Sarà una giornata che verrà ricordata per sempre per l’atletica mondiale quella di ieri, domenica 16 settembre, con due record del mondo storici che sono stati sgretolati.
Si è cominciato in mattinata, nella maratona di Berlino, storicamente una delle più veloci al mondo, dove il keniano Eliud Kipchoge ha battuto il record mondiale sui 42 km e 195 metri col tempo di 2 ore 1’ e 39”, per la prima volto un essere umano che va sotto la barriera delle due ore e due minuti nella maratona. Per Kipchoge un miglioramento di oltre un minuto sul primato iridato realizzato quattro anni fa dal connazionale Dennis Kimetto, sempre nella capitale tedesca, che era di 2h02:57 il 28 settembre 2014. Kipchoge ha corso la prima parte di gara, la mezza maratona in 1h01:06, per poi fare meglio nella seconda metà, corsa in 1h00:33. Mai nessun uomo era andato così forte in una seconda metà di una maratona. Per lui anche miglior passaggio di sempre ai 30 chilometri con 1h26:45. Da sottolineare che ha corso la gara con passaggi chilometrici sempre più o meno omogenei. Calcolando l’andatura in gruppi di 5 km in 5 km non è andato mai oltre una andatura di 2 minuti e 55 secondi al km (tra il quinto e il decimo chilometro e tra il decimo e il quindicesimo) mentre i 5 chilometri più veloci sono stati quelli tra il 15esimo e il 20esimo (andatura di 2 ore 52” al chilometro), ritmo poi eguagliato anche tra il 25esimo e il 30esimo km, e tra il 35esimo e il 40esimo chilometro. È il settimo record mondiale consecutivo e l’ottavo in totale al maschile che viene fatto sulle strade di Berlino. Per il keniano si tratta tra l’altro del suo decimo successo su undici maratone disputate, il nono di fila comprese le Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Nel pomeriggio si è materializzata un’altra impresa. Il record mondiale nel decathlon maschile, la gara delle 10 prove in due giorni, la gara dei superuomini. Protagonista il francese Kevin Mayer, che tra l’altro abbiamo visto in azione a Firenze in un paio di edizioni del meeting Multistars organizzato per sei anni da Firenze Marathon. Ha realizzato il nuovo limite con 9126 punti al Décastar di Talence, davanti al pubblico di casa, al termine delle dieci prove nell’arco del weekend superando di 81 lunghezze i 9045 dello statunitense Ashton Eaton tre anni fa ai Mondiali di Pechino (28-29 agosto 2015). È il terzo di sempre ad andare oltre la barriera dei 9000 punti, caduta nel 2001 per merito del ceco Roman Sebrle (9026), e quindi il record torna nel vecchio continente. Non poteva esserci miglior riscatto per il 26enne campione iridato in carica, uscito di scena agli Europei di Berlino appena alla seconda gara con tre nulli nel salto in lungo, cercando anche in quel caso il super risultato.
Stavolta il transalpino mette a segno due giornate strepitose: nella giornata di sabato subito due primati personali 10.55 (+0.3) sui 100 metri e 7,80 (+1.2) nel lungo, quindi 16,00 nel peso che è la sua migliore prestazione in un decathlon e 2,05 nell’alto al terzo e ultimo tentativo (come a 1,99 e 2,02), per poi chiudere al giro di boa di metà gara con 48.42 nei 400 metri. Le prove della domenica erano iniziate con risultati notevoli: 13.75 malgrado il vento contrario (-1.1) sui 110 ostacoli (primato personale sul decathlon eguagliato) e 50,54 nel disco. La chiave è probabilmente il 5,45 nell’asta, personale all’aperto sostenuto dal tifo degli spettatori in pista, con cui si portava in vantaggio di 80 punti sulla tabella di marcia per abbandonare dopo un nullo a 5,55. Poi un sensazionale 71,90 all’ultimo turno del giavellotto dopo aver già lanciato 66,34 nel primo ingresso in pedana. Alla partenza della prova conclusiva, i 1500 metri, sarebbe bastato correre in 4:49.19 per il primato. Invece di fronte al pubblico in delirio il francese dà il tutto per tutto, soprattutto negli ultimi 300 metri per chiudere con 4:36.11, che portano il totale a 9126 punti contro un primato personale precedente che era di 8834 che valse l’argento nel 2016 alle Olimpiadi di Rio, mentre nella scorsa estate aveva conquistato il titolo mondiale a Londra con 8768 punti.