Buona sera da Stefano Ballerini
Cronaca:Arriva ancora un parere chiaro dala Corte Costituzionale. ANNIBALE MARINI
CORTE COSTITUZIONALE: ANCHE PER ANNIBALE MARINI: E’ TUTTO ANTICOSTITUZIONALE”
“C’è un vizio nel fondamento costituzionale del Dpcm Conte e anche una irregolarità di contenuto”. Così Annibale Marini, presidente emerito della Corte Costituzionale, si è espresso all’Adnkronos sul dibattito che riguarda la presunta incostituzionalità del decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. “La compressione di un diritto di libertà – ha spiegato – va circoscritta nel tempo. Il Dpcm avrebbe dovuto fissare termini finali differenziati nelle singole misure di sospensione dei diritti di libertà. Invece non lo ha fatto”. Per Marini non è quindi sufficiente neanche che lo stato di emergenza si stato deliberato con un primo decreto legge il 31 gennaio, che ha fissato il termine al 30 giugno: “Anche se questi Dpcm, su cui c’è più di un dubbio di legittimità, trovassero fondamento nel decreto legge che ha deliberato l’emergenza, la fissazione del termine non andava definita rispetto al suo complesso ma alle singole limitazioni”.
PROSEGUE A MILAMO IL “SIT-IN” SOLITARIO IN SCIOPERO DELLA FAME DI PAOLO POLLI DA MECOLEDI: BEVE SOLTANTO DORMENDO SU UNA SDRAIO CON UN SACCO A PELO !!!
Proseguirà fino a quando il Governo non annullerà tutte le multe fatte ai ristoratori a Milano.
Liberata la cooperante Silvia Romano. Ma il rilascio è costato 4 milioni !!
Altri 4 milioni che non arrivano nelle tasche degli Italiani.
Arrivata dopo la 2° Nave Azzurra dal costo di 1 milione ( Navi Veloci) la 3° Nave la Moby Zaza per i migranti
Aggiorniamo i milioni che non arrivano agli italiani:
140 milioni a Bill Gates
100 milioni alle ONG
500 milioni per spese già concordate
70 milioni alla Tunisia
21 alla Bolivia
1 Milione ogni 15 giorni affitto nave migranti 1
1 Milione nave 2 Azzurra
1.200.000 euro affitto 3° Nave migranti
Non è dato sapere costa Moby Zaza la 2° nave per la Sicilia
4 Milioni riscatto Silvia Romano
= circa 851
23mila italiani multati in 48 ore mentre sbarcano 550 clandestini: elicotteri a caccia di ‘festaioli’
Elicotteri, droni, militari e polizia per dare la caccia a italiani che non stanno a casa (23 mila multe in 48 ore) ma il governo impiega corpi e mezzi dello Stato per accogliere clandestini afro-asiatici. Non c’è da stupirsi che il Viminale tema forti disordini sociali.
Nei primi due giorni di Pasqua le persone controllate sono state 582.425 e quasi 23mila sono state sanzionate. Sabato le multe sono state 12.514, venerdì erano state 10.442, in linea con le cifre di giovedì quando erano stati 10.105. Un aumento in 24 ore del 19,8% nonostante le persone controllate siano state quasi 102mila in meno.
#Roma oggi ore 12: italiano fermato (giustamente) dalla Polizia in borghese per violazione della quarantena. Trattamento differente e nessun controllo invece per la #risorsaINPS africano che gli passa a 2 metri senza mascherina. Ordini precisi? #RadioSavana #CoronaVirus #Covid19
Sembra che il Viminale abbia indicato quale etnia colpire. Vogliono massimizzare gli incassi.
In Sicilia sbarcano centinaia di clandestini. Ci sono una cinquantina di poliziotti in isolamento perché entrati in contatto con almeno un immigrato contagiato dopo lo sbarco, ma il governo invia elicotteri a fare questo:
I senatori a vita guadagnano 22.000 euro al mese, e gli italiani sono costretti a pagarli anche quando sono morti
GIORGIO NAPOLITANO, ex Presidente della Repubblica ed ora Senatore a vita.
I Senatori a vita hanno un costo anche quando sono morti: questo perché quando per cause di forza maggiore termina il loro mandato, gli eredi possono richiedere la liquidazione, quella che in gergo viene chiamata “assegno di fine mandato“.
E’ il tfr dei parlamentari calcolato su metodi simili a quelli dei “normali” lavoratori, pur facendo riferimento a cifre diverse ovviamente.
GIULIO ANDREOTTI
Qualche tempo fa gli eredi di Giulio Andreotti hanno chiesto appunto i soldi spettanti all’attività del loro congiunto: si tratta all’incirca di un milione di euro.
Ovviamente la famiglia dell’ex Presidente del Consiglio non è stata l’unica ad aver beneficiato del “tesoretto”: tutti i Senatori a vita hanno infatti regolarmente ricevuto gli assegni di fine mandato dagli anni ’50 fino ad oggi.
In totale ne sono stati erogati 34: in 32 casi sono stati incassati dagli eredi, mentre sono stati dati ad associazioni di beneficenza in soli 2 casi.
Un altro caso è quello di Francesco Cossiga, che con i suoi 18 anni di attività, ha permesso di incassare ai famigliari 901.818,23 euro. La liquidazione di Cossiga è stata l’unica ad essere inserita nel bilancio pubblico del Senato nel 2010 – anno in cui è deceduto solo lui come senatore a vita – dove viene indicato “pagamento agli eredi di persona deceduta“.
Personaggi di certo di rilievo nel panorama nazionale, ma non i più longevi: Cesare Merzagora, Amintore Fanfani e Giovanni Leone li battono rispettivamente con 28, 27 e 23 anni di “servizio”.
A questi nomi di Senatori a vita già deceduti – e di conseguenza già “liquidati” – ci sono Norberto Bobbio 20 anni di attività, Leo Valiani 19 anni, Giuseppe Saragat 17, Giovanni Gronchi 16 anni, Eugenio Montale 14 anni), Oscar Luigi Scalfaro 13 anni, Gianni Agnelli 12 anni e Rita Levi Montalcini 11 anni.
Tra i meno longevi, Arturo Toscanini 1 giorno solo, poi le dimissioni, Trilussa 20 giorni, Mario Luzi 4 mesi e Vittorio Valletta 9 mesi.
Memorabile la lettera, ricordata dal Sole 24 Ore, con cui Toscanini rifiutò l’onorificenza: «È un vecchio artista italiano, turbatissimo dal suo inaspettato telegramma – scrisse il direttore d’orchestra nella lettera al capo dello Stato, parlando in terza persona – che si rivolge a lei e la prega di comprendere come questa annunciata nomina a senatore a vita sia in profondo contrasto con il suo sentire e come egli sia costretto con grande rammarico a rifiutare questo onore.
Schivo da ogni accaparramento di onorificenze, titoli accademici e decorazioni, desidererei finire la mia esistenza nella stessa semplicità in cui l’ho sempre percorsa».
Ogni Presente della Repubblica può scegliere di dichiararne 5 tra coloro che si sono distinti in un particolare campo. Per esempio l’attuale Presidente Sergio Mattarella ha scelto di nominare come senatrice a vita Liliana Segre, reduce dell’Olocausto, lo scorso 19 gennaio 2018.
Quanto però ci costano? Secondo i dati pubblicati da “Libero“, non poco: 21.850 euro al mese o 276.639 euro all’anno per ciascuno.
Ogni senatore a vita infatti prende l’indennità parlamentare fissa di 5.219 euro al mese, la diaria fissa di 129 euro e una diaria variabile di 3.370 euro.
A questi si aggiungono: 4.180 euro per il rimborso spese per l‘esercizio del mandato e un rimborso spese forfettario di 1.650.
Per arrivare a quasi 22 euro al mese dobbiamo mettere: rimborso spese per ragioni di servizio di 108 euro, rimborso dotazione strumenti informatici 195 euro, assicurazione Rc 312 euro e polizza vita altri 221 euro.
Pensate che sia finita? No, perché ci sono altre voci di rimborso come treni, aerei, autostrade, taxi per un totale di 1.651 euro al mese.
In più ogni senatore a vita ha di diritto un coadiutore parlamentare e assistente parlamentare per i quali vengono spesi rispettivamente 2.731 e 2.080 euro.
RENZO PIANO
Delle cifre che “fanno girare la testa”, ma che non sempre corrispondono ad una reale attività.
A dirlo il sito “Openopolis” che verifica l’attività di coloro che lavorano in Parlamento.
Un nome su tutti è quello di Renzo Piano, nominato Senatore a vita da Giorgio Napolitano nel 2013. In 5 anni, l’architetto conosciuto in tutto il mondo, ha partecipato in 5 anni ad appena 8 votazioni; considerando che un senatore guadagna circa 120mila euro netti all’anno, conti alla mano, è molto probabile che Piano abbia guadagnato la cifra record di 75mila euro netti per ogni volta che ha votato.
DATI COVID 10 Maggio
Allora è ufficiale: Emerge un DOCUMENTO STRAORDINARIAMENTE DRAMMATICO:
CASI TOTALI 219.070 + 802
POSITIVI 83.324
TERAPIA INT. 1027
ISOLAMENTO DOMICILIARE 68.679
RICOVERATI CON SINTOMI 13.618
MORTI 165 = 30.560
DIMESSI. 105. 186
TAMPONI 2.565.912
LOMBARDIA
CASI TOTALI 81.507
POSITIVI 30.190
TERAPIA INT.348
ISOLAMENTO DOMICILIARE 24.414
RICOVERATI CON SINTOMI 5428
MORTI 62 = 14.986
DIMESSI. 36. 331
TAMPONI 485.134
TOSCANA
PARLA IL NOSTRO AMICO IL PROF. ALESSANDRO BARTOLONI
ALESSANDRO BARTOLONI
Firenze- Per cercare di fare ulteriore chiarezza, parla su questa situazione “anche misteriosa” del Covid il nostro AMICO/TIFOSISSIMO VIOLA: il Prof Alessandro Bartoloni.
Tra voglia di tornare alla normalità, speranze e timori incontriamo il professore Alessandro Bartoloni, direttore del Reparto Malattie Infettive e Tropicali dell’ospedale di Careggi per parlare di Coronavirus, dell’emergenza che il primo ospedale di Firenze si è trovato ad affrontare nei mesi scorsi, ma anche dei momenti che hanno fatto comparire il sorriso sotto le mascherine e i caschi protettivi di medici e infermieri.
Ciò che colpisce di questa chiaccherata letteralmente rubata a un medico che ha vissuto in prima linea in questi ultimi due mesi è la semplicità con cui spiega le dinamiche sconvolgenti che hanno cambiato il corso di un pezzo di storia, ma anche una costante che non possiamo lasciarla passare inosservata: ogni volta che Bartoloni parla di malati e pazienti usa sempre lo stesso termine, persone. Un segno rassicurante – non credete? – in mezzo a un oceano di incertezze.
Professore, quale immagine può descrivere il vostro impatto con il Covid19?
Un uragano. E’ stato davvero un uragano e siamo ancora nella fase calda. Quando abbiamo iniziato con il primo paziente, il 25 febbraio – che è rimasto qui, in isolamento, ma coccolato fino al miglioramento e alla dimissione – la situazione era ancora tranquilla.
E poi cos’è successo?
Nei primi giorni di marzo sono iniziati gli ingressi giornalieri. Solo ricoveri nel reparto malattie infettive. All’epoca si discuteva ancora del problema dei presidi, del fatto che i reparti di malattie infettive non erano sufficienti. Ma subito dopo ci siamo trovati di fronte all’emergenza, con i ricoveri in terapia intensiva. Tutto in poche settimane. Da quel momento non c’è più stato un minuto di sospensione.
Qual è stata la capacità di intervento del reparto Malattie Infettive e degli altri reparti coinvolti di Careggi?
Sono saltati orari, riposi, con il coinvolgimento totale dell’Ospedale, anche dei reparti non propriamente dedicati alla gestione del problema. Careggi ha ridotto le attività chirurgiche e ambulatoriali, e il numero dei pazienti cresceva di ora in ora, con il Pronto Soccorso che doveva gestire con la massima attenzione il numero crescente di accessi. Il Laboratorio di Microbiologia e Virologia, con il suo lavoro indispensabile di analisi dei tamponi nasofaringei, ha subito un tour de force per garantire, ancora oggi, un lavoro ventiquattro ore su ventiquattro. Devo dire che abbiamo messo in campo un lavoro collettivo senza sosta con dinamiche organizzative e logistiche oliate e efficaci attivate in pochissimo tempo per monitorare i posti letto, le forniture di presidi e farmaci che dovevano essere assicurati – perché ci sono stati momenti in cui davvero abbiamo avuto difficoltà a trovarli. Il supporto della Farmacia è stato fondamentale. Anche il personale è stato sottoposto a formazione specifica in tempi rapidi per poter gestire nei propri reparti la nuova emergenza. Il tutto coordinato da una costante: almeno una videoconferenza al giorno per tutti i reparti.
Ora come si sta evolvendo la situazione?
Cominciamo a respirare un po’. I processi di intervento che all’inizio risentivano dell’emergenza e dell’urgenza adesso sono stati protocollati. Affrontiamo il Covid19 come una normale patologia anche se grave, soprattutto in certi casi.
Qual è ad oggi la terapia di maggior successo messa in campo dalla sua equipe nei pazienti con infezione da coronavirus?
Per ora, a parte alcune importanti misure di supporto, non c’è una terapia di successo scientificamente provata. Siamo in attesa di risultati degli studi condotti in maniera adeguata per poter avere una reale evidenza dell’efficacia dei diversi trattamenti utilizzati. Per far fronte alla fase più acuta siamo ricorsi all’uso di farmaci off label, cioè fuori indicazione, perché sono autorizzati per il trattamento di una serie di patologie autoimmuni, come l’artrite reumatoide e la malaria. E’ il caso dell’idrossiclorochina, un farmaco ritenuto valido già in alcuni lavori prodotti dai colleghi cinesi, e tutti in Italia abbiamo deciso di usarlo. Anche altri farmaci sono stati utilizzati per la loro azione immunomodulante, per contrastare la famosa ‘tempesta citochinica’ provocata dal Coronavirus nei casi più gravi. Si tratta, in pratica, di una reazione violenta del sistema immunitario che anziché proteggere dal virus attaccano il paziente fino a diventare dannoso. L’uso di questi farmaci in molti casi ha evitato la necessità della terapia intensiva e dell’intubazione. Oltre a questo, anche la gestione di team integrati – dagli infettivologi agli anestesisti – per forme già gravi ma che non necessitano dell’intubazione del paziente, ha aiutato e sta aiutando ad evitare il peggio in molti casi.
Il personale ospedaliero in questi mesi è stato messo a dura prova, come avete affrontato l’emergenza?
La dura prova c’è stata veramente, ho visto persone lavorare a testa bassa con fatica, anche fisica. Ci sono stati momenti in cui abbiamo lavorato senza sosta. E tutti, dai medici agli infermieri agli operatori socio-sanitari, sono stati un grande esempio di responsabilità. Un gran lavoro è toccato anche al personale delle pulizie, più che mai importanti in questa pandemia.
Ci saranno state anche delle storie belle e dei momenti che vi hanno fatto sorridere. Ce ne può ricordare qualcuno?
Quando le persone migliorano e tornano a casa, quello è il momento più bello che ripaga ogni sforzo e ogni sacrificio. Ma c’è stato anche un altro aspetto molto coinvolgente dal punto di vista emotivo. E’ stato il riconoscimento dei parenti, nei casi purtroppo più tristi, quelli dei decessi, la loro gratitudine per le attenzioni e la sensibilità con cui siamo riusciti ad alleviarli dal problema dell’isolamento totale. Tutti i giorni infatti il nostro personale si è occupato di chiamare i parenti dei pazienti gravi almeno due volte al giorno per aggiornarli e sostenerli in quei momenti così critici, e ancora tutti noi, che scafandrati fino ai denti comprendiamo la difficoltà a interloquire e stabilire relazioni umane con i malati, ci adoperiamo in ogni modo per superare quell’ostacolo, inventando vari modi di farci riconoscere singolarmente. Perché sa, è davvero importante per una persona che si trova nel letto di un ospedale poter capire chi ha di fronte e a chi fare riferimento.
Chiudiamo con un pensiero positivo alle vacanze. Mare, terme, colline e montagna, la toscana offre molti scenari dove trascorrere il tempo libero. Quali tra questi saranno più sicuri nei prossimi mesi?
Ci sono delle indicazioni precise a questo proposito della Regione Toscana, ma in ogni caso secondo me la cosa più importante è mantenere la distanza fisica ed evitare gli assembramenti, oltre al rispetto delle regole che ormai tutti conosciamo. Dunque, anche alla luce di questo, l’estate in arrivo potrebbe essere l’occasione per scoprire o riscoprire località meno battute dal turismo. Ci sarà di che sorprendersi data la quantità e la varietà di posti belli e sperduti che la Toscana può offrire!
Parla Eugenio Giani
Ho una richiesta per il Governo. Una soltanto. Ed è molto semplice: permettere di riaprire il 18 maggio, anziché l’1 giugno, a tutti i bar, ristoranti, parrucchieri ed esercizi di cura della persona della Toscana. Permetterlo e annunciarlo subito, così che gli esercenti possano prepararsi per tempo. Signori, sabato qui ci sono stati 24 contagi e 6 decessi come ai primi di marzo, con la differenza che ora abbiamo avuto oltre 270 guarigioni ! L’isolamento fatto e l’autonomia regionale ben utilizzata in materia di gestione dell’emergenza sanitaria hanno prodotto risultati diversi da una parte all’altra d’Italia. Questo vantaggio ci permetterebbe anche di riattivare progressivamente il turismo delle città, quello dell’entroterra e quello balneare, inizialmente con i flussi interni.
Proviamo almeno per la Toscana a fare un passo avanti!
CASI TOTALI 9774. + 29
POSITIVI 4147. -301
TERAPIA INT. 78 (-1)
ISOLAMENTO DOMICILIARE 3719. ( -286)
RICOVERATI CON SINTOMI 350 (-14)
MORTI 5(-2) = 942
DIMESSI. 4685 ( + 325)
TAMPONI 178.208
Deceduti: 336 a Firenze 44 a Prato, 76 a Pistoia, 134 a Massa Carrara, 128 a Lucca, 78 a Pisa, 50 a Livorno, 44 ad Arezzo, 28 a Siena, 16 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.
Sono 3.316 i casi complessivi ad oggi a Firenze (11 in più rispetto a ieri), 538 a Prato (2 in più), 652 a Pistoia, 1.028 a Massa Carrara (6 in più), 1.328 a Lucca (4 in più), 867 a Pisa, 535 a Livorno, 662 ad Arezzo (2 in più), 427 a Siena, 421 a Grosseto (4 in più).
CRONACA:
(ANSA) – FIRENZE, 10 MAG – L’Anas rende noto che “a causa del danneggiamento di un giunto di dilatazione del viadotto Tevere IV, la viabilità sulla superstrada E45 tra Valsavignone e il confine regionale della Toscana in direzione di Cesena è stata temporaneamente deviata sulla carreggiata opposta, allestita a doppio senso di circolazione”. L’intervento riguarda un tratto di circa 2,6 km tra il km 159,150 e il 161,800 nel comune di Pieve Santo Stefano (Arezzo). Già previsto, aggiunge l’Anas, “nelle prossime settimane il riavvio degli interventi di manutenzione programmata sul viadotto che necessitano della chiusura della carreggiata nord lungo lo stesso tratto per la prosecuzione dei lavori sulle pile dell’infrastruttura”.
SPORT
Calcio- Ultim’ora
IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO HA RINVIATO LA DECISIONE SULLA RIPRESA DEGLI ALLENAMENTI IN MANIERA COOLLETTIVA DELLE SQUADRE DI CALCIO
E’ battaglia sui Diritti Tv: la 6° rata non è stata versata: mancano 233 milioni
Sky, Perform Dazn, e Img ( Piattaforma estera) chiedono uno sconto…
Si complica dunque la via verso la ripresa ufficiale della Serie A.
Giovedì “Stati Generali” del Coni. Li si deciderà il tutto.
CONI: convocata riunione straordinaria della Giunta per il 14 maggio. Presenti i presidenti e ministri Malagò, Spadafora, Pancalli e Casasco
CONI: convocata riunione straordinaria della Giunta per il 14 maggio. Presenti anche Malagò, Spadafora, Pancalli e Casasco.
CONI, richiesta una riunione straordinaria
Sul sito ufficiale del CONI è comparso un comunicato ufficiale, all’interno del quale si annuncia la convocazione di una riunione straordinaria della Giunta Nazionale per il 14 maggio nella quale si andranno a discutere anche gli argomenti più richiesti data la situazione nella quale ci troviamo. Ecco la nota.
“Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, dopo un colloquio telefonico con il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, ha convocato una riunione straordinaria della Giunta Nazionale per giovedì 14 Maggio alle ore 15. Sarà la 1101ª riunione dell’organo direttivo e si svolgerà in video conferenza.
Parteciperanno ai lavori anche il Ministro Spadafora e il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. Alla riunione della Giunta è stato invitato anche il Presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana, Maurizio Casasco.
Questo l’Ordine del Giorno:
Verbale Riunione 26 marzo 2020
Comunicazioni del Presidente
Comunicazioni del Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport
Attività Olimpica e Alto Livello
Attività Federazioni Sportive Nazionali – Discipline Sportive Associate – Enti di Promozione Sportiva – Attività Antidoping
Affari Amministrativi
Varie e proposte dei Membri della Giunta Nazionale.
Andrea Rinaldi, centrocampista del Legnano ma di proprietà dell’Atalanta, è ricoverato all’ospedale di Varese in gravissime condizioni dopo un malore. Il 19enne si è sentito male nella sua casa di Cermenate ed è stato subito trasportato nella struttura varesina dove viene curato nel reparto di rianimazione.
Serie C, il comunicato della Carrarese: “Illegittima variazione delle regole stabilite all’inizio”
Carrara- La Carrarese prende posizione dopo l’assemblea odierna di Lega Pro, dove è stata deliberata la proposta da sottoporre al Consiglio Federale in merito alla conclusione dell’attuale campionato di Serie C. Questo il comunicato del club: “La società Carrarese Calcio 1908 S.r.l. intende con la presente nota esprimere pubblicamente il proprio dissenso oltre ché la propria insoddisfazione rispetto alle decisioni dell’Assemblea delle società di Lega Pro svoltasi in data odierna.
Fin dall’inizio di questa stagione sportiva, Carrarese Calcio 1908 S.r.l. ha apertamente dichiarato di coltivare ambizioni di vertice, avendo programmato ed effettuato rilevanti investimenti nell’allestimento della rosa, anche rinunciando ai contributi federali previsti per l’utilizzo dei giovani calciatori, al fine di poter coltivare con forze e professionalità già pronte ed esperte, il proprio obiettivo dichiarato, che è sempre – e solo – stato quello della promozione in Serie B.
Nel decidere come ovviare al problema della sospensione del campionato per effetto delle misure di contenimento del virus Covid 19, oggi l’Assemblea delle Società di Lega Pro ha viceversa proposto che la quarta società meritevole di promozione sia individuata in base ad un criterio del tutto iniquo, il fantomatico coefficiente tecnico di perequazione basato su una comparazione ponderata dei diversi giorni, che è frutto di una analisi a tavolino disancorata da ogni riferimento sia alle norme federali vigenti sia ai valori sportivi che si decidono sul campo in quanto compie una innaturale commistione tra gli esiti dei tre diversi gironi e quindi di tre diversi campionati della stessa Lega.
Tale decisione priva evidentemente la nostra società di tutte le proprie ambizioni stagionali senza alcun concreto collegamento con i risultati che essa ha maturato e può ancora maturare sul campo di gioco, nel diretto confronto con le proprie avversarie del girone di appartenenza e con le migliori squadre degli altri gironi.
A fronte di ciò, per rispetto della squadra, dei giocatori e di tutti i tifosi, Carrarese Calcio non può che protestare apertamente, dolendosi della illegittima variazione, in corso d’opera, delle regole inizialmente stabilite per tutte le società partecipanti alla stagione sportiva 2019/2020, facendo invece affidamento sul rispetto delle quali, la nostra compagine aveva affrontato ingenti sacrifici economici e grandi investimenti per raggiungere l’ambito obiettivo della Promozione.
Siamo certi che il Consiglio Federale, unico organo effettivamente competente in merito, assumerà decisioni ben differenti e rispetto a quelle dell’odierna Assemblea delle Società di Lega Pro, con l’obiettivo vuoi di salvaguardare sul campo la regolarità sportiva ed etica del campionato in corso vuoi di evitare un evidente danno sportivo, di perdita di credibilità presso i tifosi e di ingiustificato sacrificio economico, che altrimenti imporrebbe un adeguato ristoro, già attraverso una ponderata e riparatoria ripartizione dei contributi federali”.
COMUNICATO STAMPA
Dan Newton lascia la maglia gigliata (Foto Donatella Bernini)
Dopo 80 presenze e 765 punti con I Medicei è arrivato il momento del cambiamento per il cecchino gallese.
L’annuncio di Newton segue quello del N°8 Greef diramato alla stampa nei giorni scorsi
Firenze – «Voglio dire grazie a tutte le persone coinvolte ne I Medicei e nel Firenze Rugby 1931. Ci sono da dire tanti nomi, dai giocatori e allo staff fino ai tifosi e tutti i volontari che aiutano nel club. Dopo quattro anni penso che per me il tempo per una nuova sfida è arrivato. È triste com’è finita la stagione, però dopo quattro anni ci sono tanti tanti bei ricordi dentro e anche fuori dal campo, specialmente del mio primo anno qua in serie A quando abbiamo vinto il campionato. Firenze rimarrà sempre con me, una bella città con grandi persone che posso chiamare miei amici. Spero di vedervi presto, in bocca al lupo per il futuro e grazie. Iechyd da.»
Con queste parole in un videomessaggio il mediano di apertura gallese della Toscana Aeroporti I Medicei Daniel Newton ha voluto salutare quello che è stato il suo club degli ultimi quattro anni prima che sia comunicata nei prossimi giorni la sua nuova destinazione. Grandi emozioni e traguardi mai raggiunti per il rugby fiorentino hanno contraddistinto il suo periodo in maglia gigliata come la storica promozione in serie A e il sesto posto nella massima serie nazionale, il TOP12. Anche se arrivato a Firenze già con grandi referenze ha saputo dimostrare concretamente sul campo il suo valore morale e la sua professionalità. Con 80 presenze e 765 punti segnati il cecchino gallese lascia un segno importante nella storia del nostro club e a lui vanno i migliori auguri per il suo proseguimento di carriera. Grazie Dan.
Gli auguri si estendono anche al N°8 sudafricano Carel Greef che dalla prossima stagione lascerà il club gigliato per andare a vestire la maglia del FEMI-CZ Rovigo come già pubblicato dagli organi di stampa nei giorni scorsi. Anche Greef è sicuramente stato una delle colonne della squadra guidata da Presutti e Basson e lascia Firenze dopo tre stagioni con all’attivo 52 presenze e 75 punti in maglia biancoargentorossa.
PRIMO COLPO PER SIENA: BRANKO DUMNIC ALLA GUIDA DELLA EGO
La EgoHandball Siena è lieta di annunciare di aver affidato la guida tecnica della prima squadra per le prossime tre stagioni a Branko Dumnic, tecnico montenegrino tra i migliori del panorama nazionale (eletto miglior tecnico del 2018), grande conoscitore di pallamano e di indiscusso valore sia a livello senior, che nella crescita dei giovani.
Nato a Niksic in Montenegro nel 1962, inizia la sua carriera da allenatore nel 2000 con le formazioni della ex Jugoslavia con le quali ha raggiunto i quarti di Champions League. Nel 2003 eredita da Lino Cervar la panchina del Conversano, dove vince lo scudetto 2003/04. Passa poi alla Serie A femminile ed alla guida di Sassari conquista Scudetto e Coppa Italia 2005/2006. Dopo una parentesi in Montenegro torna in Italia sulla panchina di Fasano che guiderà fino al termine della stagione 2011/2012. Il gran lavoro svolto nel corso dell’esperienza in terra pugliese, gli vale la chiamata alla guida della Nazionale senior maschile.
Nella stagione 2012/2013 porta la Pallamano Oderzo alla promozione dalla Serie A2 alla Serie A1 e in contemporanea allena la selezione Under 20, sfiorando lo scudetto di categoria.
Nella stagione 2013/2014 prende la guida di Pressano, con la quale, a coronamento del lavoro di anni, riesce a portare nella bacheca trentina due trofei nella stagione 2018/2019, quali la Coppa Italia vinta a Conversano e la Supercoppa ottenuta a Salerno.
Nella stagione appena conclusa ha ricoperto l’incarico di direttore tecnico della Pallamano Schio.
“Siamo fermamente convinti – ha commentato il presidente Marco Santandrea – che Dumnic sia la persona ideale per il nostro progetto, viste le sue indiscusse capacità di tecnico non solo a livello senior ma soprattutto nella crescita dei giovani”.
“Sono stato colpito fin da subito dal progetto di Siena – spiega Dumnic –. Un progetto che va aldilà della naturale ambizione che contraddistingue il mondo dello sport, ma punta a far crescere il movimento della pallamano investendo e puntando sui giovani, che rappresentano il futuro”.
La Ego Handball Siena intende ringraziare Boris Lisica per l’impegno profuso alla guida della squadra in questa stagione e formula al tecnico un grande in bocca al lupo per il proseguimento della sua carriera.
Pallamano: Lorenzo Provvedi commenta l’interruzione dei Campionati di Pallamano
Lorenzo Provvedi: Smettere e chiudere all’improvviso è stato un colpo duro. Speriamo di riprendere presto”
TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – “Specie per chi intende lo sport come noi, smettere all’improvviso è stata una brutta botta. Quando la squadra è una famiglia e stiamo tutti nel giro di dieci chilometri, è dura non vedersi più ogni giorno. Ora ci basterebbe anche un saluto tutti insieme, dal vivo, per vedere quanti chili abbiamo messo su in questi mesi”: ci scherza su Lorenzo Provvedi.
La sua Pallamano Tavarnelle ha smesso proprio quando si era ricreato il clima giusto: “E’ stata un’annata zero per noi, dopo esserci ritrovati tutti all’indomani di esperienze diverse tra qui e Siena. Ma nello spogliatoio eravamo riusciti a ricreare l’ambiente giusto e, dopo aver raggiunto la salvezza sul campo, ci volevamo togliere qualche salvezza”.
“Passare da quattro allenamenti a settimana, più le trasferte, viaggi lunghi come quelli in Sardegna, che ci avevano uniti ancora di più, a sentirci soltanto per telefono o in video, ce ne corre – spiega ancora – Ci è capitato di festeggiare a distanza qualche nostro compleanno e ci sembrava di essere dei bimbi piccoli, dalla contentezza che avevamo di vederci”.
Ma una brutta botta è stata anche quella per i suoi ragazzi Under 17, allenati insieme a Mattia Silei, fermati quando stavano dominando il loro girone: “Stava andando tutto benissimo, eravamo saldamente in testa e cominciavamo a programmare le finali. Per i ragazzi è stata dura accettare di chiudere tutto qui. Però sono stato felice della loro reazione: quando facciamo qualche allenamento su skype ci sono sempre quasi tutti. Significa che non hanno mollato, che hanno voglia di ricominciare con la pallamano. In quel gruppo ci sono talenti che si toglieranno delle soddisfazioni in futuro. Ma speriamo di ricominciare presto, con entrambe le squadre”.