Prima i fischi, poi la sconfitta. Perde contro gli azzurri
“La sua è una vicenda sicuramente molto più grande dello sport – ha spiegato il portavoce della squadra olandese, John van Vliet -. Ma in questo caso, abbiamo una persona che è stata condannata, che ha scontato la sua pena e che ha fatto tutto ciò che poteva per poter competere di nuovo.” Van de Velde, intanto, è in silenzio stampa: preferisce evitare le domande e non alloggia al villaggio olimpico, dove passa solo per le riunioni tattiche di squadra. Il compagno, Matthew Immers, nel frattempo dice di non aver sentito i fischi di contestazione dello stadio indirizzati a Steven. “Siamo delusi dell’attenzione mediatica intorno a questo caso – ha provato a spiegare Immers -. Ma tra di noi ci siamo detti solo di pensare a goderci queste Olimpiadi”. A chi gli chiede se abbia mai pensato di cambiare compagno, ha risposto con un secco “no”. “Quello che è successo nel passato non lo so. Certamente non è bello, ma resta lì, ha avuto la sua punizione e l’ha scontata. Oggi è un esempio di come sia cresciuto e abbia imparato da quanto successo. Io mi diverto a giocare con lui”.
Della vicenda non hanno parlato i due azzurri, Ranghieri-Carambula, in grado di imporsi 2-1, mentre ora la coppia olandese tornerà in campo il 31 luglio pomeriggio contro i cugini cileni Grimalt e difficilmente gli spettatori di Parigi gli riserveranno un’accoglienza diversa.