Franck Ribery si è innamorato di Firenze e in pochi mesi è diventato idolo assoluto della piazza e un punto di riferimento per tutta la squadra. Il francese, secondo alcuni arrivato per svernare, ha invece dimostrato una gran voglia di rimettersi in gioco e di aiutare tutta la squadra a crescere. Un campione assoluto che è sceso di qualche livello per dimostrare a tutti il suo potenziale e la sua importanza a prescindere dall’età anagrafica.
Dunque a Firenze sono tutti innamorati di Ribery e viceversa. Ma non solo perché il francese, come dicevamo, è diventato un elemento determinante anche nello spogliatoio. Ribery è un leader e come tale trascina la squadra anche senza una fascia da capitano al braccio. Dopo un mini rodaggio Montella ha cominciato a puntare su Ribery dal primo minuto e con il francese in campo la Fiorentina non ha più perso: 4 partite da titolari, due pareggi e due vittorie a curriculum.
Chiaro dunque che la Fiorentina non può fare a meno di Ribery ed è anche giusta la gestione che ne sta facendo Montella. Un’ora a tutta e poi il cambio, perché Ribery ha comunque 36 anni e non giocava così tanto da tempo. Fortunatamente la Fiorentina gioca una volta a settimana e dunque c’è tutto il tempo anche per Ribery di recuperare dagli sforzi domenicali. Con Chiesa formano un’accoppiata micidiale che anche grazie a Montella ha dato una svolta alla stagione della Fiorentina.
Ribery è patrimonio cittadino e come tale va preservato e tutelato perché la Fiorentina con lui è una cosa, senza è tutt’altro.