L’obiettivo della Fiorentina è sempre stato chiaro fin dal primo giorno del ritiro di Moena: tornare in Europa. La squadra di Pioli ha sperato a lungo di poterlo fare già in questa stagione, sfruttando le disgrazie del Milan, ma proprio il giorno in cui il TAS riammise i rossoneri in Europa League, al ‘Benatti’ di Moena andò in scena il famoso patto europeo.
Pioli e la squadra (veramente amareggiati per l’esito della vicenda) si strinsero in un abbraccio collettivo e decisero di partire da lì per costruire una stagione importante, per riprendersi l’Europa sul campo. Detto e fatto, almeno all’inizio. Perché in avvio di campionato la squadra di Pioli si è divertita, ha divertito, è stata in alto in classifica.
Da qualche settimana la musica è cambiata. Meno entusiasmo, meno gol, meno risultati. Tante rimonte subite e punti gettati al vento. La sintesi è questa. Sembra nerissima, ma la Fiorentina ha tutto per provare ad uscire da questa mini crisi. Intanto, a parole, l’obiettivo della squadra rimane sempre lo stesso.
Lo ha dichiarato ieri Benassi, lo ha ribadito oggi Simeone: l’Europa rimane sempre il traguardo per il quale giocare. Settimo posto alla portata, per il sesto servirà un netto e repentino cambio di marcia. Già dalla partita di Bologna, dove la Fiorentina troverà un avversario non in condizioni eccellenti. Anche Inzaghi sta cercando il bandolo della matassa, ma in confronto a Pioli ha anche grossi problemi di classifica: il Bologna è sedicesimo con soli 10 punti conquistati.
E allora coraggio Fiorentina. Il primo obiettivo deve essere quello di voler tornare a divertirsi. A fare gol ed a sacrificarsi per i compagni. Solo così è perseguibile il vero traguardo finale, che quest’anno nessuno nasconde. Ormai si gioca a carte scoperte.