giovani che dopo il primo allenamento con la prima squadra si sentono giocatori fatti, il che non è vero.”
Se Mi aspettavo il suo exploit?
” Ho avuto la fortuna di allenare Federico dai tempi degli allievi. Vi assicuro che ha avuto una crescita paurosa. Sempre da esempio: quando nel suo primo anno di Primavera aveva altra gente davanti a lui come Bandinelli e Petriccione si è sempre comportato da professionista. Pensavo potesse avere una grandissima carriera, ma di certo non mi aspettavo esplodesse con questa velocità”.