MEGABOX ONDULATI DEL SAVIO VALLEFOGLIA 3
IL BISONTE FIRENZE 1
MEGABOX ONDULATI DEL SAVIO VALLEFOGLIA: Provaroni ne, Degradi 8, Passaro ne, Cecconello ne, Panetoni (L1), Aleksić 15, Mingardi 23, Grosse Scharmann, Mancini 6, Giovannini 2, Dijkema 1, Kosheleva 17, Gardini 1, Sordoni (L2) ne. All. Pistola.
IL BISONTE FIRENZE: Acciarri ne, Ribechi, Ishikawa 11, Leonardi (L), Battistoni 2, Alsmeier 15, Lazic 5, Mazzaro 2, Graziani 1, Agrifoglio, Kraiduba 17, Stivrins 4. All. Parisi.
Arbitri: Carcione – Turtù.
Parziali: 21-25, 25-18, 25-15, 25-22.
Note – durata set: 28’, 25’, 27’, 28’; muri punto: Vallefoglia 18, Il Bisonte 6; ace: Vallefoglia 5, Il Bisonte 4.
Il Bisonte Firenze parte bene, ma alla lunga non riesce a tenere il passo della Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia, che con la bellezza di 18 muri vincenti – di cui 7 della MVP Aleksic – respinge ogni tentativo delle bisontine, portando a casa il match per 3-1 e operando il sorpasso in classifica. Adesso la squadra di Parisi è nona, a – 1 dalle tigri, ma al di là di questo il rammarico è per una prestazione non all’altezza di quella di Novara, soprattutto da metà secondo set in poi, quando Vallefoglia, anche grazie ai cambi di Pistola – ottimo l’impatto di Kosheleva con 17 punti, di cui 6 a muro, e il 55% in attacco – ha preso il comando delle operazioni e le bisontine non sono quasi mai riuscite a opporre resistenza, commettendo anche troppi errori gratuiti.
Coach Parisi, senza l’indisponibile Cesé Montalvo, schiera Battistoni in palleggio, Kraiduba opposto, Ishikawa e Alsmeier in banda, Graziani e Mazzaro al centro e Leonardi nel ruolo di libero, mentre Pistola risponde con Dijkema in regia, Mingardi opposto, Gardini e Degradi in posto quattro, Mancini e Aleksic al centro e Panetoni libero.
Il primo tentativo di allungo è di Vallefoglia con l’ace di Mingardi (7-4), ma Il Bisonte rientra subito con Kraiduba e Alsmeier (8-8), poi si gioca punto a punto, con Ishikawa che trova il primo vantaggio sul 13-14 e la successiva pipe di Alsmeier (13-15) che costringe Pistola al time out: le bisontine continuano a spingere, Kraiduba trova l’ace del 13-17 e poi l’attacco da seconda linea del 13-18, e allora Pistola deve fermare nuovamente il gioco, per poi inserire Kosheleva e Giovannini per Degradi e Gardini. La russa ci prova subito con due attacchi ma Kraiduba risponde (15-20), poi Firenze tiene il cambio palla fino al 18-23, quando due punti di fila delle tigri consigliano a Parisi di parlarci su: al rientro Kraiduba (nove punti nel set) firma il 20-24, poi entrano Agrifoglio e Lazic per Kraiduba e Battistoni, e al secondo set point l’errore in battuta di Mingardi vale il 21-25.
Nel secondo set rimangono in campo Giovannini e Kosheleva e Vallefoglia parte di nuovo forte alzando il muro (7-4), ma come nel primo set Firenze impatta sull’8-8, per poi sorpassare con l’ace di Alsmeier (9-10), a cui segue il time out di Pistola, che poi sul 10-10 inserisce Degradi per Giovannini: Mingardi prova di nuovo l’allungo per le tigri (12-10), poi mura Ishikawa per il 14-11 e Parisi chiama time out e inserisce Stivrins per Graziani, ma ancora Mingardi firma il + 4 (16-12), e da lì è un monologo della Megabox, con Kosheleva che mura Kraiduba (19-14), la stessa russa che chiude un lungo scambio (21-15) e Mingardi che mette giù il 25-18.
Nel terzo rimane Degradi in posto 4, e Mancini firma il primo allungo con la fast del 5-3, poi Battistoni mura Kosheleva per il 5-5, ma la stessa russa è scatenata e firma due attacchi e un muro per il 9-5 che costringe Parisi al time out e ad inserire Stivrins per Graziani: la Megabox alza la qualità anche in difesa, sul 12-7 Parisi prova a inserire Agrifoglio per Battistoni, ma il muro di casa è impenetrabile e sul 16-9 entra anche Lazic per Ishikawa, con la svedese che prova la reazione mettendo giù il 18-12 con conseguente time out di Pistola. Il Bisonte si avvicina fino al 19-14 con l’errore di Mingardi, ma poi Degradi risponde con l’ace del 21-14 e alla fine è l’ace di Mancini a chiudere 25-15.
Nel quarto rimane in campo Stivrins, ed è proprio lei, dopo un inizio equilibrato, a firmare il muro del primo allungo (6-8), con Pistola che decide di parlarci su: e fa bene perché due muri di fila valgono subito il sorpasso (9-8), con Kosheleva che poi inventa il pallonetto del 10-8 e Parisi che chiama a sua volta time out. L’emorragia continua, Mingardi allunga sul + 4 (12-8) e Parisi prova il doppio cambio con Agrifoglio e Lazic per Kraiduba e Battistoni, ma l’ace di Dijkema lo costringe a un nuovo time out (13-8): le bisontine provano con orgoglio a rimanere in partita e Kraiduba le riavvicina con il mani-out del 15-13, Pistola chiama time out e la sua squadra riparte con Kosheleva (18-14), ma Firenze ci crede ancora e Ishikawa trova il 19-18. Il guizzo della parità però non riesce, il muro-difesa delle tigri torna a funzionare alla grande e due super punti di Mingardi valgono il 23-19, e poi è lei stessa a chiudere 25-22 con il ventitreesimo punto personale.
LE PAROLE DI GIULIA LEONARDI – “Non è stata una grande partita per noi, anche nel primo set avevo visto cose che non andavano, soprattutto le palle scontate che cadevano a terra troppo facilmente: abbiamo sbagliato l’approccio in tutti i set, anche in attacco abbiamo fatto molta fatica, mentre loro hanno murato tantissimo e noi non siamo riuscite a cambiare i colpi. Abbiamo sistemato un po’ il muro-difesa durante la partita, ma non è bastato: nell’ultimo set abbiamo combattuto un po’ di più, ma c’è mancato l’approccio giusto. Adesso dobbiamo spingere ancora e in queste ultime tre partite del girone d’andata dobbiamo fare più punti possibili per entrare fra le prime otto”.