Non parla spesso perché preferisce parlare con i fatti e quando parla misura le parole per non creare equivoci o malintesi. Francesco Paoletti, direttore sportivo della Savino Del Bene Scandicci, è intervenuto nella trasmissione “Carlo chiama tutti” su Radio Centro Web all’indomani della qualificazione alla fase a eliminazione diretta della squadra dopo la vittoria in Slovenia sul Maribor, quando ancora non si conosceva l’avversario designato, le turche dell’Eczacibasi Istanbul. Il primo turno ad eliminazione diretta si svolgerà con la formula andata-ritorno con la prima gara che si svolgerà al PalaEstra di Siena il prossimo 3 o 4 Marzo. Scandicci troverà ai quarti una squadra turca proprio come l’anno passato quando trovò il Fenerbahce. “Innanzitutto – sotto0linea Paoletti – la vittoria esterna contro Maribor non è che ci deve esaltare più di tanto perché Maribor non era certo la squadra più quotata del girone ma è importante perché la quinta vittoria su sei del girone dci ha fatto acquisire la qualificazione tra le migliori otto squadre d’Europa per il secondo anno consecutivo. E questo è un dato di fatto. E’ un primo traguardo parziale raggiunto che dà un senso positivo a questa prima parte di stagione”.
Poi Paoletti spiega il perché dello strapotere delle squadre turche in questa disciplina. “Intanto non è un caso che sia l’Italia che la Turchia abbiano portato alla seconda fase tutte e quattro le squadre delle quattro che erano al via. Il perchè di questo strapotere delle squadre turche? Nel loro campionato c’è un numero ristretto di club davvero forti mentre molte partite possono essere affrontate con un certo relax così da poter concentrare le energie sugli impegni davvero importanti e sulle gare di Champion’s. Ma un’altra situazione favorevole per loro è quella caratterizzata dal fenomeno delle polisportive, società grandi e ben strutturate che fanno più discipline, e di conseguenza veicolano sponsor davvero importanti che sono spalmati su tutte le squadre delle varie discipline”.
Poi Paoletti puntualizza alcune cose sul recente cambio in panchina: “Sul cambio di allenatore ho sentito tantissima dietrologia. Sostanzialmente le motivazioni sono prettamente quelle che sono state contenute nel comunicato ufficiale che spiegava l’esonero. Non abbiamo nessun particolare da aggiungere rispetto a quanto scritto. In quel momento ritenevamo che la squadra non stesse esprimendo il suo reale potenziale. Questo nulla toglie alla stima e all’apprezzamento che abbiamo sempre avuto nei confronti del precedente allenatore Mencarelli, stimato a livello universale da tutto l’ambiente della pallavolo per quello che ha fatto. Questo esonero, vorrei dire, ha avuto un clamore eccessivo e anche inspiegabile, anche pensando al fatto che nello stresso periodo altre società hanno esonerato l’allenatore e non c’è stata questa lente di ingrandimento come nei confronti della nostra situazione. Ma ribadisco che non ci sono motivazioni diverse da quelle che abbiamo già spiegato”.
In società proprio ieri è arrivato Claudio Galli nel ruolo di brand manager: “Avrà il compito – spiega Paoletti – di sviluppare e divulgare quella che è la nostra realtà, e lui che fa parte di una cerchia ristretta di personaggi che hanno fatto la storia della pallavolo italiana, potrà sfruttare questa sua condizione. Il mondo della pallavolo ha un potenziale attrattivo che ancora non è stato esplorato, vogliamo sollecitare il coinvolgimento da parte di aziende su potenzialità ancora inespresse della nostra realtà. Queste possibilità che riteniamo di avere sono state forse messe in secondo piano perché eravamo fin’ora eravamo concentrati soprattutto sul piano dei risultati sportivi. Con la figura di galli speriamo e crediamo di dare una svolta diversa anche a questi aspetti”.
Adesso arriva il derby, domenica alle 17 al Mandela Forum: “Questo derby – conclude Paoletti – oltre le difficoltà che di per se presenta sempre un derby, è una partita difficile per più motivi: in primis perché il bisonte è un’ottima squadra con atlete dal grande potenziale che non hanno bisogno di presentazione. Loro saranno ulteriormente motivate anche dal recente cambio di allenatore e sarà una partita da affrontare con grande attenzione da parte nostro in un momento importantissimo per noi. Nei giorni scorsi ho letto che la pallavolo fiorentina non starebbe attraversando un bellissimo periodo. Ritengo, e mi prendo la responsabilità di quello che dico, che una provincia di Firenze che esprime due club nella massima serie femminile è di per se un biglietto da visita che parla da solo sulla bontà del movimento. Domenica alle 17 sarà un grandissimo appuntamento a prescindere dal risultato e dovrò essere e sarà una grande festa per la pallavolo cittadina e toscana”.