C’era da immaginarselo che non sarebbe stata una passeggiata di salute. Perché la partita con San Miniato arrivava solo tre giorni dopo il maxi sforzo che è valso il grandioso successo con Omegna e perché un derby è sempre un derby. E resta da aggiungere che la squadra di Barsotti è di quelle arcigne, dure a morire, quelle che non mollano mai, fino alla fine, fin quando la sirena dell’ultimo quarto non fischia la fine del match. E mettiamoci anche che da San Miniato arrivano in molti ad incitare gli uomini in rosso e allora ecco che si mette altro pepe su una partita che alla fine è risultata divertente e non ha deluso le aspettative. Vince La Fiorentina, vince la squadra più forte, ma quanta sofferenza per gli uomini di Niccolai, che solo nel terzo quarto si sono liberati definitivamente dell’Etrusca. La prima frazione di gioco, suddivisa nei due quarti, era terminata con uno sterile predominio gigliato. I viola gigioneggiano sotto canestro, Vico non appare in giornata e anche gli altri non riescono a tramutare in punti il tanto possesso palla e i tanti rimbalzi guadagnati. Allora San Miniato morde, resta aggrappata alla gara ed esalta i suoi tifosi accorsi a San Marcellino. Le bombe da tre di Lasagni esaltano il quintetto pisano che chiude i primi dieci minuti di match solo sotto di quattro (15-19). L’inizio del secondo quarto mette in mostra le difficoltà della Fiorentina, che sbaglia molto. Gli ospiti ne approfittano e stanno a galla, fin quando Iattoni e Bianconi iniziano ad essere più precisi e a pochi secondi dal termine i punti di vantaggio dei viol sono otto. Ma basta un niente per sciupare tutto e dal possibile più dieci, la Fiorentina si ritrova a un misero più quattro. San Miniato sfrutta al meglio un fallo in attacco e due liberi guadagnati. Benintes non perdona e a far del male ancora è il canestro di Trentin per un parziale di 37-41. La Fiorentina va al riposo nervosissima e l’Etrusca gasata a mille. Nel secondo tempo, quindi, c’è da vederne delle belle. Ma stavolta la Fiorentina fa sul serio e la musica cambia. Savoldelli e Iattoni da tre diventano letali, San Miniato non è più capace di far canestro, il quintetto di Barsotti perde l’atletismo della prima parte di match e svanisce ogni speranza pisana di fare il colpo grosso a Firenze. 64-44, dice il finale terzo tempo. Un parziale impietoso, che mette al sicuro la vittoria viola. Sì perché i venti punti di vantaggio sono un fortino quasi inespugnabile in dieci minuti, gli ultimi rimasti prima della fine. E allora tutto scorre liscio come l’olio nell’ultimo quarto. La Fiorentina controlla e si diverte, San Miniato fa vedere ancora buone cose con Magini e Lasagni, ma alla fine quello che conta è il 76-68 finale. La Fiorentina fa il tris e in casa si conferma squadra quasi imbattibile. Adesso per gli uomini di Niccolai dovranno arrivare le prime vittorie esterne, perché domenica sarà un altro match infuocato ad Oleggio e mercoledì sette novembre ci sarà da recuperare il match contro la Sovrana Pulizie a Siena. Altro derby, altra battaglia.