Dopo due convincenti vittorie, l’Italia inciampa sul primo vero ostacolo nella terza giornata dell’Europeo di Tel Aviv, sconfitta dalla Lituania 73-78, obiettivamente più forte oltre che fisicamente anche sulla storica nota dolente azzurra, i lunghi. Gli azzurri hanno fatto quanto potuto senza mai mollare, anche quando, sul -14, si potevano tirare i remi in barca e pensare alle prossime due gare.
Sappiamo bene quale sia il reale valore della Nazionale e questo test lo ha confermato, senza sminuire i meriti di un gruppo che può serenamente guardare avanti, prima a Germania e Georgia e poi a Istanbul. Oltretutto Messina ha dovuto fare a meno di Melli nella ripresa per un piccolo problema fisico, preferendo non rischiarlo.
Il campionato italiano offre valori irrisori a livello europeo, non possono bastare Belinelli o Datome a portare in salvo la barca, discontinuo Hackett, Bargnani rimasto al palo del draft come prima scelta, ipersopravalutata come prima scelta, Gallinari con paturnie boxistiche, il movimento è questo, la finale Trento-Venezia, da amatori, speriamo nella indubbia competenza di Ettore Messina e nel duo Datome- Belinelli.
Domani giorno di riposo, gli azzurri torneranno in campo martedì contro la Germania per poi chiudere con la Georgia mercoledì prima del trasferimento a Istanbul per gli ottavi di sabato.
LITUANIA: Juskevicius 20, Kuzminskas 14, Valanciunas 13.
ITALIA: Datome 24, Belinelli 14, Filloy 10.