L’Italia del calcio a 5 ipovedenti ha chiuso al quarto posto l’Europeo che si è concluso in Georgia, dopo aver perso per 5-2 la finale di consolazione con l’Inghilterra, in una partita comunque in cui gli azzurri hanno tenuto testa agli avversari vicecampioni del mondo fino all’ultimo. Le reti azzurre sono state firmate da Bekrou e Hammoud.
L’Italia esce comunque a testa alta dalla manifestazione, dopo aver raccolto apprezzamenti unanimi e segnato una svolta nella mentalità e nelle prestazioni, come raccontano alcuni dei protagonisti.
“La finale per il terzo posto – il commento finale del CT Andrea Congiu – ce la siamo giocata fino agli ultimi minuti al di la di quanto possa dire il risultato. I britannici si sono confermati superiori dal punto di vista atletico. Noi nei minuti finali eravamo più affaticati rispetto a loro e gli abbiamo concesso di gestire e muovere la palla con facilità e sono riusciti così a creare supremazia numerica, andando in porta con l’uno-due, ci è mancata la pressione sui portatori di palla, eravamo un po’ senza gambe. Per quanto riguarda il torneo, ad eccezione della squadra dell’Ucraina, che è davvero di un altro livello, uniscono forza atletica, tecnica individuale e tattica. In questo momento sono un gradino sopra. L’Italia ha ben figurato. Anche durante le premiazioni è stato detto che l’Italia ha fatto vedere un calcio a cinque progressivo, moderno, un nuovo modo di giocare il calcio a 5, e queste sono le soddisfazioni principali, ne sono orgoglioso e il merito va ai ragazzi, che hanno avuto una grandissima concentrazione e una grandissima forza di volontà. Non è facile stare sotto e comunque recuperare e continuare a giocare. Sono fiducioso per il futuro. Ringrazio davvero i tecnici delle società che hanno collaborato attivamente con me in queste settimane, e il risultato è anche e soprattutto merito loro, ma anche i giocatori più esperti, che a loro volta non si sono risparmiati, i vari Antonio Del Canto (portacolori del Capraia e Limite), Gianluca Marini il capitano, Ferrarelli, che hanno preso per mano i più giovani. Abbiamo anche rischiato di vincere la coppa per il miglior attaccante del torneo in Dsniele Hammoud. Da qui poniamo le basi per i prossimi impegni che sono dietro l’angolo, come il Campionato del mondo, e un torneo internazionale che si presenta interessante. Perché a noi manca proprio il confronto con gli avversari durante la stagione. Noi ci ritroviamo solo per i raduni, facciamo poche amichevoli”.
“E’ stata un’esperienza molto positiva – spiega il 26enne Gianluca Marini, per la prima volta capitano della nazionale in questa manifestazione – e ringrazio soprattutto mister Congiu che è arrivato e ha rinnovato la squadra dopo che al Mondiale di Cagliari avevamo fatto davvero poco. Grazie a lui abbiamo dimostrato che l’Italia non è una squadra materasso ma da temere. E abbiamo preso i complimenti da tutti. E’ ovvio siamo agli inizi, abbiamo molta strada da fare. Spero che ci sia la possibilità di proseguire questa esperienza. Da capitano sono più che fiero di questa esperienza. Credo che abbiamo in parte colmato il gap con le grandi. A tratti ce la siamo giocata alla pari. Speriamo che la Federazione ci metta a disposizione risorse e possibilità di proseguire questo percorso. Noi ce la metteremo tutta per far ben figurare l’Italia”.
“E’ stata un’esperienza che ci ha dato la possibilità di lanciarci dopo il brutto Mondiale in Italia nel 2017- sottolinea Antonio Del Canto, in nazionale ipovedenti dal 2008, anno in cui giocò il primo Mondiale in Argentina – dove sembrava che fossimo regrediti. Grazie a un nuovo gruppo di giovani e all’entusiasmo e gli schemi di mister Congiu siamo rinati. A parte la sfida con la Georgia abbiamo trovato grandi squadre e ne abbiamo approfittato per incamerare grandi insegnamenti e fatto progredire molto. Dopo la prima sfida con l’Inghilterra, in cui abbiamo preso quattro gol nel primo tempo, poi ci siamo assestati, già in quel secondo tempo. Abbiamo continuato a migliorare anche in semifinale con l’Ucraina, contro i primi del mondo abbiamo fatto una prestazione convincente. Che ci ha lanciato verso la finale per il terzo posto, di nuovo con l’Inghilterra. Abbiamo fatto una prestazione convincente, abbiamo tenuto il 2-2 fino alla metà del secondo tempo, poi siamo un po’ crollati. In ogni caso a nome di tutta la squadra vorrei ringraziare il presidente Sandro Di Girolamo, il capo delegazione Gianguido Marzi e all’intero staff guidato da Andrea Congiu, Gianmarco Vilas il preparatore atletico, e a un grande professionista che è Giorgio Peresempio il fisioterapista”.
Lunedì 17, all’interno di Oltre il calcio, l’appuntamento bisettimanale del lunedì e venerdì dalle 14 alle 16 su Supersport Tv (canale 196 del Digitale terrestre per la Toscana, alto Lazio e Bassa Liguria), interverrà in collegamento telefonico il Ct Congiu.
***
La delegazione italiana, guidata da Gianguido Marzi, era composta dal tecnico nazionale Andrea Congiu, dal preparatore atletico Gian Marco Piras, dal fisioterapista Giorgio Peresempio e dalla Responsabile Relazioni Internazionali e interprete Alena Kurlovich.
La squadra è formata da Figus Gianluca, Vadilonga Andrea, Natali Adugna, Del Canto Antonio, Ferrarelli Giuseppe, Hammoud Daniele, Marini Gianluca, Comito Vincenzo, Cazzanti Fabio, Deramo Mattia e Bekrou Ghanem.