Baseball: edizione settimanale anticipata de “Il Diamante” ..tutto ciò che fa “Batti & Corri”
L’UNIPOL SAI BOLOGNA “RISORGE” DAL BARATRO E VA IN FINALE BATTENDO PARMA/CLIMA 5-4 IN GARA 5
I finali delle 5 partite: 3-10 / 3-6 / 9-3 / 5-3 / 5-4
L’ “Italian Baseball Series 2019 prende il via questa sera al “Gianni Falchi” contro San Marino che aveva superato il Sipro Nettuno City: 6-3 / 8-5 / 5-6 / 3-2
Stiamo lavorando per trasmettere aggiornamenti LIVE delle prima 2 sfide sul nostro Canale 196 .
Iniziato il Campionato Mondiale Under 19/F : l’Italia batte 10-0 il Sudafrica poi perde da Giappone ed Australia
di Stefano Ballerini
Firenze- Buona sera a tutti dal “Mitico” Gianni Falchi” di Bologna.
Buona sera da Stefano Ballerini dal “mitico” Gianni Falchi di Bologna. Si sta per iniziare l’Italian Baseball Series 2019. Gli interpreti sono l’Unipol Sai Bologna Campione d’Italia in carica e Campione d’Europa
Ci siamo….appena passato Ferragosto inizia l’ultimo capitolo del campionato di Serie A1 Baseball. Lo interpreteranno UnipolSai Bologna e San Marino che da stasera (play ball ore 20.45) si contendono lo Scudetto 2019 in una Italian Baseball Series al che ritrova il San Marino.Si gioca al meglio delle cinque partite. Oggi e 16 e domani sabato 17 agosto sarà il ‘Gianni Falchi’ di Bologna ad ospitare le prime due partite, con Bologna piazzatasi prima mentre martedì 20 la serie si sposta a Serravalle, in casa del San Marino. L’eventuale gara 4 si gioca sempre sul Monte Titano mercoledì 21 agosto, mentre gara 5, se necessaria, è in programma sabato 24 agosto a Bologna. L’inizio di tutte le sfide è previsto alle ore 20:30 e tutte le partite saranno trasmesse in diretta da Rai Sport (canali 57-58 DTT – canali 21-121 SAT Hotbird) e sulla piattaforma web RaiPlay a cura di Global Television Services.
SEMIFINALI:
BOLOGNA-PARMA 3-2: 3-10 / 3-6 / 9-3 / 5-3 / 5-4
San Marino SIPRO NETTUNO 3-1 : 6-3 / 8-5 / 5-6 / 3-2
È una sfida scudetto ricca di spunti. Intanto sarà la 3° finale negli ultimi 15 anni.
Precedenti: 2005:
1 gara 4-0 Bologna,
2° gara 5-4 San Marino
3° gara a San Marino 14-6 Bologna
Gara 4: San Marino 2-0
Gara 5 San Marino 7-6
Gara 6 9-2 Bologna
Gara 7 2-0
2009:
Gara 1 2-1 Bologna
Gara 2 San Marino 3-1
Gara 3 4-3 Bologna
Gara 4 17-7 Bologna
Gara 5 16-2 Bologna a San Marino
Adesso la 3° Dopo dieci anni ecco che ritorna Bologna-San Marino in una serie che si preannuncia equilibrata. A livello statistico, UnipolSai Bologna e San Marino hanno avuto il miglior rendimento con i lanciatori (media PGL rispettivamente di 3.13 e 3.14) e la maggior efficienza difensiva. In attacco si intravedono le differenze maggiori in termini di punti realizzati (184 a 146 per Bologna), ma San Marino ha due fuoricampo in più e un numero alto di basi su ball che equilibra la percentuale di arrivo in base delle due squadre (.383 per Bologna, .385 per San Marino).laddove Bologna ha vinto gli Scudetti negli anni dispari ( 2005 e 2009) ma non lo ha mai vinto nella Stagione della conquista della Coppa Campioni portata a casa nel mese di Luglio.
Da un lato c’è una UnipolSai Fortitudo Bologna che, dopo aver scampato il pericolo Parma Clima in gara 5, vuole completare una stagione perfetta con primo posto in regular season (21 vittorie su 24 partite), vittoria della Coppa Campioni e scudetto (sarebbe il 12esimo nel palmares della Effe). Inoltre, nella storia della società felsinea non si è mai verificata la vittoria di titolo europeo e italiano nello stesso anno e nemmeno la conquista dello scudetto per due anni consecutivi. L’impresa di vincere tre campionati di fila è invece riuscita al San Marino (dal 2011 al 2013), che torna in finale un anno dopo aver mancato i playoff e due anni dopo l’ultima serie per il titolo giocata e persa in tre partite contro il Rimini. Proprio dal 2013 manca un titolo ai sammarinesi, che hanno preso parte a 8 finali scudetto nel nuovo millennio, ma mai sono riusciti a battere la Fortitudo. A livello europeo, di Coppa Italia e di fasi playoff precedenti alle finali, la storia racconta 15 anni di sfide, ma in finale scudetto le contendenti si sono sfidate nel 2005 (risultato della serie 4-3 per l’allora Italeri Bologna che aveva a disposizione l’attuale manager Daniele Frignani nella rosa e un Matos protagonista in gara 7 con una partita completa da 15 strikeout) e nel 2009 (l’allora UGF Banca Bologna di Marco Nanni batteva la T&A San Marino in 5 partite).
Il San Marino arriva alla finale scudetto dopo aver vinto 3-1 la serie contro il Sipro Nettuno City grazie ad una difesa solida e ad un attacco cinico che ha concretizzato le difficoltà del monte laziale. La potenza dalle mazze azzurre di Federico Celli, Mattia Reginato e Mario Trinci hanno fatto la differenza, ma i sammarinesi sperano anche nella crescita dei sudamericani Jose Flores (uno degli ex di turno) e Alex Romero. Il partente di gara 1 sarà con certezza Carlos Quevedo “Veniamo da quattro partite ben giocate contro il Nettuno City e arriviamo a questa serie con la consapevolezza e la fiducia nei nostri mezzi” ha affermato il manager Mario Chiarini, che di finali scudetto ne ha vissute tante come giocatore, mentre sarà la prima da manager (è il suo secondo anno come skipper del San Marino). Sarà una serie speciale anche per Alessandro Maestri, che contro la Fortitudo 14 anni fa, nella sua prima Italian Baseball Series giocata, lanciò 11 riprese all’età di 20 anni. Proprio lui, con le ultime eliminazioni ai danni del Sipro Nettuno City, è stato uno dei trascinatori della formazione sammarinese in questa stagione. Sarà lui il pilastro del gruppo di lanciatori italiano in gara 2 e gara 4. “Sappiamo che non possiamo sbagliare nulla, perchè un regalo, un piccolo episodio può decidere queste partite, però non vediamo l’ora di scendere in campo e dare battaglia” conclude Chiarini.
Nella stagione regolare, la UnipolSai Bologna ha vinto tre delle quattro sfide giocate, cedendo solo nell’ultimo confronto, datato 15 giugno, in cui i sammarinesi vinsero per 11-7. Delle tre vittorie bolognesi, però, nessuna è stata decisa con uno scarto superiore a due punti, dato che conferma il valore equilibrato fra le due compagini. A ciò si aggiunge il fatto che i playoff sanno portare grandi sorprese, come già hanno dimostrato le due semifinali. Da domani ipotesi e speranze lasceranno il posto al verdetto del diamante. Non resta che goderci insieme lo spettacolo della Italian Baseball Series 2019.
Dunque nella semifinale “più lunga ed appassionante” è finito “tutta capolvolto” tra Unipol Sai Bologna e Parma/Clima. Al 2-0 ducale in terra felsinea, il Team “Pluri-Campione” d’Italia e d’Europa prima riportava la sfida sul 2-2 vincendo 2 volte al “Nino Cavalli” per poi vincere in extremiss e sotto 0-4 la 5° sfida davanti al proprio pubblico del “Falchi” terrorizzato dal poter /dover assistere alla 3° sconfitta casalinga nella serie del “Derby della Via Emilia”. 5-4 recitava il tabellone del Comunale bolognese con il 4-0 iniziale giallo-blù, l’1-4 del 1° tentativo di inizio rimonta ed il “dirompente 8° attacco felsineo da 4 punti a ribaltare tutto e tutti con ancora il “prode” Marval a scaraventarla oltre i 130 metri ad innescare la rimonta il pareggio e la vittoria finale.
Dunque sarà 3° sfida al San Marino ( è la 3° negli ultimi 15 anni) con l'”Italian Baseball Series” che inizierà stasera di nuovo al “Gianni Falchi” con le prime 2 gare interne con gara 3 e 4 ( servirà) al “Serravalle di San Marino; eventuale gara 5 di nuovo a Bologna. Dirette live su Rai Sport Sat ma con Hight lits ed azioni decisive irradiate sulla piattaforma web Fibs. it e da li prelevabili “live”.
Ed appunto questa formula “ci stuzzica tanto” da lavorare per potervi dare 2 servizi speciali Venerdi e sabato per le 2 gare bolognesi in “diretta/leggera differita ” da Bologna.
L’UNIPOL SAI AVEVA CHIUSO LA REGULAR SESON CON 295 DI MEDIA CON 236 BATTUTE VALIDE DI CUI 45 DOPPI, 9 TRIPLI E 23 HR
SAN MARINO: 276 DI MEDIA BATTUTA, 146 VALIDE, 38 DOPPI, 4 TRIPLI E 25 HR
ECCO LE STATISTICHE DELLE SEMIFINALI…CHE DIREBBERO DI UNA UNIPOL SAI BOLOGNA “STRA-FAVORITA”
UNIPOL SAI BOLOGNA: 282 DI MEDIA, 47 VALIDE, 6 DOPPI 0 TRIPLI, 4 HR
SAN MARINO : 255 DI MEDIA 35 VALIDE 4 DOPPI 0 TRIPLI 3 HR
Player | avg | gp-gs | ab | r | h | 2b | 3b | hr | rbi | tb | slg% | bb | hbp | so | gdp | ob% | sf | sh | sb-att | po | a | e | fld% |
MARVAL G. Osman J. | .500 | 4-4 | 16 | 4 | 8 | 1 | 0 | 1 | 3 | 12 | .750 | 2 | 0 | 1 | 0 | .556 | 0 | 0 | 0-0 | 30 | 4 | 0 | 1.000 |
GRIMAUDO Alessandro | .444 | 5-5 | 18 | 4 | 8 | 1 | 0 | 1 | 5 | 12 | .667 | 2 | 0 | 3 | 0 | .500 | 0 | 0 | 0-0 | 6 | 0 | 0 | 1.000 |
POLONIUS Johnatan M. | .333 | 5-5 | 21 | 4 | 7 | 0 | 0 | 1 | 3 | 10 | .476 | 0 | 0 | 3 | 0 | .304 | 2 | 0 | 2-2 | 7 | 13 | 2 | .909 |
VAGLIO Alessandro | .313 | 5-5 | 16 | 2 | 5 | 1 | 0 | 0 | 3 | 6 | .375 | 3 | 1 | 1 | 1 | .450 | 0 | 1 | 0-0 | 8 | 10 | 1 | .947 |
LEONORA Ericson N. | .286 | 4-4 | 14 | 1 | 4 | 1 | 0 | 1 | 2 | 8 | .571 | 1 | 0 | 7 | 0 | .333 | 0 | 0 | 0-0 | 7 | 0 | 0 | 1.000 |
NOSTI Nicholas | .217 | 5-5 | 23 | 1 | 5 | 1 | 0 | 0 | 0 | 6 | .261 | 0 | 0 | 4 | 0 | .217 | 0 | 1 | 0-1 | 8 | 0 | 0 | 1.000 |
FERRINI C. JOSE L. | .143 | 5-5 | 21 | 4 | 3 | 0 | 0 | 0 | 2 | 3 | .143 | 1 | 0 | 8 | 1 | .182 | 0 | 1 | 1-2 | 6 | 6 | 2 | .857 |
PAZ Andy M. | .118 | 5-5 | 17 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 1 | 2 | .118 | 2 | 1 | 4 | 0 | .238 | 1 | 0 | 0-0 | 54 | 4 | 1 | .983 |
———- | |||||||||||||||||||||||
AGRETTI Filippo | .333 | 4-2 | 6 | 3 | 2 | 1 | 0 | 0 | 1 | 3 | .500 | 3 | 0 | 2 | 0 | .556 | 0 | 0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | .000 |
DOBBOLETTA Lorenzo | .286 | 3-2 | 7 | 2 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | .286 | 1 | 0 | 2 | 0 | .375 | 0 | 0 | 1-1 | 4 | 0 | 0 | 1.000 |
FUZZI Francesco | .125 | 3-2 | 8 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 | .125 | 1 | 0 | 4 | 0 | .222 | 0 | 0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | .000 |
RUSSO Eladio A. | .000 | 3-1 | 6 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | .000 | 0 | 0 | 2 | 0 | .000 | 0 | 0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | .000 |
Totals | .272 | 5-5 | 173 | 25 | 47 | 6 | 0 | 4 | 21 | 65 | .376 | 16 | 2 | 41 | 2 | .335 | 3 | 3 | 4-6 | 135 | 38 | 7 | .961 |
Opponents | .243 | 5-5 | 173 | 26 | 42 | 8 | 1 | 2 | 23 | 58 | .335 | 17 | 6 | 56 | 0 | .325 | 4 | 2 | 5-6 | 132 | 45 | 6 | .967 |
LOB – Team (40), Opp (41). DPs turned – Team (0), Opp (2). IBB – Team (1), MARVAL 1. |
SAN MARINO
Player | avg | gp-gs | ab | r | h | 2b | 3b | hr | rbi | tb | slg% | bb | hbp | so | gdp | ob% | sf | sh | sb-att | po | a | e | fld% |
REGINATO Mattia | .333 | 4-4 | 15 | 2 | 5 | 1 | 0 | 1 | 3 | 9 | .600 | 1 | 0 | 5 | 0 | .375 | 0 | 0 | 0-0 | 2 | 0 | 1 | .667 |
FLORES Jose’ | .294 | 4-4 | 17 | 2 | 5 | 1 | 0 | 0 | 2 | 6 | .353 | 2 | 0 | 2 | 0 | .368 | 0 | 0 | 0-0 | 35 | 4 | 0 | 1.000 |
ROMERO Alex | .250 | 4-4 | 16 | 2 | 4 | 0 | 0 | 0 | 1 | 4 | .250 | 1 | 2 | 0 | 1 | .368 | 0 | 0 | 0-0 | 3 | 0 | 0 | 1.000 |
GIORDANI Federico | .222 | 4-4 | 18 | 1 | 4 | 2 | 0 | 0 | 4 | 6 | .333 | 0 | 0 | 1 | 0 | .211 | 1 | 0 | 0-0 | 7 | 1 | 0 | 1.000 |
PULZETTI Luca | .200 | 4-4 | 10 | 5 | 2 | 0 | 0 | 0 | 2 | 2 | .200 | 6 | 0 | 2 | 0 | .500 | 0 | 0 | 0-0 | 7 | 9 | 1 | .941 |
EPIFANO Erik | .188 | 4-4 | 16 | 1 | 3 | 0 | 0 | 0 | 1 | 3 | .188 | 0 | 0 | 3 | 0 | .188 | 0 | 0 | 1-1 | 4 | 13 | 0 | 1.000 |
CELLI Federico | .143 | 4-4 | 14 | 3 | 2 | 0 | 0 | 1 | 3 | 5 | .357 | 2 | 0 | 5 | 0 | .250 | 0 | 0 | 0-1 | 11 | 1 | 0 | 1.000 |
———- | |||||||||||||||||||||||
DI FABIO Lorenzo | .500 | 2-2 | 6 | 1 | 3 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3 | .500 | 1 | 0 | 1 | 0 | .571 | 0 | 1 | 0-0 | 4 | 4 | 0 | 1.000 |
RONDON Edgar | .400 | 3-2 | 10 | 0 | 4 | 0 | 0 | 0 | 2 | 4 | .400 | 0 | 0 | 3 | 0 | .400 | 0 | 0 | 0-1 | 0 | 3 | 0 | 1.000 |
ALBANESE Simone | .250 | 2-2 | 8 | 2 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | .250 | 0 | 0 | 5 | 0 | .250 | 0 | 0 | 0-0 | 15 | 1 | 0 | 1.000 |
TRINCI Mario | .143 | 2-2 | 7 | 3 | 1 | 0 | 0 | 1 | 3 | 4 | .571 | 1 | 0 | 4 | 0 | .250 | 0 | 0 | 0-0 | 18 | 1 | 0 | 1.000 |
Totals | .255 | 4-4 | 137 | 22 | 35 | 4 | 0 | 3 | 21 | 48 | .350 | 14 | 2 | 31 | 1 | .331 | 1 | 1 | 1-3 | 108 | 38 | 2 | .986 |
Opponents | .241 | 4-4 | 133 | 16 | 32 | 7 | 0 | 3 | 14 | 48 | .361 | 17 | 5 | 33 | 3 | .348 | 0 | 2 | 1-1 | 105 | 37 | 4 | .973 |
LOB – Team (28), Opp (33). DPs turned – Team (3), Opp (1). |
Campionato di A2/ Softball
Tutto definito invece nel girone B, la Sestese lo ricordiamo ha chiuso l’ultimo turno della “regular-Season” assicurandosi il primo posto con due nette vittorie sul Massa/Lucca (18-5 e 8-1), Macerata ha vinto gara 2 per 8-7 contro Rovigo e finisce 2°
Negli altri incontri si sono registrate due vittorie dello Stars Ronchi sul Cali Roma (16-0 e 17-0), ed una vittoria del Verona sulla Castionese (4-0) con la seconda gara annullata per pioggia.
La griglia dei Play Off promozione per la A1 prevede dunque :
Sestese-Legnano e si parte il 31 agosto con gara 1-2 in terra lombarda il 7 Settembre gara 3-4 a Sesto Fiorentino
Il Mosca Macerata incrocerà invece col Bollate si inizia a Macerata si prosegue a Bollate..
CAMPIONATO MONDIALE UNDER 19/F :INIZIAVAMO BENE: ITALIA SUDAFRICA 10-0 (4°)
Poi le sconfitte col Giappone e con l’Australia: siamo fuori
Ha preso il via sui campi del Bill Barber Park di Irvine (California)il Campionato Mondiale Softball Under 19. E le nostre azzurrine iniziano con una vittoria netta alla quarta ripresa: è il responso della prima partita della U19 Softball World Cup, per l’Italia Juniores. Le azzurrine hanno sconfitto 10-0 il Sudafrica con una performance solida e determinata che ha permesso loro di rimanere in campo poco più di un’ora e chiudere la gara alla quarta ripresa per la mercy rule. Una vittoria che, come ha affermato al termine della partita il lead-off Susanna Soldi (autrice di un ottimo 3 su 3 con 2 RBI e 2 doppi), “ha contribuito a rompere il ghiaccio e a dare alla squadra la giusta fiducia per affrontare le prossime partite del mondiale”
Nel frattempo l’attacco, dopo una prima ripresa dalle polveri inumidite ha scatenato tutta la propria potenza andando a segno con ben 11 valide (Alexia Lacatena ne ha concesse solo 2 all’attacco sudafricano), delle quali 6 da extrabase (4 doppi: 2 di Susanna Soldi, uno di Elisa Princic e uno di Noemi Giacometti; 2 tripli di
Che brava la nostra Alexia Lacatena in pedana
Giulia Koutsoyanopulos ed Elena Slawitz). Ma la vittoria non è arrivata solo con battute lunghe e potenti, ma anche con belle e intelligenti giocate sulle basi, come un avanzamento di due basi di Noemi Giacometti su bunt di sacrificio di Sara Cianfriglia, con il quale si è aperto il big-inning della seconda ripresa, che ha rappresentato la chiave di volta dell’intera sfida.
Arrivava poi la sfida col Giappone…vana ; le nipponiche si impognono 10-0 ; Nella seconda partita del Mondiale di Irvine l’Italia Under 19 viene ripagata dal Giappone della stessa moneta con cui le azzurrine avevano chiuso la partita di esordio con il Sudafrica: 10-0 alla quarta ripresa. Una brutta partita per le juniores azzurre, una brutta sconfitta,; di seguito anche quella contro l’ Australia con sconfitta “onorevolissima” per 3-0. Che il Giappone fosse una formazione quasi inarrivabile non vi erano dubbi fin dalla vigilia, ma la prestazione che le giovani allenate da Enrico Obletter hanno fornito va al di là del preventivato. Tanto che alla fine della partita il manager azzurro ha tenuto a rimarcare una frase perentoria: “Perdere contro il Giappone ci sta, ma non in questo modo: uscendo dal campo senza la consapevolezza di aver lottato al 100%; soprattutto quello che dà più fastidio è il gran numero di errori che abbiamo commesso”.
Di seguito la sconfitta “risicata” per 3-0 contro l’Australia; la sconfitta col e “aussie” impedisce alle azzurrine di entrare a far parte delle migliori 8 al mondo “Super Round” a livello juniores. Peccato.
Nella partenza del “gironcino” che assegna i posti dal 9° al 12° non c’è però purtroppo soluzione di continuità al periodo nero della Nazionale Juniores. Nella prima partita della fase che porterà all’assegnazione dei posti dal nono al dodicesimo del Mondiale di Irvine le azzurrine chiudono infatti con una sconfitta netta, la terza consecutiva. Questa volta è la Repubblica Ceca a tenere a zero l’Italia. Il finale, infatti dice 6-0, che significa anche tris consecutivo di partite senza segnare nemmeno un punto. Il ché la dice lunga sulle difficolta che sta attraversando l’attacco dell’Under 19 che, nel contempo, anche difensivamente, non riesce a tenere testa alle avversarie.
In questo caso specifico sono Susanna Soldi (partente) e Chiara Rusconi (rilievo) i lanciatori che devono affrontare le mazze della Repubblica Ceca e che non riescono a bloccarle. Come già accaduto contro l’Australia, l’Italia si può rammaricare di non essere riuscita a trasformare alcune buone occasioni, anche se arrivate in numero minore rispetto all’ultima partita del girone eliminatorio. In particolare una occasione ghiottissima è arrivata subito in apertura, al primo inning quando, ancora sullo 0-0, con un out, un singolo di Giulia Koutsoyanopulos (poi spinta in seconda su sacrificio di Susanna Soldi) e una base ball a Noemi Giacometti hanno propiziato una situazione altamente favorevole: Elisa Princic non è riuscita a sfruttarla e la sua battuta in doppio gioco (terza-prima) ha spento ogni velleità. Sarebbe stato il modo perfetto per iniziare la partita. Più tardi, al vantaggio (4-0) delle ceke, capaci anche di sfruttare una difesa italiana piuttosto incerta, l’Italia avrebbe potuto reagire immediatamente, ma ancora un doppio gioco difensivo (su linea di Giacometti colta al volo dal terza base, più assistenza in prima per l’eliminazione di Soldi) ha reso inutile un doppio di Koutsoyanopulos.
La Repubblica Ceca alla fine ha ampiamente meritato la vittoria, anche perché non ha mai rischiato e ha avuto nella lanciatrice Anna Stenglova una dominatrice, ma l’Italia deve certamente meditare sulla propria incapacità di riuscire a produrre e trasformare.
2° GARA: Affermazione ampia, ma con il brivido per le azzurrine alla U19 Softball World Cup di Irvine, California. Nella seconda partita del girone per i piazzamenti dal nono al dodicesimo posto, infatti, l’Italia Under 19 infligge un netto 9-1 al Brasile e lo fa chiudendo la partita a metà della quinta ripresa grazie alla mercy rule, ma l’inizio è tutt’altro che tranquillo e sciolto. Dopo un primo inning tesissimo, nel corso del quale la difesa italiana commette un paio di errori e il Brasile passa in vantaggio, l’attacco sembra ancora bloccato come nelle precedenti partite, quelle contro Giappone, Australia e Repubblica Ceca in cui non sono arrivati punti.
La squadra, questa volta però, sa reagire e non si fa intimidire dalla iniziale situazione di difficoltà.
I primi punti, quelli che danno una prima scossa, arrivano alla seconda ripresa è Alessandra Rotondo a suonare la carica: con due out (flyout di Alexia Lacatena ed Elisa Princic), il capitano mette a terra un bunt che valido che mette sotto pressione la difesa brasiliana. Da quel momento sono le sudamericane a patire la stesso momento di difficoltà attraversato inizialmente dalle azzurrine; arriva subito una valida di Sara Cianfriglia, che Rotondo sfrutta per correre a casa e pareggiare: poi una sequenza di arrivi in base (Arianna Nicolini e Fadwa Ben Karim) sui quali le brasiliane fanno confusione e l’Italia passa in vantaggio.
Serviva questa scintilla per scattare qualcosa nella mente delle azzurrine. Da quel momento, infatti, la gara sembra in discesa. Il vantaggio incrementa nel terzo attacco, con un singolo di Noemi Giacometti, seguito da un bel doppio a sinistra di Alexia Lacatena (che nel frattempo tiene la pedana con grande autorevolezza), una volata di sacrificio di Elisa Princic e un altro singolo di Alessandra Rotondo.
Al quarto attacco le ragazze di Obletter chiudono il conto con una sequenza terrificante. Le prime quattro ad andare nel box, Cianfriglia, Nicolini, Ben Karim e Koutsoyanopulos mettono insieme: valida, base ball, valida e valida; poi di due tripli di Sofia Fabbian ed Elisa Princic si sparecchiano le basi e fissa il risultato per una chiusura anticipata prima del limite naturale delle 7 riprese.
3° MATCH:
L’ultimo atto dell’avventura mondiale per l’Italia Juniores non è certamente come si sarebbe desiderato. Per le azzurrine arriva la quarta sconfitta (su 6 partite) che significa undicesimo posto, immediatamente dietro Repubblica Ceca e Nuova Zelanda (ultima avversaria del torneo) e davanti al Brasile. Un addio dunque amaro alla competizione iridata, che ora lascia spazio solamente alle ultime partite del Super Round e alle finali per le medaglie.
In attesa, dunque, di conoscere l’esatto piazzamento delle prime otto, si sono completati gli incontri per i piazzamenti dal nono al sedicesimo posto: le classifiche.
Per l’Italia l’ultima partita contro la Nuova Zelanda, persa 8-4, è stata una prova dai vari volti. Dopo un inizio difficile, coinciso con un momentaneo vantaggio neozelandese, propiziato da un solo-homer del prima base Pallas Potter, che ha spedito lunga al centro una palla di Alexia Lacatena rimasta in mezzo al piatto, le azzurre erano riuscite a portarsi avanti sfruttando alcune indecisioni della difesa delle all-blacks che, messe sotto pressione, si sono dimostrate abbastanza fallose. L’immediato 2-1 dell’Italia è arrivato con due valide (due bunt), una base ball, due sacrifici (un bunt e una volata) e due rubate, sulle quali la difesa ha commesso un errore. Contro una squadra potente come quella neozelandese sembrava proprio questa la strategia migliore.
Partita successivamente bloccata e dominata dai pitcher fino al quinto quando l’Italia ha provato ad allungare: singolo di Giulia Koutsoyanopoulos, più rubata e lancio pazzo per l’arrivo in terza e punto segnato grazie a un doppio di Susanna Soldi. Con aggressività l’esterno azzurro si è conquistata la terza base, rubando (con over-rule dopo un consulto dei quattro arbitri sulla prima chiamata effettuata dall’arbitro di terza base), e il punto del 4-1 su singolo di Noemi Giacometti.
A quel punto sembrava fatta per le azzurrine: pareva avessero l’affermazione in pugno. Invece è arrivata una grande reazione della Nuova Zelanda, che ha saputo approfittare di un leggero calo in pedana di Lacatena (dopo un primo apparente facile out, nella parte alta del sesto, con due colpiti consecutivi si è complicata la vita da sola) e di alcune indecisioni della difesa per segnare 5 punti, operare il sorpasso e guadagnarsi il nono posto della U19 Softball World Cup (anche a discapito della Repubblica Ceca), per andare a chiudere (con 2 punti segnati anche al settimo) con 4 punti di vantaggio. A nulla è servito l’avvicendamento in pedana per l’Italia di Lacatena con Giorgia Telò: le azzurrine si sono lentamente spente, senza più riuscire a reagire.