A Bologna ancora per la svolta. Era accaduto lo scorso anno: la Fiorentina era reduce dal pesantissimo capitombolo casalingo al Franchi contro il Verona e al Dall’Ara prima del match arrivarono addirittura i Della Valle a dar manforte alla squadra. I viola vinsero, al gol di Veretout su calcio d’angolo rispose un altro gol dalla bandierina del corner di Pulgar e Chiesa nella ripresa siglò il gol vittoria dell’1-2. Ma anche nell’ultima stagione di Paulo Sousa Bologna fu una tappa importante. La Fiorentina aveva pareggiato in casa col Crotone e il portoghese era di nuovo nell’occhio del ciclone. Il rigore trasformato da Kalinic e una gara senza patemi, giocata per un’ora in superiorità numerica, salvarono il tecnico che salutò Firenze a fine stagione. Il derby dell’Appennino fa da crocevia un’ennesima volta alla stagione gigliata. Dopo il flop dì Frosinone per Pioli e i suoi arriva un’altra ghiotta occasione per cercare il rilancio. Una vittoria farebbe risalire le quotazioni della Fiorentina per la zona europea e sopratutto farebbe trascorrere una settimana più serena in vista del match difficilissimo contro la Juventus di CR7.
Il filotto di pareggi e sopratutto l’ultimo quarto d’ora dello Stirpe hanno cacciato la Fiorentina a ridosso del settimo posto. Pioli deve lavorare molto. I cali di concentrazione che hanno portato a subire quattro rimonte e le difficoltà a far gol sono i due principali difetti della sua squadra. Ma stavolta a Bologna ci sarà pure un piccolo problema in più da aggiungere. Pezzella si è infortunato con l’Argentina e non sarà dell’incontro. L’ipotesi più probabile è che Milenkovic venga spostato al centro ed esterno giochi Laurini, ma non è da escludere nemmeno l’impiego di Ceccherini. Sotto esame a Bologna non ci sarà solo la squadra, ma anche lo stesso tecnico. È lampante che ci siano stati degli errori da parte sua nella gara in Ciociaria. Le sostituzioni non hanno convinto. Fernandes a centrocampo non riusciva a trovare posizione e alla fine da una sua mancata copertura è arrivato il gol del pari gialloblù. Togliere Simeone a pochi minuti dal termine per inserire Vlahovic ha avuto come unico effetto di togliere un punti di riferimento alla squadra davanti e dare un po’ di sollievo alla difesa frusinate. E non è un caso che la squadra di Longo abbia alzato il baricentro fino a trovare l’insperato gol dell’1-1. Scelte sbagliate e un po’ di sfortuna, ovviamente. Ma alla luce di tutto questo, al rientro dei giocatori impegnati con le rispettive nazionali, ci sarà da lavorare a testa bassa per arrivare al top all’impegno di domenica pomeriggio a Bologna. Gli alibi per la Fiorentina dei giovani stanno per finire anche perché Firenze, stufa dell’ennesimo segno ics in schedina, non vuole più aspettare, ma vuole la prima vittoria in trasferta.