Quel saluto è storia. In bocca al lupo Vitor!
Firmato, unonoveduesei il gruppo centrale della Curva Fiesole.
È questo il tributo e l’omaggio per chi, come il difensore brasiliano a breve ufficiale al Palmeiras ha lasciato un segno forte nella recente storia della Fiorentina. Lo ricorderete: Fiorentina-Benevento 1-0, in una giornata di Marzo, una apparentemente come tutte le altre ma in realtà… La prima senza Davide Astori. Lo stacco è imperioso, quasi a collegarsi con il cielo, la rete è gonfiata, come gli occhi pieni di lacrime. Sono le 13.00, è il numero 31 a segnare, il cielo comincia a lacrimare ed Hugo “festeggia” con il saluto al capitano. Già, quel saluto che proprio oggi con lo striscione esposto ai cancelli del Franchi è impresso in modo indelebile nella mente di ognuno di noi.
C’è modo e modo di salutare, vedi Veretout… O tanti altri… Ma questo articolo non è certo per seminare zizzania.
In italiano si dice: “In bocca al lupo” o più semplicemente “Buona fortuna”.
In brasiliano, o meglio, in portoghese si dice “Boa sorte”… La stessa sorte che con un “semplice” gol ha avvicinato questo ragazzone verdeoro alla storia viola.