Per l’incontro con in palio il primato del girone e quindi la destinazione in un gruppo o in un altro nella seconda fase, Marina Centrone si affida in pedana per la
prima volta in questo Mondiale a Greta Cecchetti, poi presenta la stessa formazione mandata in campo con il Perù. Si apre con le neozelandesi che, come di consueto, si esibiscono nella Haka prima del playball.
L’inizio della partita è abbastanza tiepido perché Cecchetti da una parte e Gettins dall’altra fanno scivolare via le prime due riprese senza sussulti. Ad animare la partita ed aprire la serie dei fuoricampo ci pensa la Nuova Zelanda: con Avery in base, il leadoff Cooper incoccia alla perfezione il sesto lancio del suo turno e spedisce la palla oltre la recinzione dietro l’esterno centro (0-2). Un duro colpo che per un attimo gela le vene al dugout azzurro.
Solo per un attimo però perché l’Italia al cambio campo ha una reazione immediata e ribalta le sorti dell’incontro. Brandi piazza un gran doppio a sinistra e dopo un bunt di sacrificio sbagliato, il primo dei 3 mancati nell’arco della partita, unica vera pecca dell’attacco azzurro, la battuta di Parisi finisce nel guanto del lanciatore che prova a cogliere in ballerina tra seconda e terza il numero 28 azzurro, ma alla fine ne esce un’ostruzione della difesa che lascia l’Italia con 2 corridori in base. Ci pensa poi Grifagno con la sua battua in corsa, singolo al centro, a spingere a casa il primo punto azzurro (1-2), mentre è un errore dell’interbase neozelnadese a regalare il pareggio. Ma l’Italia non si ferma e con un singolo di Montanari, in collaborazione con un’altra indecisione dello shortstop avversario, si trova avanti (4-2).
La partita per le ragazze di Marina Centrone si mette al meglio e per altre 2 riprese si torna nell’anonimato. Al sesto poi la Nuova Zelanda decide di rimettere tutto in discussione ancora una volta puntando sulla potenza: con Breakwell in base Feret colpisce il secondo homer di giornata per le oceaniche ed è di nuovo parità (4-4).
L’Italia non molla e nella parte basse della sesta ripresa prova a piazzare la zampata giusta. Questa volta, dopo un banale errore di sufficienza del seconda base neozelandese che si lascia sfuggire dal guanto un pop in diamante di Avanzi, è Lara Buila a sparare una secca battuta oltre la recinzione per il fuoricampo che vale il nuovo vantaggio azzurro (6-4). Ma le emozioni, purtroppo per l’Italia, non finiscono qui. Cacciamani, subentrata in chiusura dell’inning precedente, fatica a trovare il ritmo giusto e riempie le basi con un solo eliminato sul tabellone, 2 basi ball ed un singolo interno. Breakwell non perdona e, con la dea bendata a suo favore, piazza una battuta secca che rimbalza sul cuscino di terza per un doppio che riporta tutto in equlibrio (6-6).
Si arriva così al tie-break. Nel primo la Nuova Zelanda batte un colpo con Avery che tocca un doppio al centro e spinge a casa il 7-6, ma l’Italia risponde prontamente con Avanzi che piazza un singolo a destra su cui il capitano Eva Trevisan sigla il 7-7. Nel secondo le azzurre contengono i danni ma è ancora Breakwell a colpire con una valida al centro che vale il nuovo vantaggio kiwi. Le azzurre provano ancora a rialzarsi ma la buona sorte gli gira le spalle in ben 2 occasioni e cancella 2 possibili occasioni per pareggiare: con Buila in seconda Elisa Cecchetti, entrata come pinch hitter per Longhi, spara una profonda battuta a sinistra che esce dalla linea di foul di qualche decina di centrimetri e poi è la volta di Alice Parisi il cui giro di mazza scavalca il terza base ma per pochi centimetri rimbalza al di fuori della linea bianca. Così dopo ben 19 foul toccati dall’estero sinistro azzurro, arriva l’eliminazione in diamante che chiude la partita (7-8).
Con il secondo posto nel girone, nella seconda fase l’Italia si ritrova nel gruppo con Canada, Venezuela e Porto Rico, primo avversario contro cui le azzurre giocheranno lunedì 18 luglio alle ore 10 locali, le 19 nel Bel Paese.
da Surrey (Canada), Fabio Ferrini