Nanchino-E ANDIAMOOOOOOOO. !!! Un “mitico..straordinario “superrimo” (il Prof.Belloli mi permette,,) Mattia Furlani vince con la misura di 8,30 la medaglia d’oro nel salto in lungo dei campionati mondiali al coperto di Nanchino in Cina, primo grande trofeo internazionale assoluto della sua giovanissima carriera che lo aveva già visto sul podio quattro volte nelle quattro principali manifestazioni internazionali degli ultimi 12 mesi, con tre argenti e un bronzo tra mondiali ed europei indoor, europei e olimpiadi, in una competizione dagli altissimi contenuti tecnici visto che l’argento va al giamaicano Wayne Pinnock con 8.29, lo stesso che lo aveva preceduto sul podio a cinque cerchi di Parigi, mentre il bronzo all’australiano Liam Adcock con 8.28, con il greco super campione di tutto Miltiadis Tentoglou quinto a 8,19.
Una gara veramente appassionante dove Furlani inizia con un nullo molto evidente, ma poi piazza il salto che si rivelerà vincente al secondo tentativo con stacco sull’asse di battuta quasi perfetta, rispondendo subito a Pinnock e Adcock che avevano già raggiunto 8.28, per poi fare un altro nullo al terzo, 8.28 nel quarto seguito da un ulteriore nullo, ma nel frattempo il giamaicano è riuscito a migliorarsi solo di 1 centimetro, mentre l’australiano non è andato oltre quanto fatto in precedenza, per cui l’ultima prova di Mattia a 8,21 è stata solo una prestigiosa passerella di contorno al trionfo già acquisito.
È la sesta medaglia italiana nel salto in lungo maschile nella storia dei mondiali indoor, la prima d’oro, dopo l’argento dello stesso Furlani un anno fa e i tre bronzi di Giovanni Evangelisti nel 1985, 1987, 1991, oltre che di Andrew Howe nel 2006.
Il nostro Leonardo Fabbri finisce 4° nellla finale del lancio del peso.
Nella finale diretta del getto del peso Leonardo Fabbri purtroppo chiude ai piedi del podio in quarta posizione con un miglior lancio di 21.36, una misura certamente non all’altezza del suo enorme potenziale peraltro mostrato anche in stagione con il miglior risultato annuale di 21,95 che sarebbe ampiamente bastato per vincere una gar,a dove l’oro finisce sul collo del neozelandese Tom Walsh con 21.65, davanti ai due statunitensi Roger Steen e Adrian Piperi rispettivamente con 21.62 e 21.48, con il primo che sfila all’ultimo tentativo il bronzo all’azzurro, mentre l’italo sudafricano Zane Weir è ottavo, anche lui ben sotto il suo 21,76 stagionale con 20,63.