Tra questi ci sarebbe il dottor Enrico Di Rosa, dirigente del Servizio Igiene e Sanità pubblica della Asl Roma 1, cioè quella competente su gran parte dei giocatori biancocelesti. Secondo il club, Di Rosa avrebbe infatti dato l’ok alla partenza di Immobile per Torino, dove ha giocato e segnato il primo novembre 2020, ma per i vertici Asl non ci sarebbe stata nessuna autorizzazione formale in merito perché non ci sarebbe stato nessun invio, da parte della Lazio, della documentazione relativa alla presunta negativizzazione dell’attaccante.
E proprio la mancata notifica delle positività alla Asl è al centro delle contestazioni fatte dalla Procura, che stando a quanto riporta il ‘Corriere della Sera’ avanzerà nei confronti della Lazio la richiesta di una penalizzazione in classifica. Prima però il collegio, costituito da 4 giudici e presieduto dal dottor Cesare Mastrocola, dovrà decidere se ammette la richiesta del Torino, che ha presentato istanza per costituirsi come parte interessata (l’indagine della Procura federale è partita anche grazie a due esposti dei granata).
La Lazio come era noto, è stata deferita dalla procura federale per la mancata comunicazione alle Asl competenti e messa in isolamento di 8 giocatori positivi ai tamponi Uefa in occasione delle sfide di Champions col Bruges (28 ottobre 2020) e con lo Zenit San Pietroburgo (4 novembre 2020), e anche per la mancata comunicazione alle Asl e messa in isolamento di altri 3 giocatori positivi ai tamponi Uefa (Immobile, Leiva e Strakosha) prima della partita con il Torino (1 novembre 2020), e per l’inserimento in distinta di un giocatore positivo nella gara con la Juventus (8 novembre 2020).