Buona sera da Stefano Ballerini
Dopo le ormai consuete rassegne Stampa di Nicola Porro, Gianluigi Paragone che tra le righe annuncerebbe la formazione di un nuovo soggetto politico al quale ho già dato l’eventuale adesione ..ed un video dedicato ad un appello fatto da un amico della Rari Nantes Fiorentina l’ex capitano Riccardo Vannini, Italiani/Toscani ma anche laziali, liguri, umbri, elbani come vi ricordo ogni giorno seguiteci con attenzione…credo di potervi dire che siamo GLI UNICI A RACCONTARVI LA VERITA, GLI UNICI A PUBBLICARE TUTTE LE SCOTTANTISSIME INCHIESTE SUL COVID BANNATE DA TUTTI e tutta l’attuale verità di questi giorni che precedono l’appuntamento di Domani con la UE per la ratifica del famigerato Mes con l’Italia che senza il voto del Parlamento va alla riunione in posizione assai sfavorevole, domani credo che ve ne racconteremo delle belle…
MONDO:
Covid-19 : tornano , in seguito alle nostre pubblicazioni giornaliere sui vari dossier.. le polemiche su come questo Covid 19 sia nato: potrebbe essere scappato dal laboratorio di Wuhan, nuove accuse da Le Figaro: “Il P4 creato da Parigi e poi sfuggito a controllo”
La nota editorialista Isabelle Lasserre analizza quello che sappiamo sulla struttura nella quale si studiavano i coronavirus. E ritira in ballo la cooperazione tra Francia e Cina dalla quale è nato quel laboratorio
Ed allora Il laboratorio P4 di Wuhan torna al centro del mirino e sono nuovamente i francesi che hanno delle quote nel laboratorio come la OMS, gli Usa, la Germania la Gran Bretagna oltre che Cona e Russia…a lanciare sospetti. Sul quotidiano Le Figaro l’esperta editorialista di Esteri Isabelle Lasserre fa una lunga analisi sul famigerato laboratorio e pone nuove inquietanti domande. La questione non è legata alla nascita del virus, se è o non è naturale, ma sulla possibile fuga di questo virus dal laboratorio di Wuhan a causa di negligenze da parte del personale.
E per contrastare il Covid 19 anche Londra accelera sul vaccino. Test sull’uomo da giovedì
Il Regno Unito si lancia a testa bassa sullo sviluppo di un vaccino contro il nuovo coronavirus. I ricercatori dell’Università di Oxford inizieranno a testare un vaccino per il Covid-19 negli esseri umani già giovedì: le prime dosi saranno date a volontari. “In tempi normali, raggiungere questo stadio avrebbe richiesto anni”, ha sottolineato il ministro della Sanità, Matt Hancock.
Il vaccino è frutto di una partnership anglo-italiana nato dalla collaborazione tra la Advent-IRBM, una piccola azienda di bioingegneria, situata a Pomezia, alle porte di Roma e il Jenner Institute dell’università di Oxford. Il team ha accelerato le ricerche nelle ultime settimane sull’onda del crescente numero di morti e contagi da nuovo coronavirus.
L’obiettivo del governo britannico è avere un vaccino pronto per l’autunno, per poter vaccinare con milioni di dosi il personale sanitario e le forze dell’ordine già a settembre.
Nei giorni scorsi, la responsabile del team, la virologa Sarah Gilbert, si è detta ottimista sul risultato degli studi e sul fatto che funzionerà: “Personalmente sono molto fiduciosa. Penso, con un buon grado di ottimismo, che ci sono ottime possibilità che funzioni”. Sarebbero anche in corso trattative con diversi governi per un investimento rilevante che accelererebbe ulteriormente la sua produzione industriale.
Il ministro della sanità britannica ha comunque annunciato di aver messo a disposizione 20 milioni di sterline (22,60 milioni di euro) per il team di Oxford e altri 22 milioni di sterline (24,90 milioni di euro) per un altro progetto di vaccino sviluppato all’Imperial College di Londra.
MONDO: USA: 24 tragiche: altri 2700 morti ; il Missuri fa causa alla Cina
La vittima numero uno in Usa a inizio febbraio
Due persone morte all’inizio e alla metà di febbraio in California sono le prime vittime di coronavirus negli Usa. Le autorità sanitarie locali hanno spiegato che dalle autopsie è emerso come due soggetti deceduti nella contea di Santa Clara il 6 e il 17 febbraio avessero contratto il Covid-19, segno che il virus potrebbe essersi diffuso settimane prima di quanto si sia pensato finora. Inizialmente si era ritenuto che il primo decesso negli Usa si fosse verificato solo il 29 febbraio a Kirkland, nello Stato di Washington, un sobborgo di Seattle diventato il primo focolaio della nazione. Ma poi altre morti precedenti sono state ricollegate al virus.
ITALIA:
E sentite cosa ha detto “ a caldo” Nicola Zingaretti ( Pd) su ciò che è successo ieri a Roma a monito di ciò che poi succederà domani a Bruxelles
“L’Italia ha ottenuto, insieme ad altri paesi, una grande vittoria, la possibilità di prendere molti miliardi, circa 37 miliardi, senza condizionalità e senza rinunciare in alcun modo alla sovranità”. Lo dice Nicola Zingaretti, intervistato a DiMartedì, su La7, parlando del tema del Mes. Soldi “da spendere per i nostri ospedali, per la sanità, per la prevenzione, la cura sanitaria, quindi se sarà questo io credo che noi dovremmo accedere a questi fondi”, sottolinea il leader dem.
Ma anche in Italia non si scherza; dopo gli studi dell’Azienda RBM di Pomezia, ,Scoprire l’evoluzione del coronavirus è possibile: una nuova importante scoperta arriva dall’ospedale di Piacenza. Il risultato della ricerca è di fondamentale importanza: scoprire in anticipo quale sarà l’evoluzione della malattia di un paziente positivo al coronavirus, consentirà di decidere subito se ricoverarlo o curarlo in casa. Una scelta difficile ma necessaria, che comporta dei rischi. E ottenere così due risultati: l‘assistenza migliore per l’ammalato e la possibilità, da parte dei medici, di sfruttare al meglio le risorse degli ospedali, travolti da un’emergenza mai vista. La scoperta arriva dall’equipe di Radiologia dell’ospedale di Piacenza, diretta da Emanuele Michieletti.
E SI VIENE A SAPERE CHE…
“Un piano nazionale di emergenza contro il virus, così drammatico che a febbraio il governo ha deciso di secretarlo. Dopo la rivelazione del Corriere, il ministero della Salute guidato da Roberto Speranza conferma in una nota i contenuti del rapporto top secret”. E’ quanto si legge in un articolo sul Corriere della Sera.
Emerge che, “lo studio chiesto dalla task force sul coronavirus istituita il 22 gennaio, è stato elaborato dalla Direzione programmazione sanitaria del ministero con l’Istituto superiore di sanità e l’Inmi Spallanzani. L’obiettivo? Prepararsi all’impatto sul sistema sanitario nazionale, ‘identificando una serie di eventuali azioni da attivare in relazione allo sviluppo degli scenari epidemici, al fine di contenerne gli effetti”.
“In quelle 55 pagine – si legge ancora – tecnici e scienziati elaboravano in grafici e tabelle i modelli matematici dei contagi allora in atto a Wuhan, città cinese da cui la pandemia è partita. Il risultato di quelle proiezioni era sconvolgente. Nel terzo scenario preso in considerazione – il più catastrofico, con un tasso di contagiosità (Ro) superiore a 2”.
Nell’articolo viene spiegato chiaramente che, ”se il nostro Paese non avesse scelto di fermare i motori dell’economia, isolare le zone rosse e chiudere in casa le persone i morti sarebbero stati un numero scioccante. “Tra 600 mila e gli 800 mila” ha detto al Corriere il direttore generale della Programmazione sanitaria, Andrea Urbani, difendendo la struttura dall’accusa di aver perso tempo nella gestione dell’emergenza”.
“Se il piano non è mai stato reso noto è “perché si è deciso di non gettare nel panico la popolazione”, si legge ancora nell’articolo. E ancora: “La nota ufficiale non lo dice, ma tra le pagine più allarmanti del documento ci sono quelle che stimano la necessità di posti letto in rianimazione e terapia intensiva”. “Posti che – si legge – nella fase in cui l’emergenza ha raggiunto il picco, gli ospedali italiani non avevano a sufficienza. Anche per questo il ministro Speranza ha deciso che lo studio dovesse restare segreto”.
“Non si possono comunicare con leggerezza cose tanto delicate in una situazione drammatica”. “Tra gli estensori del piano – si legge ancora – figura anche un tecnico della Regione Lombardia, l’area del Paese che più ha dovuto avvalersi delle raccomandazioni contenute in quelle pagine. Adesso che il virus ha rallentato, il ruolo dello studio si è in parte svuotato. Perché tutti i protocolli sono stati attuati e perché non contiene indicazioni sulla fine del lockdown”.
E FA DAVVERO SENSO LA NOTIZIA CHE PER IL COVID E’ STATO SCARCERATO DAL 41 BIS… E VA AI DOMICILIARI IL BOSS FRANCESCO BONURA !!!
“Abbiamo letto e sentito sulla vicenda Bonura affermazioni improprie e strumentali che obliterano il caso concreto. A fronte di una condanna pari a 18 anni e 8 mesi a Bonura restano da scontare, considerati i maturandi giorni di liberazione anticipata, meno di 9 mesi di carcere”. E’ quanto dicono i legali del boss Francesco Bonura, dopo le polemiche sulla scarcerazione.
Da ieri Bonura è agli arresti domiciliari. “Nel contesto della lunga carcerazione Bonura ha subito un cancro al colon, è stato operato in urgenza e sottoposto a cicli di chemioterapia; di recente i marker tumorali avevano registrato una allarmante impennata”, dicono gli avvocati Giovanni Di Benedetto e Flavio Sinatra. “Se a tutto ciò si aggiunge, come si deve, l’età (Bonura ha 78 anni) ed i rischi a cui lo stesso, vieppiù a Milano, era esposto per il Coronavirus risulta palese la sussistenza di tutti i presupposti per la concessione del differimento della pena nelle forme della detenzione domiciliare in ossequio ai noti principi, di sponda anche comunitaria, sull’umanità che deve sottostare ad ogni trattamento carcerario”.
“Del tutto errato è altresì il riferimento al recente decreto cosiddetto Cura Italia che non si applica al caso di specie e che non ha nulla a che vedere con il differimento pena disposto per comprovate ragioni di salute e sulla base della previgente normativa – dicono – Ripetiamo, ogni vicenda va affrontata nel suo particolare altrimenti si rischia di scadere in perniciose e inopportune generalizzazioni che alterano la realtà”.
IL NUOVO PONTE DI GENOVA QUASI PRONTO…..
“Si è concluso questa notte il varo della penultima campata: ormai mancano solo 67 metri per completare la struttura del ponte di Genova. Grazie a chi, con coraggio e determinazione, non ha smesso un secondo di costruire il nostro futuro. La Liguria non si ferma, ora più che mai”, così scrive il presidente della Regione Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.
Il nuovo viadotto, che sostituirà il ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone, ha così raggiunto i 1000 metri sui 1067 totali. Il traguardo finale sembra sempre più vicino: l’obiettivo del team commissariale comandato dal sindaco di Genova Marco Bucci è di concludere la struttura dell’impalcato entro il 25 aprile.
BRUTTA NOTIZIA…
Un operaio di ArcelorMittal ( non è dato. sapere il nome) aveva denunciato sul proprio profilo Facebook l’assenza di mascherine e di altre misure di prevenzione dal coronavirus ed è stato licenziato. La decisione presa da parte della dirigenza della fabbrica tristemente nota per via del suo forte impatto ambientale ha scatenato l’ira dei sindacati che si sono schierati dalla parte del lavoratore. “In quel post del 14 marzo diceva solo la verità: ovvero che in fabbrica non c’erano nè gel igienizzanti nè dispositivi di protezione individuale”, questo il commento di Franco Rizzo, leader di Usb di Taranto. “Si tratta dell’ennesimo atto di vigliaccheria da parte di un’azienda senza scrupoli”, ha aggiunto Rizzo nel commentare la vicenda dell’operario del reparto Treno nastri 1.
Franco Rizzi conclude: Al lavoratore licenziato che non è un nostro iscritto va ovviamente la solidarietà a nome di tutta la nostra organizzazione sindacale”. Ci associamo ovviamente
La Costa Deliziosa dopo lo sbarco in Spagna è in arrivo a Genova, poi sbarco protetto di 1437 tra cui 130 italiani
Roma, 22 apr. (askanews) – E’ previsto oggi intorno alle 13 l’arrivo nel porto di Genova di Costa Deliziosa, ritardato rispetto alle previsioni iniziali a causa delle condizioni meteo marine. Non appena attraccata, a bordo della nave salirà il personale della Sanità marittima con Asl3 per tutte le verifiche del caso e per il trasferimento presso l’Istituto di Medicina legale della salma della donna deceduta a bordo per l’effettuazione del tampone in modo da escludere definitivamente il contagio da coronavirus.
È quanto deciso durante la riunione in videoconferenza che si è svolta questa mattina, alla presenza dei vertici di Costa, dei rappresentanti del Dipartimento nazionale di Protezione civile e dell’assessore regionale Giacomo Giampedrone.
Oggi pomeriggio inizieranno anche gli sbarchi protetti dei passeggeri: oggi è prevista la partenza di 540 persone a cui se ne aggiungeranno ulteriori 897 nella giornata di domani. Si tratta principalmente di italiani ed europei che saranno accompagnati nelle città di provenienza con pullman dedicati.
“Non risultano casi di Covid-19 a bordo né persone in isolamento – spiega Giampedrone – e questo consente di accelerare al massimo le operazioni. Se tutto andrà come abbiamo programmato, entro domani torneranno a casa 1437 passeggeri su 1631 complessivi che sono a bordo. Per gli altri, come per i membri dell’equipaggio, verranno organizzati voli charter per il rientro nei paesi d’origine. Al termine delle operazioni, è stato concordato che rimanga a bordo il minor numero possibile di persone, indispensabili per il funzionamento della nave”. Il tavolo per il coordinamento degli interventi tornerà a riunirsi nella mattinata di domani, giovedì 23 aprile.
DATI COVID ITALIA
CASI TOTALI. 187.327 ( + 3370)
POSITIVI 107.699 ( -10)
TERAPIA INT. 2384 (- 87)
ISOLAMENTO DOMICILIARE 81.510 ( + 446)
RICOVERATI CON SINTOMI 23.805
MORTI + 437 = 25.085
DIMESSI. 54.543 ( + 2943)
TAMPONI 1.513.251
COVID LOMBARDIA
Sono 1.161 i positivi da Covid in più di ieri in Lombardia per un totale di 69.092 positivi, mentre sono stati 161 i decessi per un totale di 12.740 morti per coronavirus. In calo invece il dato dei ricoverati, che in terapia intensiva sono 817 (-34) e negli altri reparti Covid 9.692 (-113). Sono stati eseguiti 13.502 tamponi il che porta il numero totale a 290.699.
CASI TOTALI. 69.092
POSITIVI 34.242
TERAPIA INT. 817
ISOLAMENTO DOMICILIARE 23.733
RICOVERATI CON SINTOMI 9692
MORTI 161 = 12.740
DIMESSI. 22.110
TAMPONI 290. 699
COVID TOSCANA
CASI TOTALI. 8.700 (+m 97)
POSITIVI 6167 ( – 455)
TERAPIA INT. 174 (+3)
ISOLAMENTO DOMICILIARE 5173 ( – 445)
RICOVERATI CON SINTOMI 820 (-13)
MORTI + altri 19= 705
DIMESSI. + 523 = 1828
TAMPONI 114.100 ( da ieri + 4285)
SPORT: Vertice Figc-Governo, fumata grigia: “Nessuna decisione sulla ripartenza”
Spadafora: “Ora mi confronterò con il ministero della salute”
Roma- Fumata grigia, il pallone si interroga ancora su quando tornerà a rotolare su un campo. Nulla di fatto dopo il vertice tra il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e i massimi organismi calcistici italiani collegati via teleconferenza sul tema della ripartenza degli allenamenti e dei campionati. “Ho ascoltato con grande attenzione le diverse posizione. Nei prossimi giorni mi confronterò con il Ministro della Salute e il comitato tecnico scientifico e prenderemo una decisione”, il commento di Spadafora.
Alla riunione hanno partecipato per la Figc il presidente, Gabriele Gravina, il vicepresidente vicario, Cosimo Sibilia, e il segretario generale, Marco Brunelli; i presidenti delle tre Leghe Paolo Dal Pino (serie A), Mauro Balata (B) e Francesco Ghirelli (Lega Pro); i presidenti dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi, dell’Assoarbitri, Marcello Nicchi, e dell’Assoallenatori, Renzo Ulivieri; e infine Maurizio Casasco, presidente Federazione Medico Sportiva, Paolo Zeppilli, presidente Commissione Medico Scientifica della Figc, e Francesco Vaia, esperto della Commissione
La riunione, che è durata dalle 12 alle 14, ha permesso di approfondire gli aspetti legati alla possibile ripresa degli allenamenti nella massima sicurezza per atleti e tecnici delle società sportive.
Il commento di Spadafora: “Ringrazio tutti i partecipanti alla riunione: ho ascoltato con grande attenzione le diverse posizioni emerse e nei prossimi giorni, dopo un confronto con il Ministro della Salute e il Comitato tecnico scientifico, emaneremo le disposizioni aggiornate in merito alla possibilità e alle modalità per una ripartenza degli allenamenti”.
LE RICHIESTE DEI CLUB
Dal canto loro, comunque, i club hanno avanzato delle richeste per poter ripartire sì, ma in tutta sicurezza. Richieste che vanno da quelle puramente saniantrie (essere coinvolti nelle decisioni, rispettare le stime di disponibilità degli esami, chiarire su chi ricade la responsabilità in caso di contagio), a quelle normative (certezza sul prolungamento dei contratti, effetti giuridici su un altro stop dopo la ripresa, rinuncia alle mensilità degli stipendi, chiarezza sulla prossima finestra di mercato). Senza dimenticare aspetti come l’eventuale obbligo di quarantena di tutta la squadra in caso di giocatore contagiato, la scelta delle sedi delle partite o le conseguenze di eventuali lockdown regionali. Insomma, l’impressione è che a parole siano tutti pronti a tornare in campo, ma nei fatti un eventuale stop definitivo non sarebbe così mal digerito.
ED A ACUIRE LA PROBLEMATICA:
Inter, Romelu Lukaku shock: “A gennaio 23 giocatori su 25 erano malati”
L’attaccante nerazzurro durante una chat Instagram: “Contro il Cagliari un difensore stava svenendo”
“Abbiamo avuto una settimana libera a dicembre. Siamo tornati e giuro che 23 giocatori su 25 dell’Inter erano malati. Non è uno scherzo”. Durante una chat su Instagram con Kat Kerkhofs, moglie di Mertens, Romelu Lukaku svela uno spaventoso retroscena sullo stato di salute della squadra nello scorso mese di gennaio, quindi molto prima del lockdown causato dalla pandemia coronavirus: “Abbiamo giocato in casa contro il Cagliari di Radja Nainggolan – racconta il belga – e dopo 25 minuti uno dei nostri difensori ha dovuto lasciare il campo. Non poteva andare avanti e quasi svenne. Tutti tossivano e avevano la febbre”. MA POI l’INTER SMENTISCE LE SUE DICHIARAZIONI….CHISSA’ DOVE STA LA VERITA’…???
ED INTANTO:
Uefa ed emergenza: classifiche finali da definire entro il 3 agosto
La federazione internazionale punta a finire campionati e coppe, ma discute di ogni possibile scenario
In attesa che la pandemia di Covid-19 dia tregua alle varie popolazioni in lotta, l’Europa del calcio vorrebbe ripartire e per farlo vorrebbe iniziare a disegnare i primi scenari plausibili per il ritorno in campo e dare un senso anche alla prossima stagione. La Uefa ha invitato le 55 federazioni a concludere i campionati come inizio di una “tre giorni” di discussioni sui principali temi in ballo tra cui iscrizione alle coppe e durata dei contratti.
CASA FIORENTINA: PARLA Christian Quale acquistato dal Genoa:” Prima del Cittadella aspettavo la chiamata dell’Inter i nerazzurri mi avevano cercato quando il Prato aveva dato la sua parola al Cittadella; mi piace tanto Etò, rappresenta la mia Africa, incarna lo spirito di sacrificio, ha sempre avuto l’istinto del killer, Per Iachini avrei dovuto giocare da terzino d’ala, se vuole, posso anche giocare in porta” Nessun rimpianto. Felicissimo di essere in maglia viola.
VOLLEY:
MIKAELA FOECKE SCHIACCERA’ ANCORA PER IL BISONTE
Firenze- È Mikaela Foecke la quarta giocatrice confermata da Il Bisonte Firenze per la stagione 2020/21. Come Nwakalor, anche la ventitreenne dell’Iowa era legata al club da un contratto fino al 2021, e per lei la prossima sarà la seconda stagione da bisontina: nella prima, che è coincisa anche con il suo esordio nella pallavolo europea e italiana dopo la carriera universitaria negli Stati Uniti, la schiacciatrice americana è stata protagonista di un rendimento in continuo crescendo, giocando le sue migliori partite proprio prima dell’interruzione.
LE PAROLE DI MIKAELA FOECKE – “Sono molto entusiasta di rimanere a Firenze e di vestire per un altro anno la maglia de Il Bisonte. Mi sono divertita tanto nella mia prima stagione in Italia ed è stato triste vederla concludere in anticipo. Le compagne, lo staff e la società mi hanno sempre trattata come una di famiglia, il che ha reso molto facile adattarsi alla vita nel vostro paese: non vedo davvero l’ora di cominciare la prossima stagione, perché penso che la nostra squadra possa migliorare ancora. Firenze è una città bellissima e Il Bisonte ha un ambiente fantastico in cui mi piace davvero lavorare”.