I pm che indagano nel processo Aemilia, il più grande celebrato nel nord Italia hanno chiesto 6 anni di carcere per l’ex campione del Mondo 2006, Vincenzo Iaquinta, accusato di possesso abusivo di armi con l’aggravante mafiosa.
Iaquinta risultato intestario di due pistole trovate in una cassaforte a casa del padre, anch’egli arrestato nell’ambito dell’indagine, a cui era stato fatto divieto di detenere nella propria abitazione.
L’ex attaccante dell’ Udinese avrebbe dovuto denunciare lo spostamento delle armi.