Le parole del presidente dimissionario della Figc Carlo Tavecchio, che e’ intervenuto al Consiglio nazionale del Coni:
“Io nella vita ho sempre preferito fare invidia che compassione. Mi sono dimesso dalla Figc per un motivo semplice: perché la mancata qualificazione al Mondiale, da primo tifoso, l’ho vista come un fatto grave e negativo per la mia coscienza. Sotto tutti gli altri aspetti avrei resistito tutta la vita, con arroganza. Ma era troppo forte la perdita del Mondiale per il mio modo di vedere la maglia azzurra. Questo l’ho ritenuto più grave di tutte le altre cose che sono state dette e che si dicono”.