Finisce dunque con un “tantissimo a poco” un inaspettato 14-1 per Bologna pur con uno score che dice 11 valide felsinee e 10 ducali.
Ma la gara è decisa nel box di battuta bolognese: 2 Homer di Marval, 2 di Maggi…addio Parma; ieri sera al “Gianni Falchi” non c’era il “Clima” giusto per il Team ducale.
Ma non è ovviamente finita qui; il Parma “dalle 7 vite” visto all’opera col Rimini potrebbe cercare di rialzarsi già domani sera in gara 2 per tornare nella sua “tana del Nino cavalli” sparando le cartucce a disposizione per allungare la serie.
Gara 1 era È affidata a Michele Pomponi per il Parma Clima e a Jorge Martinez per Bologna la prima palla dell’attesa Gara1 di una classicissima del batti-e-corri italiano che quest’anno, dopo 8 stagioni da quel 2010 che per i ducali significò la stella, vale ancora il tricolore.
Non è questa una serata semplice per la squadra di Gianguido Poma, con il divario generato dalla rotazione dei lanciatori che la Fortitudo non tralascia di sottolineare nei fatti: la partita termina con un pesante 14-1, che matura soprattutto alla fine, anche se la potenza del lineup bolognese, perfettamente rappresentata dai fuoricampo di Maggi e Marval, non ha mai consentito di immaginare un finale diverso.
Mazzanti, con un singolo, spinge a casa Flores (un doppio con 2 out) per il primo punto della partita pochi minuti dopo il play-ball.
Dopo una seconda ripresa da 3 su, 3 giù per Martinez, Vaglio inizia l’attacco biancoblu incassando la base per ball, ed è Beau Maggi, schierato DH nell’ultimo posto del lineup che fa balzare avanti i suoi con il fuoricampo al centro del 3-0.
Il Parma Clima è squadra che non abbassa la testa, e sa approfittare di un momento di appannamento del lanciatore cubano di Bologna nella parte alta del terzo e, con i 3 singoli a seguire di Paolini, Deotto e Koutsoyanopulos, accorcia sul 3-1.
Il terzo è anche per Pomponi un inning di difficoltà: inizia concedendo la base per ball a Mazzanti e Lampe, quindi, dopo la visita, sia Garcia, che sbaglia il bunt, sia Vaglio, al volo, sono preda del guanto di
Scalera, ma seguono altri 2 passaggi gratuiti a Maggi e Nosti, con conseguente punto forzato, ed è poi un lancio pazzo nel turno di Moesquit a consentire a Lampe di pestare il piatto per il 5-1.
Nel quarto attacco bolognese arrivano la firma di Osman Marval il quale, con 1 out,
picchia un monumentale fuoricampo, ben oltre il tabellone segnapunti del Gianni Falchi e, dopo 4 ball consecutivi a Mazzanti, anche la sostituzione di Pomponi (5H, 6 ER, 8BB e 2SO in 3.1) con Josè Escalona, che è salutato dal singolo di Lampe, ma ottiene poi un doppio gioco da parte di un ottimo Mirabal, che gioca al meglio la linea di Garcia.
La sesta ripresa vede Sambucci e Scalera, con 2 singoli, pareggiare temporaneamente sul 7-7 il numero delle battute valide fra le due squadre e decretare il cambio anche per il monte bolognese, con Antonio Noguera che sale al posto di Martinez (7 valide, 1 punto, 1 BB e 6K in 5.2) e ottiene velocemente il terzo out dell’inning.
La parte bassa si apre con la base a Flores ed è poi bravo Scalera a bloccare in back-hand il lungolinea di Marval, trasformandolo in un doppio gioco girato da Paolini.
Deotto avvia il settimo con un doppio contro la recinzione di destra, ma Noguera mette in fila 3 eliminazioni sui 3 battitori seguenti.
Dopo la base a Garcia e il singolo interno di Vaglio, Escalona lascia al piatto Maggi e Nosti, ma, dopo un lungo duello di foul, Moesquit incoccia il doppio a sinistra che fa segnare ai compagni i primi 2 punti del settimo. Non è finita, perché Flores riceve 4 palle fuori zona e, ancora, Marval scaraventa la palla ben oltre la recinzione di sinistra, per un fuoricampo da 3 punti che vale l’11-1; ce n’è abbastanza e Poma va a prendere Escalona, sostituendolo con Lorenzo Gradali, che esordisce colpendo Mazzanti al primo lancio e riempiendo così i sacchetti, prima che Vaglio alzi un facile pop sulla testa di Mirabal.
Filippo Crepaldi ottiene 3 rapidi out a inizio ottavo, mente l’attacco di casa s’inaugura con la base ad Agretti, entrato per Maggi, e con il doppio di Nosti che manda il compagno in terza, da dove segna poi il dodicesimo punto con la volata di sacrificio di Dobboletta, sostituto di Moesquit; sale Paolini a lanciare per Parma e le basi si riempiono con 4 ball a Marval; Grimaudo sostituisce Mazzanti e batte lungo verso Poma una volata che porta il 13-1, mentre il punto numero 14 entra forzato dalla base per ball a Garcia.
Nel nono, Paolini e Koutsoyanopulos mettono a referto, rispettivamente un singolo e un doppio, prima che l’ultima assistenza di Garcia suggelli il definitivo 14-1.