Rischia davvero di slittare, e non di poco, l’inizio dei campionati di serie A e B femminili, con tra le altre Fiorentina e Florentia alla finestra insieme alle altre 10 società di serie A e alle altre di B. Il commissario straordinario della Federcalcio Fabbricini ha infatti rotto gli indugi e depositato il ricorso avverso la decisione della Corte d’Appello Federale di “restituire” i campionati di Serie A e B femminile ai dilettanti, interpretando le volontà chiaramente espresse dalle calciatrici e dal comparto tecnico del movimento femminile che vedono come un palese ritorno a situazioni di disagio e mancanza di sviluppo l’eventualità di tornare sotto l’egida della Lega Nazionale Dilettanti. Per questo hanno già annunciato che non scenderanno in campo se si verificasse questa situazione. Il tutto mentre la Nazionale di Milena Bertolini ha dato una spinta fondamentale per la crescita del movimento con la qualificazione, dopo anni, al Mondiale e ha (e avrà) la necessità, al termine del campionato, di proiettarsi verso la competizione iridata di Francia 2019. Inutile sottolineare come lo slittamento e il protrarsi del campionato recherebbe importanti disagi al lavoro della CT.
Ma la Lega Dilettanti non “molla l’osso” e tramite il presidente Sibilia ha attaccato pesantemente Fabbricini con un lungo e duro comunicato diramato nella serata di ieri nel quale Sibilia fa notare tra l’altro che “lo stesso Fabbricini, pubblicamente, alla presenza del Presidente dell’AIC, Damiano Tommasi, del Vice Presidente dell’AIAC, Luca Perdomi, e del Segretario Generale della Lega Dilettanti, Massimo Ciaccolini, l’8 agosto scorso, nel corso di una riunione presso la F.I.G.C., si era impegnato a non presentare il Ricorso per favorire una soluzione bonaria e concordata tra tutte le parti” e di conseguenza minaccia ulteriori controazioni legali nell’ipotesi che il Collegio di Garanzia del C.O.N.I dovesse dar ragione alla Figc “compreso TAR del Lazio e Consiglio di Stato, riservandosi di agire nelle opportune sedi in relazione ai comportamenti sino ad oggi tenuti dal Commissario Straordinario in violazione dello Statuto e dei Regolamenti della FIGC.”
Al momento solo il primo turno di Champions League per la Fiorentina (oltre che per la Juventus) è un punto fermo (12 e 13 settembre) e il ritorno, la settimana successiva in Danimarca, dopo che già era stata rinviata a data da destinarsi la Supercoppa tra Juventus e Fiorentina che era in programma per questo sabato. Inutile sottolineare i problemi di programmazione che questa situazione di stallo comporta. Sul tavolo del Collegio di Garanzia del CONI (in agenda il prossimo 7 settembre), c’è anche il contenzioso della serie B maschile che ha influenza anche, a cascata, sui campionati minori maschili ed è quindi ipotizzabile che la “questione calcio femminile” sarà trattata successivamente. Sempre più difficile quindi che si riesca a partire rispettando i tempi, con i campionati, che sarebbero dovuti iniziare il 15 settembre. Non sono stati varati nemmeno i calendari dei Campionati Primavera Donne. A questo proposito la nuova formula prevede (prevedeva?) una fase preliminare che si giocherà con gironi interregionali (anziché regionali come era stato fino allo scorso anno) e quindi il livello della competizione dovrebbe innalzarsi. Tutto è legato in ogni caso allo scioglimento dell’aspro, e per certi versi poco comprensibile (vista anche la chiara presa di posizione delle calciatrici) conflitto di competenze in atto.