Ok le due staffette 4×400 azzurre, entrambe in finale direttamente. Secondi nella propria batteria i ragazzi, prime in scioltezza le ragazze con in ultima frazione Libania Grenot messa dalle compagne in condizione di correre in scioltezza e quindi buon viatico per la finale prevista domani alle 21.50 (21.30 per i ragazzi).
Sempre in mattinata la ventitreenne Isabel Mattuzzi fa il primato personale sui 3000 siepi, 9’34”02, secondo tempo italiano di sempre, e guadagna la qualificazione nella finale che si preannuncia comunque, è bene sottolinearlo, non facile per un piazzamento sul podio.
Nel salto in alto Alessia Trost supera alla terza prova 1,91 pareggiando il primato personale stagionale, poi si arena con tre errori a 1,94, chiudendo ottava e mandando in fumo le residue speranze di medaglia per la specialità già mortificate dall’inopinata uscita dopo le qualificazioni di Elena Vallortigara, che ha pagato la pressione e le troppe attese che erano riposte su di lei dopo il 2,02 di Londra di tre settimane fa che alla vigilia degli Europei era la seconda prestazione mondiale dell’anno. Il rammarico aumenta visto che a vincere con la misura di 2,00 è stata la russa Lasitskene; stessa misura e primato personale per la seconda, la bulgara Demnireva; il bronzo alla tedesca Jungfleisch con 1,96.
Fuori dal podio anche Yadisleidy Pedroso nella finale dei 400 ostacoli. Ci prova, con una gara gagliarda e coraggiosa, ma finisce quinta in 55”80.
Finisce 11esimo nella finale dei 1500 metri il livornese Joao Bussotti, in una gara corsa da subito su ritmi alti dove non ha potuto quindi fare sfoggio della sua proverbiale progressione repentina quando i ritmi sono inizialmente bassi
Due salti sono bastati al fiorentino Claudio Stecchi per qualificarsi per la finale del salto in alto, il primo a 5,36 e il secondo a 5,51 che vale per la qualificazione alla finale prevista domenica alle 19.10.