La festa viola supera ogni immaginazione con l’umiliazione inflitta alla Roma sconfitta con un indimenticabile 7 a 1. In tale contesto il passaggio in semifinale passa quasi in subordine – intanto godiamoci il tripudio, viene voglia di dire – mentre il meraviglioso film di Federico Chiesa continua. Lo spartito musicale prevede un crescendo continuo e, a questo punto, c’è da chiedersi fino a dove arriverà il figlio di Enrico. Sarebbe, però, ingiusto limitarsi al bomber viola specializzato in doppiette e ora passato alla tripletta per spiegare l’accesso della Fiorentina alla semifinale di Coppa Italia con un risultato di queste proporzioni. La partita si mette bene, è vero, con il gol al 7’ ma è comunque merito della squadra di Pioli se ciò accade. Non solo Chiesa, dunque. Mirallas è decisivo con due assist, al 18’ infatti serve ancora Federico per il secondo gol. In precedenza il palo alla sinistra di Lafont aveva tremato sul colpo di testa di Cristante e sulla ripartenza Muriel aveva peccato di egoismo. Con la Roma obbligata ad attaccare, la Fiorentina può giocare nella situazione ideale di contropiede come si vede anche in un’altra occasione mal finalizzata. Poco prima della mezz’ora Kolarov accorcia le distanze avanzando indisturbato e freddando Lafont con una botta tremenda ma passano pochi minuti e Biraghi prepotentemente serve a Muriel il pallone del terzo gol viola. Al 40’ un grande intervento di Olsen nega il gol a Chiesa. Inizio di ripresa di sofferenza per la Fiorentina chiusa troppo nella propria metà campo, incapace di ripartire come nel primo tempo a causa dell’apparente calo fisico del tridente offensivo. Lafont si fa perdonare qualche incertezza precedente con una parata d’istinto sul colpo di testa del temuto, a ragione, ex Zaniolo. Nel momento più difficile, però, arriva il gol di Benassi, giusto premio personale a una grande partita fatta anche di assist e coperture difensive. L’espulsione di Dzeko chiude il sipario in merito al passaggio del turno ma non per il risultato, con il tris di Chiesa e la doppietta di lui, il cholito redivivo, a partecipare alla festa viola.