“Per le attività dilettantistiche e giovanili agonistiche a livello regionale e provinciale” viene reso facoltativo lo screening iniziale (i due tamponi a distanza di 7 giorni in occasione del primo raduno) per i soggetti in possesso di Certificazione Verde COVID 19, che invece rimane obbligatorio, indipendentemente dal possesso o meno della certificazione verde, per le squadre partecipanti ad attività agonistiche riconosciute di preminente interesse nazionale” questo si legge nell’aggiornamento del protocollo sanitario della FIGC del 19 agosto.
“Esprimo la mia soddisfazione – ha detto il presidente del CR Toscana Paolo Mangini – per tale decisione che non appesantirà inutilmente l’organizzazione iniziale dell’attività delle nostre società e che accoglie la proposta contenuta nella lettera che all’inizio della settimana scorsa avevo inoltrato alla Lega Nazionale Dilettanti e che era stata resa nota a tutte le nostre società tramite pubblicazione sul Comunicato Regionale. Avere nella sostanza eliminato l’obbligatorietà dell’abbinamento “vaccino-tampone” oltre a facilitare l’attività, apporterà sicuramente dei benefici alla campagna “pro vaccino”. Dispiace solo che tale facoltatività non sia stata estesa anche alle squadre che partecipano a competizioni di interesse nazionale i cui giocatori non hanno niente di diverso a livello sanitario rispetto agli altri”.
“Nella stessa lettera avevo richiesto anche l’introduzione obbligatoria – ha aggiunto Mangini -, per lo meno per gli atleti maggiorenni, tanto per intendersi Juniores e prime squadre, del green pass. Al momento tale proposta non ha avuto seguito. Rimango fermamente convinto che la sua introduzione favorirebbe la ripresa dell’attività con maggiore sicurezza e continuità, e diminuirebbe drasticamente gli episodi di contagio che potrebbero produrre inevitabilmente, nei componenti di una squadra, periodi di quarantena tali da mettere in crisi l’intero sistema, come purtroppo l’esperienza dell’anno passato ha dimostrato. In attesa di una eventuale quanto auspicata modifica del protocollo in tal senso, faccio un invito pressante a tutti i Presidenti delle nostre Società affinchè promuovano fra i loro atleti la vaccinazione. Verificherò nel prossimo Consiglio Direttivo del Comitato la possibilità di adottare, anche in maniera autonoma rispetto a quanto previsto dal protocollo sanitario, misure che salvaguardino l’organizzazione complessiva della stagione anche in considerazione degli enormi sacrifici che le nostre Società hanno fatto e stanno facendo per la ripresa normale dell’attività”.