“Io sono un operaio del calcio”, currante puo’ essere tradotto anche cosi’.
Parla alla testa iberica” Marca Plus”, Borja Valero iniziando dal suo trasferimento, la scorsa estate, dalla Fiorentina all’Inter, una svolta per la sua vita non solo professionale, ma anche umana:
“Quando mi hanno chiamato all’ Inter, mi hanno chiesto di fare esattamente quello che facevo alla Fiorentina, ovvero essere costante e fare bene il mio lavoro”.
” In inverno avevo avuto offerte dalla Cina, avrei guadagnato il triplo che all’ Inter, ma ho rifiutato”.
Quello alla societa’ neroazzurra e’ stato un trasferimento a sorpresa perchè lo stesso centrocampista spagnolo mai avrebbe pensato di lasciare la Fiorentina:
“Ero convinto di chiudere la carriera a Firenze, ma si sono venute a creare tutte le condizioni per venire all’Inter e so di essere fortunato ad avere avuto questa chance alla mia età”.
Il centrocampista spagnolo ammette che all’inizio l’idea di lasciare Firenze gli dava le vertigini: “Sono uscito dalla mia zona di comfort, ma questa è stata anche una motivazione in più per cambiare perché si pensa che alla mia età un giocatore è già in fase calante. E invece venendo all’Inter ho fatto un passo avanti”.
Il todocampista ibetico, racconta poi anche del suo rapporto con il direttore generale della Fiorentina, Pantaleo Corvino:
“Il direttore aveva un modo di pensare diverso dal mio, non andavamo d’accordo e il rapporto si è rotto. Non potevo rimanere in un posto dove non andavo d’accordo con quello che era il mio capo”