Riparte l’attività dell’Us Limite e Capraia ipovedenti di calcio a 5, l’unica formazione che rappresenta la Toscana nella categoria che mette insieme in campo atleti ipovedenti (con deficit visivo certificato) integrati dal portiere e da un giocatore di movimento normodotati.
Sono in questi giorni ricominciati gli allenamenti della squadra, guidata sempre da Sirio Belluomini (vero e proprio guru della disciplina, che era stato anche Ct della nazionale tra il 2015 e il 2017).
L’obiettivo a breve termine è la Final Four del Campionato di serie A (che si terrà il 19 e 20 giugno a Bergamo) dove il Limite e Capraia si incrocerà con Bergamo e Treviso, oltre alla novità Varese. Non partecipano invece Cagliari, Fano e Frosinone, sodalizi storici della disciplina, che al momento non sono riusciti a riorganizzare le rispettive squadre.
Il periodo del resto non è stato facile per nessuno e le difficoltà per il Covid si sono unite alle storiche difficoltà per reperire atleti, dal momento che la visibilità del movimento non è delle migliori. La speranza è che le cose miglioreranno dalla prossima stagione, quando l’attività passerà dall’egida della Fispes a quella della Federcalcio, all’interno del protocollo col Comitato paralimpico italiano. Si spera che così il settore possa decollare come è successo per il movimento del calcio femminile, magari con l’obbligo delle società di avere in organigramma anche il movimento del calcio ipovedenti.
“Abbiamo finito l’ultima stagione – spiega Belluomini – a metà ottobre 2020 con le finali di Coppa Italia ad Asiago, dove siamo arrivati terzi, un risultato sicuramente al di sotto delle nostre aspettative. Da allora siamo rimasti fermi nonostante avessimo potuto continuare gli allenamenti, essendo inquadrati in un settore di interesse nazionale. La difficoltà è ringiovanire la rosa, che sostanzialmente è molto affidabile e affiatata con elementi che sono stati in nazionale, ma comincia ad essere anagraficamente in la con gli anni. In ogni caso si stanno avvicinando nuovi elementi, come Marco Cirillo, arrivato da poco, e qualche altro ragazzo normodotato che sembra appassionarsi. Siamo sempre alla ricerca di nuovi giocatori da mettere in rosa (sia ipovedenti che normodotati) per condividere una bella esperienza sportiva e formativa, e in ogni caso ringrazio la società Limite e Capraia che ha creduto nel nostro progetto. Peraltro in questo momento, in attesa della ripresa definitiva, questa è l’unico settore della società in attività”.