L’Atletica Prato festeggia il successo di Jacob Kiplimo, ugandese, quasi ventenne, che domenica si è preso il successo ai Mondiali di mezza maratona a Gdynia, in Polonia in 58:49 dopo l’argento mondiale dell’anno scorso nella campestre, allungando a circa quattro chilometri dal termine. Kiplimo, infatti, ha vestito la maglia gialla della società laniera quando era poco più che sedicenne e con quella maglia metaforicamente indosso aveva anche partecipato alle Olimpiadi di Rio 2016.
Nella prova femminile ancora un record: la keniana Peres Jepchirchir conquista il titolo e firma il nuovo primato del mondo in una gara solo femminile con 1h05:16, ritoccando il tempo di 1h05:34 che la stessa atleta aveva ottenuto sui 21,097 chilometri poco più di un mese fa, il 5 settembre a Praga. Scendono sotto il precedente limite anche Melat Yisak Kejeta, tedesca di origine etiope, al primato europeo “women only” di 1h05:18, e Yalemzerf Yehualaw (Etiopia, 1h05:19), in riva al mar Baltico con l’arrivo sulla spiaggia. La migliore delle azzurre è stata Giovanna Epis (già in gara in una delle precedenti edizioni della Firenze Marathon) 36esima con il record personale in 1h11:14, per togliere mezzo minuto esatto rispetto al crono di 1h11:44 realizzato l’anno scorso a Valencia. Nel finale la veneziana dei Carabinieri stacca la campionessa italiana Valeria Straneo: chiude 40esima in 1h11:39 l’alessandrina del Laguna Running, primatista nazionale di maratona, a un soffio dallo stagionale di 1h11:34. mentre è 80esima la debuttante piemontese Elisa Stefani (Brancaleone Asti, 1h15:16) lo scorso anno quarta e prima italiana alla maratona di Firenze.
In campo maschile l’azzurro Eyob Faniel, un altro che aveva mosso i primi passi in maratona alla Firenze Marathon, sfiora il primato personale con 1h00:53, mancandolo di appena nove secondi. Al traguardo è 26esimo il vicentino delle Fiamme Oro, diventato quest’anno recordman nazionale di maratona. Il grossetano Stefano La Rosa è 44esimo in 1h02:28, e così coglie il suo secondo tempo in carriera.