Redipuglia- È scoccata finalmente l’ora: la splendida cornice del Sacrario di Redipuglia (GO) ha ospitato la cerimonia inaugurale del diciasettesimo Torne
o delle Regioni.
Il caldo torrido non ha fermato l’entusiasmo delle selezioni regionali, impazienti di mettere i piedi in campo, battere, correre, lanciare e tirare. Un vero esercito di atleti, tecnici, dirigenti, al servizio dei valori sportivi, ha percorso i “sentieri di pace”.
Cosa sono i sentieri di pace? Non sono altro che il nome di una branchia della Pro Loco del comune di Fogliano Redipuglia, attiva nel territorio per promuovere e ricordare gli eventi della prima guerra mondiale. Attraverso l’istruzione, le rievocazioni, l’attività nelle scuole, questa organizzazione è attiva nel ricordare, o non far dimenticare, che 100 anni fa, ragazzi della stessa età dei partecipanti a questo Torneo sono stati impegnati a difendere il proprio territorio, molto probabilmente senza nemmeno conoscerne il motivo. Per ricordare l’importanza di una vita senza guerra, ad ogni atleta è stato regalato un braccialetto riportante proprio le parole “sentieri di pace”.
Seguendo queste strade di apprendimento le formazioni, schierate ai piedi del Sacrario, un luogo pieno di significato storico e spirituale, hanno ascoltato le parole delle autorità presenti. Dopo un intervento del sindaco del comune di Fogliano – Redipuglia Cristiana Pisano e qualche parola di raccomandazione del Tenente Colonnello Zorzitto, lo scettro è passato al presidente del CONI regionale FVG Giorgio Brandolin, che ha concluso il suo intervento dichiarando: “La pace è una cosa che va conquistata giorno per giorno, che va mantenuta, che va seguita, portata avanti con l’impegno e la responsabilità di tutti”.
Da queste parole, osservando lo splendido panorama che gli si presentava davanti, il presidente federale Andrea Marcon ha preso la parola: “Siete sempre di più, sempre più colorati, sempre più belli. Oggi siamo qui, ai piedi di uno dei monumenti che rappresentano al meglio l’unità italiana. Se noi viviamo in un paese meraviglioso, al di là di tutti i suoi problemi, lo dobbiamo a questi 100000 ragazzi morti durante la prima guerra mondiale, assieme agli altri 580000 circa. Viviamo con la fortuna di non vivere la guerra sulla nostra pelle, ma abbiamo delle responsabilità. Queste responsabilità possiamo onorarle anche sui campi da gioco, dando il massimo di noi stessi, nel più grande rispetto degli avversari e degli arbitri. Ci tocca inoltre un compito importantissimo: far vedere alla gente quanto sono belli i nostri sport, ma questa volta lo faremo consci del fatto che siamo tutti ‘figli’ di questi ragazzi, che hanno perso la loro vita nel nome di un ideale”.
“Lo ho detto lo scorso anno a Vicenza” conclude Marcon “lo dico adesso e lo dirò nel prossimo anno nelle Marche: qui perde solo chi non si diverte. Ci sarà una squadra che vincerà il torneo in ogni categoria, ma in realtà vinceremo tutti. Vi ringrazio: senza di voi non avrebbe nessun senso quello che faccio”.
Il Torneo delle Regioni 2018 è ufficialmente iniziato!
da Redipuglia (GO), Andrea Andrian.