Venti minuti giocati dal Cholito nella gara della notte italiana dell’Argentina contro il Messico e nessun gol, neanche stavolta. Il viaggio in Argentina di Simeone, dunque, è da considerarsi infruttuoso visto che l’attaccante della Fiorentina non solo è stato l’ultima scelta di Scaloni ma non è neanche riuscito a trovare il gol (aspetto più importante in questo momento). Piccola nota positiva, Simeone è stato l’autore dell’assist per il 2-0 firmato da Dybala.
Così da domani sarà nuovamente a disposizione di Pioli che dovrà capire come sta fisicamente e mentalmente il Cholito e cercare in pochi giorni di risvegliarlo in vista della trasferta di Bologna di domenica. Superfluo dire che la Fiorentina ha bisogno anche del suo attaccante per uscire dal periodo arido di punti e in pochi giorni Pioli dovrà provare il miracolo. Non sarà facile ma la speranza c’è anche perché il Bologna non è una squadra imbattibile e la Fiorentina può e deve puntare ai tre punti.
Probabilmente Pioli cambierà qualcosa nella gara di domenica ma ciò che deve veramente mutare rispetto al recente passato è l’atteggiamento in campo e la convinzione di una squadra che paradossalmente si impaurisce quando va in vantaggio e puntualmente si fa riprendere. Simeone è un po’ l’emblema della Fiorentina, sulla carta una squadra interessante, che gioca con grande carattere, salvo perdersi e non ritrovarsi più sul più bello, come l’argentino che sbaglia gol incredibili ma dà un contributo importante alla squadra.
Non è l’ultima chiamata a Bologna ma certo che il tempo anche per Simeone scorre e le critiche si faranno sempre più forti se la sua astinenza sotto porta dovesse continuare.