Non ha funzionato la mini rivoluzione offensiva che Pioli ha proposto a Torino, i problemi là davanti sono rimasti intatti e il gol dei centravanti resta un tabù. Anche perché, giusto per ribadire, le alternative a disposizione di Pioli non sono né bomber né top player e dunque hai voglia a cambiare gli uomini ma a conti fatti cambia poco.
Allora Pioli cosa può fare? Ci sono sostanzialmente due vie: o cambia modulo, cercando così di ridurre le distanze tra centrocampo e attacco e riportando Veretout a tiro di porta; oppure c’è l’idea estrema di cambiare modulo passando ad un sistema, magari, a due punte. Un’idea potrebbe essere il 3-5-2 con Chiesa-Simeone attaccanti e un esterno destro che potrebbe essere Mirallas o un più difensivo Laurini.
Solo idee al momento perché Pioli vuole insistere sul suo sistema di gioco anche se, come detto, proverà a cambiare qualcosa perché ciò che non va nella Fiorentina è tutta la fase offensiva. Serve dare supporto a Chiesa, serve trovare un’alternativa credibile alla costante “palla a Chiesa poi ci pensa lui” perché sennò succede come a Torino, marcatura triplicata e Chiesa ingabbiato.
In questa settimana Pioli proverà a cambiare qualcosa dal punto di vista tattico ma sempre all’interno del 4-3-3/4-2-3-1 ovvero i due sistemi di gioco provati sino ad ora dalla Fiorentina. Nessuna rivoluzione profonda ma solo qualche cambio per puntellare l’attacco e portare più uomini in area di rigore.