Di Paolo Caselli
Tutti i tifosi viola ricordano e ricorderanno per sempre dove erano e cosa facevano dalle ore 15,00 alle ore 17,00 del 20 Ottobre 2013.
Un’intera città impazzi’. Lo Stadio “Artemio Franchi”, che di storie ne ha da raccontare, ne aggiunse una che sconfina assolutamente nel mito.
Sotto di 0-2 alla fine del Primo Tempo, in sofferenza all’inizio del Secondo, grandi parate di Neto, al cospetto di lei, la squadra più forte e più odiata, la Juventus di un allenatore non proprio simpaticissimo, Antonio Conte.
La supponente, superba, arrogante, Juve era passata due volte con Tevez e Pogba, i quali avevano sbeffeggiato i tifosi viola imitando nella loro esultanza il gesto della mitraglia di Batistuta, il “Re Leone”.
Ahi ahi, i greci li avrebbero resi colpevoli di “ubris”, tracotanza, sfida agli dei, da Odisseo in poi, mal incolse chi si rese colpevole di questo; nell’Olimpo si tessono trame che sfuggono agli uomini.
Come folgore dal ciel, un tuono, un nome: Giuseppe Rossi, la Juve barcolla, arranca, si piega sulle ginocchia, Davide ha sconfitto Golia, rimonta e 4-2, il mostro agonizzante giace a terra, mai sfidare gli dei, mai!
Un popolo festoso, impazzito di gioia, esce in tripudio dallo stadio, ci si abbraccia tra sconosciuti, non ci sono divisioni di partito, di fede, di sesso, di quartiere, Firenze é una e una sola, ha sconfitto il drago, il mostro che sputa fuoco, arroganza e potere!
E allora ricordiamo il tabellino di quattro anni fa, godiamo come allora, sì come provinciali, che hanno sconfitto la squadra di stato, la squadra della famiglia reale d’Italia, il Ciclope che divora le squadre annegandole in rigori e favori arbitrali, frutto delle vigne sempre copiose di grappoli dalle parti di Villar Perosa, e le annate si assomigliano un po’ tutte.
Il nostro vino è viola, intenso, rare le bottiglie da collezione, ma le due che abbiamo impolveratissime hanno etichette, le formazioni dei campioni del ’56 e del’69, non sono un mero susseguirsi di cognomi, sono preghiere laiche, un kirie eleison da ripetere, da tramandare ai posteri, per non perderne il profumo, il colore, la storia, la Nostra!
Firenze 20 Ottobre 2013
FIORENTINA-JUVENTUS 4-2 (primo tempo 0-2)
MARCATORI: Tevez (J) su rig. al 37’, Pogba (J) al 40’ p.t.; Rossi (F) su rig. al 21’, Rossi (F) al 31’, Joaquin (F) al 33’, Rossi (F) al 36’ s.t.
FIORENTINA (3-5-1-1): Neto; Roncaglia, Rodriguez, Savic; Cuadrado, Ambrosini (dal 23’ p.t. Mati Fernandez), Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Aquilani (dall’11’ s.t. Joaquin); Rossi (dal 40’ s.t. Matos). (Munua, Compper, Tomovic, Vecino, Bakic, Alonso, Wolski, Vargas, Iakovenko). ALL.: Montella
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin (dal 38’ s.t. Motta), Pogba, Pirlo, Marchisio (dal 32’ s.t. Vidal), Asamoah (dal 35’ s.t. Giovinco); Tevez, Llorente. (Storari, Rubinho, Caceres, Ogbonna, De Ceglie, Peluso, Bouy, Isla) ALL.: Conte
ARBITRO: Rizzoli.
NOTE: ammoniti Tevez, Aquilani, Barzagli, Cuadrado, Savic, Pirlo, Motta, Bonucci. Recuperi: 3′ pt, 3′ st.