Montella o non Montella? Mentre la Fiorentina cola a picco prosegue il dilemma dentro e fuori dalla società. Ma la situazione peggiore, in cui si trova lo stesso Montella, è proprio quella dell’incertezza. Non solo perché in sostanza Montella è già un allenatore a termine perché comunque vada a fine campionato sarà cambiato. Allora serve una decisione forte e netta da parte della società (Commisso, Barone, Pradè). Cosa si vuole fare con Montella? Dire, come ha detto Rocco, “vediamo di partita in partita” rischia di non essere la soluzione giusta. Montella oggi è un allenatore depresso, sfiduciato da tutti e senza futuro. Ecco dunque che dargli una certezza più forte sul suo futuro potrebbe aiutare la Fiorentina. E’ chiaro che poi non sarà lui il futuro viola ma se Commisso vuole avere la libertà di scegliere chi vuole a giugno deve fare di tutto per portare Montella fino alla fine del campionato.
Se però, come sembra, Commisso non ne può già più di Montella e il tecnico non ha neanche la fiducia di tutti i giocatori allora serve sì una decisione forte ma nell’altro senso. Se Montella non gode della fiducia di società e giocatori allora urge un cambio in panchina. Che arrivi dopo Inter e Roma, o prima cambia relativamente per il campionato della Fiorentina. Ma la società deve prendere una decisione e non può farsi trasportare dalle sensazioni dei tifosi. Il tifoso fa il tifoso, il dirigente fa un altro mestiere e viene lautamente pagato proprio per prendere decisioni forti, anche impopolari, ma nette e decise. La Fiorentina ora è chiamata a scegliere come scrivere il proprio presente e il proprio futuro. Commisso è padrone del proprio destino.