Calcio: Che Sabato disastroso al “Bernabeu”
NAZIONALE ESPORTAZIONE SENZA FILTRO..ALLA FACCIA DEL ” SIAMO PRONTI A QUALCOSA DI INCREDIBILE” !!!..MA DOVE..IN QUALE FILM..??!!
Adesso attendiamo il sorteggio dei Play Off sperando in bene..e se per caso non si andasse al Mondiale…???!!! ( non oso..non osiamo pensarci…)
di Alessandro “Coppins” Coppini
Firenze-Abbiamo voluto “ammortizzare la grande delusione azzurra patita al Bernabeu..Adesso a “palle ferme” ecco le nostre considerazioni a posteriori…
Era una delle sigarette più fumate negli anni 50, ora è la nostra rappresentativa di calcio.
Si parla degli azzurri perché la loro partita a Madrid permette di capire meglio le cose viola.
La FIGC esprime come allenatore Giampiero Ventura. Massimo rispetto per l’uomo, ma la sua nomina a Commissario Tecnico è la certificazione della mediocrità della nostra realtà calcistica . Per questa mediocrità, il campionato italiano non attira più i top player, e gli allenatori più importanti scelgono altro. Figuriamoci quando si deve venire alla Fiorentina, da sempre squadra di seconda fascia. Ventura schiera 2 centrocampisti (Verratti e De Rossi) contro il centrocampo più forte al mondo (Iniesta, Busquet Coke e Asensio). Forse sbaglia, ma è più probabile che il calcio italiano non offra niente di meglio. Anche il celebrato Verratti sembra un giocatore modesto. E che dire della difesa? Tra gli appassionati delle cose viola ci si straccia le vesti per non avere un esterno di livello. La massima rappresentativa nazionale schiera un buon Darmian (che però gioca nel Manchester United con ingaggio extra lusso ) e propone come emergente Spinazzola, che almeno durante la partita non sembra superiore al disprezzato Maxi Oliveira. Insomma quando si critica la qualità della Fiorentina, è bene tener presente che il livello medio del nostro campionato è molto modesto. Tanto modesto che un calciatore come Bernardeschi viene pagato 40 milioni, dai campioni in carica per poi fare (entrando a 20’ dal termine) lo spettatore non pagante al Bernabeu…Con la nazionale che resta senza filtro e senza creativi.