Di Francesco Russo
Il fallo di Toloi su Chiesa c’è stato, questo dicono le immagini. Non si può affermare il contrario. Il tuffo del giocatore viola è stato plateale, ma era rigore. Stop. Un po’ come a Milano. Le immagini ci hanno fatto vedere il fallo di mano di Hugo. Il tocco è minimo, ma c’è. E le proteste dei giocatori dell’Inter sono state plateali quanto il volo di Chiesa. Anche in questo caso è rigore. Stop. Dura lex sed lex. Ma adesso che siamo al termine di una settimana piena di polemiche e finalmente si torna a giocare dimentichiamoci di tutto quello che è accaduto domenica pomeriggio al Campo di Marte. Per fortuna di Atalanta e Gasperini se ne riparlerà al ritorno. Domenica per la Fiorentina arriva un’altra partita difficile, la terza di questo inizio stagione, contro una squadra che sicuramente resterà in zona-Europa fino all’ultima giornata. La Lazio di Simone Inzaghi, che lo scorso anno ha perso la Champions all’ultimo tuffo, ha iniziato la stagione con alti e bassi. I bassi arrivano dalle tre sconfitte contro Napoli, Juventus e Roma, che sono le prime tre della classe della scorsa stagione, gli alti invece dalle quattro vittorie maturate contro compagini di rango inferiore come Frosinone, Empoli, Genoa ed Udinese. Tutto o quasi nella norma quindi per i biancocelesti che devono ovviamente smaltire la sconfitta contro la Roma e cercheranno di farlo con una buona prestazione contro la Fiorentina. Un punto a favore dei viola potrebbe giocarlo il match di Europa League di ieri giocato in Germania. Una partita complicatissima per i ragazzi di Inzaghi, che dopo aver rimediato tre gol nel derby, ne rimediano addirittura quattro lungo le rive del Meno. Il match contro i tedeschi è iniziato subito male perché dopo quattro minuti la Lazio era già sotto ed è terminato malissimo. Al di là del gol del pareggio di Parolo, la serata e un’altra di quelle da dimenticare. Il 4-1 finale è un pesante ko, ma in più la squadra di Inzaghi ha terminato l’incontro in nove a causa delle espulsioni di Basta e Correa e a queste va sommato l’infortunio di Durmisi, costretto ad abbandonare il terreno di gioco al diciottesimo del primo tempo. Un match dunque nervosissimo che è costato oltre ad energie fisiche (Parolo e Immobile hanno giocato tutta la gara, Milnkovic e Lulic più di un’ora) anche psicologiche per i biancocelesti, che dovranno anche fare i conti con la piazza in ebollizione dopo le due ultime figuracce. Una situazione che dovrebbe esser sfruttata dalla Fiorentina, che invece arriva sulle ali dell’entusiasmo e potrebbe così continuare la striscia positiva di buone prestazioni a Roma. Lo scorso anno all’Olimpico terminò 1-1 con un gol al novantesimo di Babacar dagli undici metri. Episodio che coincise con un rigore concesso dal VAR a favore della Fiorentina. Infatti il fallo di Caceido su Pezzella momentaneamente sfuggì agli occhi del signor Massa, che fu richiamato dal VAR. Il fischietto ligure, dopo aver rivisto le immagini, concesse la massima punizione ai viola, che acciuffarono il pareggio grazie al calcio di rigore battuto in maniera perfetta dalla punta senegalese adesso in forza al Sassuolo. Ovvio che a fine partite si scatenarono ferventi polemiche in casa laziale. Quest’anno a dirigere ci sarà un veterano come Orsato, un fischietto che non porta molto bene ai colori viola, ma una sicurezza sia a livello nazionale che internazionale. Una scelta probabilmente fatta ad hoc, considerato il momento complicato in casa Lazio e il bailamme del post partita contro l’Atalanta.